Smart working: ecco i pilastri indispensabili per lavorare sul POLA
Il nuovo Centro di competenza sul POLA, costituito da FPA, ha individuato i principali temi di approfondimento e su questi ha costruito un articolato percorso di formazione. Il Centro di competenza si arricchisce inoltre del contributo di Mariano Corso, Responsabile scientifico degli Osservatori Smart Working e Cloud Transformation del PoliMI e membro dell’Osservatorio POLA presso il Dipartimento Funzione Pubblica
21 Gennaio 2021
Redazione FPA
Quali sono i pilastri su cui si articola il POLA e le competenze che deve acquisire chi si troverà a lavorare su questo straordinario documento di programmazione? Il nuovo Centro di competenza, costituito da FPA per accompagnare gli Enti Pubblici nella redazione e nella gestione del POLA, ha individuato i principali temi di approfondimento e su questi ha costruito un articolato percorso di formazione, che vedrà già a marzo un Campus dedicato. Il Centro di competenza si arricchisce inoltre del contributo di Mariano Corso, Responsabile scientifico degli Osservatori Smart Working e Cloud Transformation del PoliMI e membro dell’Osservatorio POLA presso il Dipartimento Funzione Pubblica, che già in occasione del prossimo Campus metterà a disposizione la propria esperienza al fine di rendere ancora più qualitativo l’intero impianto della proposta alle Pubbliche Amministrazioni italiane.
Campus POLA – Iscriviti per conoscere tutto quello che c’è da sapere
L'obiettivo di questo ciclo di incontri formativi, in cui si illustra come, attraverso il POLA, ogni Ente potrà accelerare la digitalizzazione, è fornire una panoramica su tutti gli aspetti riguardanti il Lavoro Agile.
22 Novembre 2024
Ecco quindi i principali pilastri del POLA, che saranno affrontati nel Campus, e le figure professionali individuate dal Centro di competenza come più idonee a frequentare il percorso per poi capitalizzarne i benefici all’interno dell’Ente.
Innanzitutto verrà data enfasi al tema dell’upskilling, ovvero al rinforzo formativo necessario, soprattutto per il management pubblico, per affrontare e gestire il cambiamento richiesto dall’affermazione del nuovo modello di lavoro ibrido. Rinforzo che verterà non solo sulla formazione verticale, in particolar modo sui temi del digitale, ma, e soprattutto, sulla formazione di skill orizzontali più o meno sociali e/o soft, che davvero rappresentano la chiave di volta per certificare i nuovi leader o meglio, i nuovi eLeader che dovranno reinventarsi e allontanarsi per sempre dal vecchio modello di capo ancora ispirato alle dinamiche anacronistiche di ‘command&control’.
Questa fase deve, a nostro modo di vedere, essere accompagnata anche da momenti di affiancamento e coaching in presenza, permettendo così ai manager di valutare e comprendere meglio i benefici che il lavoro ibrido può offrire loro per la gestione dei team agili a cui sono preposti. Non mancheranno i casi d’uso vincenti e una serie di reportistiche utili per enfatizzare non solo la crescita del fenomeno, ma soprattutto la dimensione dello stesso. Un fenomeno che, a questo punto, non può prescindere da una corretta programmazione e pianificazione come il POLA, giustamente, prevede e pretende. Figure professionali coinvolte su questi temi sono tutte quelle afferenti all’H.R.
Un altro contenuto importantissimo del campus è quello relativo alle cosiddette attività smartabili, al loro censimento e alla pianificazione dei processi di trasformazione digitale necessari per rendere ogni attività interna all’Ente e ogni attività rivolta all’esterno come servizi full digital e completamente gestibili da remoto. Figure professionali coinvolte su questo tema, sicuramente l’RTD e altri soggetti dell’ICT e dei reparti di digitalizzazione e innovazione.
Altrettanto importanti e centrali nel POLA i contenuti relativi alle performance e alla valutazione delle stesse. Nel lavoro ibrido bisognerà reinventarsi la gestione del team, considerando che la valutazione sui risultati non potrà cambiare rispetto al passato, ma cambierà quella sui comportamenti che saranno dettati da una serie di caratteristiche e modelli nuovi: la distanza, gli strumenti, il tempo, e così via. Figure professionali coinvolte i direttori e segretari generali, la dirigenza tutta e ovviamente l’H.R.
Fondamentale per il nostro Campus anche il tema dei finanziamenti. E’ pur vero che in fase di presentazione il POLA non prevede aggravio di spesa ma, nel corso dei tre anni di programmazione, riteniamo doveroso fornire agli Enti Pubblici un quadro esaustivo sulle opportunità offerte dai vari strumenti di finanziamento, a cominciare ovviamente da quelli europei. Figure professionali coinvolte su questo tema tutte quelle che si occupano di pianificazione, programmazione e fund raising.
Un percorso e dei contenuti che rappresentano non una sfida, ma una necessità assoluta per far fronte al lavoro del futuro, agile, ibrido e soprattutto digitale.