EDITORIALE

Guardare avanti nonostante l’emergenza: ecco perché vi aspettiamo a “FORUM PA Restart Italia”

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Non dobbiamo tornare indietro. È questa la chiave di lettura del nostro percorso di confronto e approfondimento #RestartItalia, che vedrà dal 2 al 6 novembre un’importante settimana di incontri durante la tappa autunnale di FORUM PA. Una settimana durante la quale cercheremo di individuare delle lesson learned per il futuro, proprio partendo dalle fragilità che sono emerse in questo periodo

22 Ottobre 2020

Gianni Dominici

Amministratore Delegato FPA

Photo by Harry Quan on Unsplash

Non dobbiamo tornare indietro. È questa la chiave di lettura che vorremmo dare al particolare (e drammatico) periodo che stiamo vivendo ormai dal marzo scorso. Ed è anche la chiave di lettura del nostro percorso di confronto e approfondimento #RestartItalia, che vedrà dal 2 al 6 novembre un’importante settimana di incontri durante la tappa autunnale di FORUM PA. Una settimana durante la quale cercheremo di individuare delle lesson learned per il futuro, proprio partendo dalle fragilità che sono emerse in questo periodo e parlandone con chi su questo sta lavorando in tutti gli ambiti: dalla politica alle amministrazioni, dalle imprese alle associazioni, al mondo della ricerca.

Perché mettiamo l’accento sul non tornare indietro? Perché la nostra sensazione è che, in questo momento così delicato, sia grande la tentazione di ragionare esclusivamente in ottica di risposta all’emergenza, senza guardare in prospettiva, adottando posizioni manichee che non aiutano a progettare e ad investire. Ci sono invece alcuni temi, primo fra tutti la digitalizzazione (e al fianco di questa la sostenibilità), su cui ormai la strada è tracciata e anche l’Europa ce lo ricorda, non solo con le Priorità tracciate dalla Commissione Europea per il 2019-2024, ma anche nelle indicazioni per l’utilizzo dei fondi del Next Generation UE.

Ci sono poi alcuni temi diventati centrali in questo periodo e su cui si deve ancora riflettere molto in ottica di cambio culturale. Un esempio? La scuola e lo smart working: qui la logica non può più essere DAD o non DAD, lavoro agile o presenza in ufficio. Come sostiene anche la ministra Fabiana Dadone, lo smart working non è solo una soluzione per l’immediato, ma anche la strada giusta per una nuova cultura. E parlando di scuola ci aspettiamo che, una volta chiusa questa fase, si riesca a guardare al digitale non come a una risorsa da utilizzare in emergenza, ma come a uno strumento centrale per ripensare la didattica in ottica innovativa.

Questo significa per noi guardare in prospettiva: lavorare per una scuola che non sia digitale o in presenza, ma sia una scuola in grado di valorizzare la creatività; disegnare un lavoro che, in ufficio o meno, sia focalizzato sui risultati e non sulla presenza; progettare un sistema di servizi pubblici digitali realmente disegnato sulle esigenze di cittadini e imprese (e con sistemi interoperabili, come ci chiede sempre l’Europa); promuovere un’economia che metta insieme sviluppo e sostenibilità.

Su questi aspetti della ripartenza del Paese ci confronteremo quindi a “FORUM PA 2020 Restart Italia” e ci aspettiamo la vostra partecipazione diretta, tramite i commenti e le domande che ci invierete.

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