Un approccio “laico” sull’adozione dello smart working, che metta da parte la polarizzazione dell’attuale dibattito sul tema, uno sguardo accurato alla fase di progettazione per realizzare gli obiettivi del PNRR e una grande attenzione al tema delle competenze. Questi i principali temi su cui si sono confrontati in questa intervista Gianni Dominici, Direttore generale di FPA, e Lorenzo Greco, AD di DXC Technology Italia
14 Ottobre 2021
Redazione FPA
Questi lunghi mesi di pandemia ci hanno consegnato un paese sicuramente provato, ma anche più esperto nel gestire le emergenze. Questo è avvenuto soprattutto grazie al digitale, che si è rivelato un elemento fortemente abilitante nel rispondere all’emergenza, sia nel settore pubblico che nel privato, dal food delivery fino alle aziende di servizi. Questo il punto di partenza dell’intervista di Gianni Dominici, Direttore generale di FPA, a Lorenzo Greco, Amministratore Delegato di DXC Technology Italia, azienda leader di settore nel campo dell’innovazione tecnologica a supporto dello sviluppo delle organizzazioni pubbliche e private.
“Noi abbiamo deciso di essere un’azienda digital first”, spiega Lorenzo Greco, nel commentare il tema smart working, distanziandosi dalla polarizzazione che in questo periodo sembra caratterizzare il dibattito nel nostro paese. Applicare realmente lo smart working significa, infatti, fare tesoro di quanto accaduto in questi mesi per dare il giusto valore a tutte quelle operazioni che necessitano e beneficiano ancora della presenza fisica, ma anche lasciando spazio alla pianificazione personale del lavoro da parte dei dipendenti, che devono essere responsabilizzati a lavorare per obiettivi.
“Con il PNRR – continua Greco – abbiamo un’occasione storica per trasformare in valore la cultura digitale del nostro territorio” e per farlo sarà necessario porre grande attenzione alla progettazione, senza ricadere nell’errore di lavorare per enormi blocchi monolitici: meglio dare forma a una moltitudine di piccoli progetti, di cui è facile sia calcolare i tempi di realizzazione che monitorare i risultati in itinere. È necessario avere istituzioni agili, capaci di aggiustare il tiro in corsa, e dotare le organizzazioni di persone competenti sui temi del digitale e della gestione dei processi.
“Ai giovani che volessero avvicinarsi a questo mondo dico che studiare è fondamentale”, chiude Greco, riflettendo sull’importanza di introdurre persone nuove e sul valore aggiunto apportato dai giovani nel modificare le prospettive di un’azienda.