AppaltiPop. I dati aperti sugli appalti pubblici presentati il prossimo 26 ottobre

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I dati sebbene vengano pubblicati dagli enti pubblici come Open Data, sono difficilmente fruibili e leggibili, con la conseguenza che ne viene reso molto difficile il riuso.  Una delle attività che ha sempre caratterizzato OnData, è stata proprio quella di rendere fruibile dati che altrimenti sarebbero difficili da trattare. Si ricorda il progetto “AppaltiPOP”, un sistema che vuole rendere “popolari” i dati sugli appalti pubblicati da ANAC, che verrà presentato a tutti con una diretta streaming il prossimo 26 Ottobre alle ore 12

21 Ottobre 2020

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Vincenzo Patruno

Vice Presidente Associazione onData

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Quando parliamo di Trasparenza stiamo parlando in realtà di uno strumento che diventa sempre più necessario in una società moderna. Sappiamo infatti come l’assenza di trasparenza tende a favorire la crescita del malaffare e della corruzione, provocando di conseguenza un forte impatto sia sociale che economico. Pensiamo ad esempio alla quantità enorme di risorse pubbliche che vengono sottratte illegalmente alla collettività e che potrebbero invece essere utilizzate diversamente. Ogni anno Transparency International pubblica il Corruption Perception Index che ci dà una idea di quanto diffuso sia il problema nel mondo. E di come si posiziona l’Italia nei confronti degli altri Paesi.

Viviamo nella società dell’informazione dove qualunque cosa può diventare “dato”. La trasparenza ha bisogno e vive di dati e sappiamo come la trasparenza e la prevenzione della corruzione siano stati temi che sono entrati a far parte dell’azione di governo negli ultimi anni. Non è quindi un caso che uno degli elementi che caratterizzano le normative sviluppate per favorire la trasparenza e contrastare in questo modo il malaffare sia proprio la pubblicazione di dati e di documenti da parte delle varie pubbliche amministrazioni.

Ricordiamo a questo proposito la legge 190 del 2012, nota a tutti come “Legge Severino” che prevede tra le altre cose misure specifiche proprio sulla pubblicazione di dati finalizzati a rendere trasparente l’attività amministrativa. E tra questi dati non potevano mancare quelli relativi agli appalti pubblici, settore questo in cui tradizionalmente il malaffare e la corruzione attecchiscono molto facilmente. Quello che però accade a fronte di un obbligo di legge è che gli enti pubblici tendono a pubblicare i dati come un mero adempimento amministrativo. 

Sono dati che sebbene vengano pubblicati come Open Data, sono difficilmente fruibili e leggibili, con la conseguenza che ne viene reso molto difficile il riuso. Paradossalmente abbiamo dati sulla trasparenza che però in realtà sono poco trasparenti. Serve quindi rendere trasparente e fruibile la trasparenza in modo chiaro a tutti i cittadini, agli operatori del settore e al mercato.  L’autorità anticorruzione (ANAC) raccoglie dati sugli appalti dalle pubbliche amministrazioni e lo fa anche dando una serie di standard a cui le pubbliche amministrazioni devono attenersi. 

Sono però dati grezzi su cui serve fare un lavoro di ripulitura, raffinamento e analisi. E una delle attività che ha sempre caratterizzato OnData, è stata proprio quella di rendere fruibile dati che altrimenti sarebbero difficili da trattare. Voglio ricordare qui il progetto AlboPOP per rendere “popolari” e fruibili facilmente da tutti gli albi Albi Pretori. Da qui il suffisso “pop” che oramai contraddistingue vari progetti lanciati proprio da OnData che hanno l’obiettivo di rendere fruibili dati che altrimenti sarebbero difficili da utilizzare. 
L’ultimo in ordine di tempo è “AppaltiPOP”, un sistema che vuole rendere “popolari” proprio i dati sugli appalti pubblicati da ANAC, l’Autorità Nazionale Anticorruzione.  AppaltiPop verrà presentato a tutti con una diretta streaming il prossimo 26 Ottobre alle ore 12a questo link.

Diamo alcune anticipazioni sul progetto: innanzitutto la sostenibilità. Il progetto è stato pensato per poter essere sostenibile nel tempo, per poter pubblicare facilmente nuovi dati man mano che questi saranno disponibili ma anche per poter aggiungere dati di altre pubbliche amministrazioni. Questo se ci saranno partner che possano avere un qualche interesse affinché questo avvenga. Ma soprattutto è un progetto che si basa su standard condivisi.  I dati di ANAC vengono infatti lavorati in modo tale da poter essere trasformati in modo automatico in uno standard internazionale che è specifico proprio per i contratti pubblici. Si tratta dello standard OCDS (Open Contracting Data Standard) che si sta diffondendo rapidamente in varie parti del mondo e che  OnData vuole portare all’attenzione di ANAC e dei vari stakeholders che a vario titolo producono e utilizzano dati sugli appalti pubblici.

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