L’intervista di Gianni Dominici a Maurizio Stumbo, direttore della direzione sistemi informativi di Laziocrea. Una PA al passo coi tempi non è solo una PA che si serve del digitale nel modo adeguato, ma è soprattutto un’organizzazione che beneficia di una programmazione chiara e di una continuità politico-amministrativa. Questi mesi sono stati un acceleratore importante, ma ora è importante non disperdere quanto di buono è stato avviato
11 Marzo 2021
Redazione FPA
Questo anno segnato dall’emergenza sanitaria ha portato una consistente mole di lavoro per chi si occupa di servizi digitali, nella consapevolezza che il digitale è e sarà un fattore abilitante anche per il rinnovamento dei sistemi organizzativi, oltre che per consentire la fruizione di servizi pubblici semplici e accessibili.
In questa puntata Gianni Dominici intervista Maurizio Stumbo, Direttore della direzione sistemi informativi di Lazio Crea Spa, società in-house di Regione Lazio che, tra le altre cose, si occupa della semplificazione e digitalizzazione dei processi interni della Regione Lazio e dello sviluppo di soluzioni capaci di ridurre i costi della spesa pubblica.
“Il digitale non si improvvisa”, esordisce Stumbo, sottolineando subito come nella PA serva una sensibilità ad hoc per portare avanti processi di transizione digitale come quelli avvenuti in questi mesi sotto l’accelerazione dettati dall’emergenza sanitaria. Servono quindi donne e uomini in grado di generare valore, così da cambiare paradigma verso una PA al passo coi tempi e al servizio di tutti i cittadini.
“Secondo me si può parlare di modello Lazio in questo senso – continua Stumbo – perché abbiamo avuto una continuità politico-amministrativa che ci ha permesso di programmare e sviluppare elementi abilitanti e servizi in grado di rispondere alle esigenze dei cittadini”. D’altra parte, l’unità tra i soggetti decisori e quelli attuatori è fondamentale nel portare avanti processi di innovazione digitale e organizzativa.
“Serve una programmazione chiara” spiega Stumbo, parlando della campagna vaccinale come esempio molto attuale di servizio che la PA deve introdurre secondo logiche di pianificazione e ottimizzazione delle risorse.
“In questo ultimo anno ho ricevuto lettere e telefonate di ringraziamento da parte dei cittadini” conclude emozionato Stumbo, a riprova del buon operato di questi mesi nel supportare la cittadinanza. Serve però ora per il futuro chiarire definitivamente alcuni punti come la complicata relazione stato-regioni quando si parla di sanità e poi puntare con forza sulle competenze, soprattutto quelle dei decisori.