In questa puntata di Now Go Build Werner Vogels, Chief Technology Officer di AWS, vola a Porto, città tra le più antiche d’Europa alle prese, come molte città italiane, con i problemi derivanti dall’aumento della densità di popolazione. Le sfide poste dall’urbanizzazione rappresentano per le grandi città anche un’opportunità per sperimentare soluzioni tecnologiche e di mobilità sostenibile, valorizzando anche il lavoro delle startup locali. L’esperienza portoghese, che vede l’attivo coinvolgimento dell’amministrazione pubblica, mostra alcune best practices che potrebbero essere mutuate anche in Italia
12 Novembre 2020
Redazione FPA
L’utilizzo del digitale e la valorizzazione dei dati sono sempre di più al centro delle progettualità di amministrazioni pubbliche ed aziende private, oltre che essere spesso e volentieri dietro il successo di numerose startup, il cui concept può divenire di grande utilità per sviluppare modelli che abbiano un forte impatto sociale, economico ed ambientale. Amazon Web Services (AWS) è la piattaforma di servizi cloud che offre al settore pubblico e alle aziende potenza di elaborazione, storage di database, distribuzione dei contenuti e altre funzionalità proprio per facilitare l’innovazione e abbattere i costi di determinate operazioni.
L’iniziativa Now Go Build di AWS nasce dalla volontà di far conoscere le potenzialità derivanti dal connubio tra tecnologia e sapere quando si affrontano problemi legati al contesto urbano, problemi che per definizione coinvolgono l’intera cittadinanza e l’amministrazione pubblica. È questo il caso della città di Porto, protagonista di questa puntata, la cui realtà può essere facilmente comparabile con quelle di molte antiche città italiane. Werner Vogels, vicepresidente e CTO di AWS, ci porta per le vie della seconda città più densamente popolata d’Europa, oggi grande centro di innovazione ed epicentro della ricerca tecnologica sul tema Smart Cities.
Il primo grande tema è quello della mobilità condivisa, nell’ottica per cui i mezzi di trasporto non sono semplici servizi ma parte integrante dell’infrastruttura digitale della città. Tutto questo è reso possibile dalla tecnologia messa a punto da Veniam, startup locale in grado di raccogliere dati nel cloud in tempo reale mentre si viaggia su un qualsiasi veicolo, e successivamente elaborarli tramite algoritmi di intelligenza artificiale aiutando così a capire come ridurre, per esempio, le emissioni e l’inquinamento acustico. I veicoli, dunque, fungono da veri e propri sensori mobili del sistema di trasporto e vanno a creare montagne di dati utili ad organizzare meglio la raccolta dei rifiuti e i sistemi di mobilità del cittadino.
È il turno poi di AYR, il sistema di crediti di carbonio adottato dall’amministrazione comunale, che si basa sui dati raccolti da una piattaforma per misurare le emissioni di CO2 che ogni cittadino non ha prodotto facendo scelte sostenibili. Ogni 100 grammi di CO2 che non viene emessa vengono creati dei token e questi, una volta accumulati, possono essere scambiati con altri prodotti per la mobilità o prodotti ecologici. Anche l’amministrazione della città ha sposato questo sistema, convertendo le tasse comunali in crediti per poter collaborare con AYR, con l’obiettivo di applicarlo in futuro al servizio di trasporto pubblico.
Tutto questo nasce anche con l’intenzione di migliorare i servizi pubblici, e le pratiche messe in atto nella città di Porto potrebbero essere esportate anche in Italia, dove ora è presente una nuova AWS Region a Milano.
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