EDITORIALE

Scegliere bene le persone e valorizzarle: ecco il segreto per una PA che spinga la ripresa

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Noi crediamo che la rigenerazione della PA sia un’emergenza del paese, ma che sia anche un compito che deve vedere la cooperazione di tutti, imparando da chi, nonostante gli ostacoli e correndo qualche rischio, ha avuto il coraggio d’innovare. Proprio per questo vi chiediamo di leggere il vademecum “Il Fattore umano – Assumere presto e bene nella PA”, che abbiamo presentato insieme a Forum Disuguaglianze Diversità e Movimenta, e di rimandarci un feedback all’indirizzo consultazioni@fpanet.it per proporre emendamenti, per segnalare buone pratiche, per mettere in evidenza ostacoli o, semplicemente, per raccontarci cosa ne pensate

8 Aprile 2021

Carlo Mochi Sismondi

Presidente FPA

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In questi giorni si parla molto di concorsi pubblici e di assunzioni nel pubblico impiego: il Governo ha infatti deciso di far ripartire i concorsi, dopo un blocco che, con poche eccezioni, è durato più di un decennio, ha drammaticamente impoverito le amministrazioni e ha tolto ai nostri giovani la possibilità di trovare posto e di gestire un ruolo nelle strutture che stanno disegnando il loro futuro. Bene quindi, ma ora i concorsi bisogna farli, farli bene e farli presto, senza però indulgere nella tentazione di usare norme straordinarie che, proprio perché straordinarie, non costruiscono nel tempo quella solida normalità che serve in questo momento cruciale della vita nazionale. La buona notizia, contenuta nel Vademecum per assumere presto e bene nella PA che FPA, Forum Disuguaglianze Diversità e Movimenta hanno presentato l’altro ieri in una Conferenza Stampa alla Camera dei deputati, è che non solo si può fare, ma che ci sono amministrazioni che l’hanno fatto e l’hanno fatto bene, in velocità e a normativa vigente.

Il vademecum descrive un percorso che non è teorico, ma si basa sull’esperienza di alcuni enti che hanno svolto bene il loro compito e con coraggio hanno saputo innovare e unire qualità e velocità. Ma certo non sono tutti quelli che hanno sviluppato buone pratiche. Dopo la presentazione di questa cassetta degli attrezzi, siamo quindi ora all’inizio di un percorso che faremo assieme alle amministrazioni, a cui chiediamo di segnalare nuovi casi eccellenti, di mettere in evidenza problemi, di raccontarci quali ostacoli trovano ogni giorno per assumere presto e bene. Il vademecum, che speriamo sia utile per fare buoni e veloci concorsi, va visto quindi come un lavoro collettivo e in questo senso lo abbiamo messo in consultazione in una versione che sarà sicuramente migliorata dalla nostra comunità di riferimento.

Qualsiasi commento, qualsiasi integrazione, ogni segnalazione sia di buone esperienze, sia di ostacoli normativi o di prassi sarà presa in considerazione e costituirà la base per un continuo arricchimento del vademecum che mantiene comunque un suo preciso indirizzo basato su valori per noi imprescindibili. Il primo è chiaro già nel suo titolo: “Il fattore umano” perché la centralità delle persone è il fondamento di tutto il processo. E lo è da due punti di vista convergenti: la “rigenerazione delle amministrazioni” non può realizzarsi se non contando sulle persone, ma altrettanto importante è il ruolo delle persone nel processo di individuazione dei bisogni e di selezione, che coinvolge fortemente tanto la competenza, quanto la responsabile discrezionalità della dirigenza.

Un secondo principio guida è per noi quello di dare la massima attenzione agli enti locali, perché è lì che i cittadini incontrano l’amministrazione, è lì che portano i loro bisogni, ma anche i loro saperi e le loro soluzioni che richiedono persone competenti e in grado di ascoltare. Ed è ancora lì che maggiormente pesa quella mancanza di persone e di professionalità per un esodo avvenuto in quest’ultimo decennio, che ha lasciato sguarniti i nostri comuni. Crediamo infine che sia essenziale, in questo processo di rigenerazione delle amministrazioni pubbliche, il rispetto della diversità. Le amministrazioni non sono tutte uguali, i bisogni dei territori sono diversi così come sono diversi i modelli organizzativi. Dobbiamo evitare la tentazione di iper regolare e dobbiamo invece incentivare l’autonoma discrezionalità della dirigenza pubblica che deve avere come solo limite l’obbligo di muoversi sempre nell’interesse unico della comunità.

Noi crediamo che la rigenerazione della PA sia un’emergenza del paese, ma che sia anche un compito che deve vedere la cooperazione di tutti, imparando da chi, nonostante gli ostacoli e correndo qualche rischio, ha avuto il coraggio d’innovare. Proprio per questo vi chiediamo di rispondere al nostro appello e, dopo aver letto il lavoro “Il Fattore umano – Assumere presto e bene nella PA” di rimandarci un feedback all’indirizzo consultazioni@fpanet.it per proporre emendamenti, per segnalare buone pratiche che non abbiamo visto (nei nostri esempi manca drammaticamente il Sud), per mettere in evidenza ostacoli o, semplicemente, per raccontarci che ne pensate. È importante.

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