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Davide Brandini: aziende e settore pubblico devono costruire un mercato del lavoro più equo, puntando su tecnologia e nuove generazioni

Davide Brandini: aziende e settore pubblico devono costruire un mercato del lavoro più equo
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Intervista di Gianni Dominici a Davide Brandini, Head of Public Sector di Vodafone Business, che evidenzia la necessità di far collaborare aziende private e settore pubblico in modo da costruire progetti innovativi ed economicamente sostenibili, in grado di catturare gli investimenti che arriveranno

27 Ottobre 2020

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Redazione FPA

Davide Brandini: aziende e settore pubblico devono costruire un mercato del lavoro più equo

L’emergenza della pandemia ha messo in risalto la necessità di preparare il paese all’assenza fisica della persona umana nel mondo del lavoro puntando i riflettori sullo smartworking e sul mantenimento del distanziamento sociale per non aggravare la situazione dei contagi. Questa grande crisi sta avendo un impatto maggiore sulle economie “mature” come la nostra, che nonostante sia dotata di una buona infrastruttura digitale ha bisogno di innovare ancora molto in termini di capitale umano, sicurezza e dialogo tra amministrazioni.
In questa puntata Gianni Dominici intervista Davide Brandini, da settembre nominato Head of Public Sector di Vodafone Business, con un’esperienza di molti anni nel mondo ICT. Dopo aver ricoperto vari ruoli in Vodafone, l’ultima in qualità di responsabile per l’Italia dell’unità business per i clienti internazionali, è stato concordemente deciso insieme all’azienda che fosse arrivato il momento di mettere al servizio del public sector la sua lunga esperienza nel mondo aziendale con l’intento di portare una ventata di novità.

L’intervista

“Le reti di comunicazioni sono essenziali” – dice Brandini – in quanto hanno permesso la continuità di servizi e sono state in grado di assorbire grandi picchi di traffico. Questo prova ancora una volta quanto il nostro paese sia ben strutturato dal punto di vista dell’infrastruttura (siamo tra i primi paesi per sviluppo del 5G e con una buona diffusione della banda larga sul territorio), ma siamo indietro quando si parla di adozione di servizi digitali, dove un passo in avanti va fatto e lo si potrà fare solo puntando sul capitale umano. È necessario ricalibrare l’asset formativo delle scuole, formare nuovamente chi già lavora nella PA, non basta digitalizzare ma va ripensato all’origine il modo di interfacciarsi con i cittadini in modalità digitale.

Esistono poi dei problemi strutturali: la burocrazia rimane un ostacolo importante, soprattutto per le PMI che si vedono costrette a spendere molto in gestione di questioni burocratiche invece che in innovazione o formazione del personale; l’altro è un problema di attuazione, non a caso le indicazioni date dal Ministro Gualtieri in materia di innovazione sono coincidenti alle 10 riforme della PA degli ultimi 25 anni. In questo ambiente il ruolo delle aziende private come Vodafone può essere determinante nel proporre al cliente una soluzione end-to-end: “unire le abilità di analisi delle aziende private, dice Brandini, all’abilità del settore pubblico di realizzare progetti innovativi, può diventare la chiave per creare progettualità in grado di catturare gli investimenti provenienti per esempio dall’Europa, e di costruire soluzioni scalabili, efficienti e utili ai cittadini”.

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