Vivere connessi: al “Modena Smart Life 2020” le reti dell’innovazione digitale

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Dal 21 al 27 settembre, torna il festival del Comune di Modena in un’edizione all digital organizzata in collaborazione con FPA. La parola chiave scelta per questa quinta edizione è “Network – Vivere connessi”, un tema quanto mai attuale dopo che la pandemia ha rappresentato un’accelerazione forzata di tutti i processi legati all’utilizzo della rete. Ne abbiamo parlato con Ludovica Carla Ferrari, Assessora del Comune di Modena

28 Agosto 2020

S

Michela Stentella

Content Manager FPA

Photo by Alina Grubnyak on Unsplash - https://unsplash.com/photos/R84Oy89aNKs

Uno sguardo sul futuro e un momento di incontro sull’innovazione digitale, con un approccio che pone sempre al centro le ricadute delle tecnologie sulle persone e sulle comunità. Anche quest’anno il festival “Modena Smart Life”, in programma dal 21 al 27 settembre, indaga i cambiamenti che il digitale porta nei vari ambiti dell’attività umana, sperimentando una formula all digital che prevede, nei primi quattro giorni, anticipazioni e riflessioni specifiche con la presentazione di esperienze concrete del mondo della didattica, della cultura, della pubblica amministrazione e delle imprese con i “Digital days”, seguiti il 25 e 26 settembre da una non stop di collegamenti e confronti in diretta streaming con contributi ed esperienze nazionali e possibilità di interazione da parte del pubblico, per chiudere domenica 27 con una “Special Sunday” che vedrà il Keynote di Leonhard Gerd, Speaker, Futurist & Humanist, Author, CEO The Futures Agency. 

“In un anno come questo la manifestazione è particolarmente importante – sottolinea Ludovica Carla Ferrari, Assessora ad Attività produttive, Turismo e promozione della città, Smart City e Sistemi informatici e Riforma della PA – la pandemia ci ha spinti a fare un salto digitale senza precedenti, che però presenta ancora luci e ombre. Il tema dell’edizione 2020 ‘Network – Vivere Connessi’ era stato scelto al termine del festival dello scorso anno, ma non potevamo certamente immaginare che sarebbe accaduto un evento tale da portarci ad utilizzare il digitale come unica alternativa per molte attività che prima vivevamo in presenza. Si sono quindi aperte nuove prospettive e opportunità, per esempio dal punto di vista della gestione dei rapporti di lavoro, ma sono anche emerse criticità, pensiamo ad esempio alla crisi di alcuni settori economici, come quello del turismo e della ristorazione”. 

L’evento di quest’anno si apre quindi a riflessioni che abbracciano tutti gli ambiti della vita personale e sociale (educazione, cultura, informazione, impresa, lavoro, relazioni con focus su temi quali connettività, servizi al cittadino, cittadinanza digitale, competenze) e si pone l’obiettivo di fare rete tra tutti gli attori e i territori per progettare insieme la ripartenza, a cominciare dai centri urbani. Nella società interconnessa le città sono infatti uno snodo centrale per garantire sostenibilità, vivibilità e coesione sociale. 

Il festival è promosso da Comune di Modena, Fondazione San Carlo, Fondazione di Modena, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Fondazione Democenter e Camera di Commercio di Modena, in collaborazione con FPA e con la partecipazione del Laboratorio Aperto. 

“La manifestazione è uno strumento di lavoro, un momento importante di sintesi e approfondimento che non si limita alle giornate dell’evento – aggiunge l’Assessora Ferrari – in questo senso la collaborazione con FPA è centrale, in quanto rientra in un percorso più ampio di creazione di reti, nonché di studio e programmazione delle attività dell’amministrazione comunale nell’ambito della smart city, dell’innovazione tecnologica e dell’innovazione sociale”. 

Il programma di “Modena Smart Life 2020” è declinato secondo otto matrici tematiche: 1. Strade virtuali: reti e infrastrutture tecnologiche; 2. La Rete ci conosce (sempre più): dati, sicurezza e privacy in un mondo iperconnesso; 3. A scuola ma non in classe: nuovi modelli per l’educazione e la didattica a distanza; 4. Storytelling della pandemia: la comunicazione sanitaria e di salute ai tempi del Covid-19; 5. La PA come nuova piazza virtuale: sfide e opportunità di una PA in trasformazione; 6. Il mondo in Rete: essere on-life: sempre connessi e distanti; 7. Economia reale vs economia virtuale: la trasformazione del mondo dell’impresa e del lavoro nel nuovo panorama globale; 8. Cultura a casa tua: nuovi modelli digitali di produzione e fruizione per la cultura e lo spettacolo. 

“Il programma è molto ricco – conclude l’Assessora – solo per citare alcuni appuntamenti, avremo un importante confronto tra città, il 25 settembre alle ore 9.15, nel convegno ‘Il futuro delle città: dall’emergenza alla ripresa’, in collaborazione con FPA. Poi avremo per il secondo anno consecutivo l’intervento di Gerd Leonhard nell’evento conclusivo, un momento nel quale ci chiederemo come funzionerà la nostra società con l’aumento dell’utilizzo della tecnologia e del digitale, in una prospettiva di lungo periodo. Leonhard porrà al centro i grandi temi del nostro tempo, quindi la transizione ecologica, il senso di comunità (locale, europea e internazionale), il mantenimento delle relazioni sociali, il tutto nel contesto di questo recente e improvviso salto digitale. Infine vorrei citare il live talk del 26 settembre ‘La piazza di internet. Il rapporto tra libertà e controllo nell’uso del web’ con il professor Giovanni Ziccardi. Organizzato in collaborazione con Fondazione San Carlo”. 


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