FORUM PA Play: “60 minuti di Censimenti”, la rubrica di Istat a FORUM PA 2020 Restart Italia
A “FORUM PA 2020 Restart Italia”, Istat ha organizzato una rubrica con più puntate per raccontare i fattori innovativi dei censimenti permanenti e indicare “misure e idee per ripartire”. Potete rivedere tutti gli appuntamenti
19 Novembre 2020
Redazione FPA
Durante l’emergenza sanitaria, l’Istat ha attivato una serie di azioni salienti per assicurare la continuità e la qualità della produzione statistica, grazie a una ridefinizione di soluzioni metodologiche e tecnologiche che rendessero più agevole la fruizione dei dati amministrativi. A “FORUM PA 2020 Restart Italia”, (2-6 novembre 2020), Istat ha organizzato una rubrica con più puntate per raccontare i fattori innovativi dei censimenti permanenti e indicare “misure e idee per ripartire”.
Censimento permanente della popolazione 2020: strategie e innovazioni di processo
Nel corso del primo appuntamento sono state illustrate le sfide censuarie nell’anno della pandemia e sono state presentate criticità, strategie e soluzioni messe in campo per soddisfare nuove esigenze informative e assicurare la diffusione a livello comunale delle informazioni strutturali fornite dal censimento permanente della popolazione 2020.
Il censimento permanente è ritenuto da Istat uno degli esempi di resilienza alla pandemia, che ha determinato un cambio nella pianificazione e riorganizzazione della macchina organizzativa dell’Istituto e ha interessato le varie direzioni coinvolte a monte e a valle della raccolta dati, fino alla loro comunicazione e diffusione.
L’introduzione, sulla scena della produzione statistica, del censimento annuale ha rivoluzionato non solo aspetti dell’assetto statistico ma anche la relazione con soggetti istituzionali che fanno uso dei dati censuari.
Ma perché è tanto importante il censimento permanente?
Lo schema che regge il censimento permanente si propone di integrare rilevazioni dirette sul territorio, campionarie, con l’insieme degli archivi amministrativi che vengono a loro volta integrati.
Le modalità di diffusione dei dati del Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni
Un secondo incontro è stato dedicato all’esame delle diverse modalità di rilascio dei primi dati relativi al censimento permanente della popolazione e delle abitazioni per l’edizione 2018 e 2019, relativamente alle caratteristiche demografiche, alla cittadinanza, al grado di istruzione e alla condizione professionale, che Istat implementerà nel prossimo dicembre 2020.
Questo progetto rappresenta un primo passo verso un riorientamento complessivo della diffusione dei dati da parte dell’Istituto, determinato non solo dalle innovazioni tecnologiche ma anche dalle necessità dei propri utenti, consentendone così sia il semplice accesso che l’analisi dettagliata delle informazioni messe a disposizione.
Il progetto ha visto la partecipazione di diverse anime dell’Istituto: dalla Direzione del censimento della popolazione alla Direzione per le tecnologie informatiche, dalla Direzione per la comunicazione, informazione e servizi ai cittadini e agli utenti alla Direzione per le Statistiche ambientali e territoriali.
Le presentazioni, dei tre ricercatori – Carlo Boselli, Stefania Bergamasco, Pina Grazia Ticca – provenienti dalle direzioni coinvolte, hanno riguardato le tre diverse modalità di rilascio:
- la descrizione del core dei dati messi a disposizione nel Sistema tematico dei censimenti permanenti;
- la piattaforma del nuovo sistema di diffusione adottato in Istat per la diffusione dei dati censuari di dicembre, con una descrizione delle funzionalità della nuova applicazione Data Browser;
- la presentazione tramite GIS della ricostruzione storica della popolazione legale.
Verso il terzo Censimento permanente delle Istituzioni pubbliche
Un altro appuntamento è stato dedicato al censimento permanente delle istituzioni pubbliche, la cui terza edizione sarà avviata a marzo 2021. Si tratta di un importante strumento che fornisce un quadro qualitativo e quantitativo dei dati che riguardano la pubblica amministrazione e quindi le sue dimensioni strutturali e organizzative. Un’analisi importante per le dinamiche evolutive che hanno condotto la pubblica amministrazione a trasformarsi nel tempo sino ad assumere oggi un doppio ruolo: da un lato sostenere il paese nella fase di gestione della crisi pandemica, dall’altro porre le basi per un rilancio del paese. Si parla di potenziamento mirato delle risorse extra bilancio 2021-2027, di nuovi strumenti per la ripresa quali i fondi reperiti da Next Generation EU, che implica una crescita della pubblica amministrazione.
Dunque, quale PA è pronta ad affrontare il cambiamento in base ai nuovi paradigmi?
Durante questo incontro, che ha visto la partecipazione di Alessandro Faramondi, Dirigente del Servizio statistiche strutturali sulle imprese, istituzioni pubbliche e non-profit, Elisa Berntsen, Daniela De Francesco e Priscilla Altili della Direzione centrale per le statistiche economiche, tre gli aspetti approfonditi alla luce di alcuni fenomeni quali:
- l’organizzazione del lavoro (si veda lo smart working), la parità di genere, l’invecchiamento dei dipendenti pubblici;
- la crescita digitale delle pubbliche amministrazioni;
- la gestione ecosostenibile degli interventi, che è l’obiettivo stabilito dal Green Deal europeo (si consideri che la Commissione Europea ha garantito un piano di investimenti del 37% dei 209 miliardi del Next Generation EU).
Comunicare i censimenti: sperimentazioni e innovazioni nelle strategie di comunicazione integrata
Infine, un’ultima puntata è stata dedicata alla comunicazione pubblica dei censimenti. I censimenti sono una formidabile occasione di innovazione per l’Istat da tanti punti di vista – tecnologico, metodologico, organizzativo e della comunicazione -, ne hanno parlato alcune ricercatrici – Micaela Paciello, Francesca Vannucchi, Xenia Caruso – direttamente coinvolte nella conduzione delle campagne censuarie, caratterizzate da una particolare attenzione al digital, alla crossmedialità, all’engagement del pubblico (fatto non solo di addetti al lavoro ma anche di grande pubblico).
Si è aperto l’incontro con un focus sulla “campagna di comunicazione integrata sui censimenti permanenti”, una campagna tra le più innovative realizzate dall’Istat negli ultimi anni per veicolare e raccontare un’operazione, fortemente connotata dall’utilizzo del digitale. La narrazione dei censimenti permanenti si è resa necessaria a partire dal 2018 quando è stata lanciata per la prima volta la nuova edizione del censimento della popolazione, che era un’edizione innovata sia rispetto alla periodicità (da decennale diventava annuale), sia rispetto alla dimensione della popolazione coinvolta (solo un campione di famiglie rispetto a tutta la popolazione).
Il secondo focus ha riguardato la promozione della cultura statistica tra i banchi di scuola, focalizzando l’attenzione su quelli che sono i messaggi, i format e i linguaggi utilizzati per raggiungere il pubblico dei giovanissimi. Si tratta di un’iniziativa promossa dall’Istat grazie alla collaborazione con il Ministero dell’Istruzione.
E per finire, l’ultimo focus ha riguardato l’iniziativa strategica che sottende la “campagna di comunicazione del 7° censimento generale dell’agricoltura”. La campagna si presenta con un carattere innovativo e di rottura con il passato, in quanto mette a disposizione dei rispondenti una tecnica di raccolta dati multicanale, un questionario in formato esclusivamente digitale, e una rete di rilevazione che per la prima volta è costituita da operatori specializzati dei Centri di Assistenza Agricola (i cosiddetti CAA) che si trovano sul territorio.
Il 7° censimento generale dell’agricoltura, che si appresta a partire il 7 gennaio 2021, chiude la stagione dei censimenti decennali dell’Istat; dopo questo si procederà a condurre solo indagini campionarie o a cadenza annuale, biennale, triennale.