Il Portale Open Data del Comune di Firenze ha compiuto dieci anni. Il ragionamento sull’utilizzo dei dati è diventato sempre più consapevole e maturo e tanti progetti sono stati attivati nel tempo sul territorio, tra questi un sistema di misurazione del contagio da coronavirus. Ne parliamo con Caterina Graziani, Direttrice della Direzione dei Sistemi Informativi
18 Novembre 2021
Redazione FPA
Nuovo appuntamento con i “Dialoghi sull’innovazione urbana”, gli incontri sul futuro delle città e sugli scenari della ripartenza, nel contesto del progetto ICity Club. Questa volta parliamo di dati e della loro valorizzazione insieme a Caterina Graziani, Direttrice della Direzione dei Sistemi Informativi del Comune di Firenze, intervistata da Clara Musacchio, Area Gare Ricerca e Advisory di FPA.
Lo spunto è venuto dal decimo anniversario del Portale Open Data del Comune di Firenze. È stata fatto moltissima strada da quel 17 ottobre del 2011: il numero di dataset rilasciati è quintuplicato, il portale ha cambiato profondamente aspetto, mentre Firenze negli ultimi ICity Rank del 2019 e del 2020 è stata la prima città di Italia appunto per numerosità e qualità degli open data rilasciati.
Secondo Caterina Graziani questo “segna un traguardo significativo per il nostro ente, per la cultura e la restituzione del dato”, specificando che tale risultato è stato raggiunto grazie a un importante lavoro di raccolta, condivisione e bonifica dei dati. In questo senso il comune di Firenze ha cambiato approccio nel tempo, diventando ogni anno sempre più consapevole e maturo, ragionando sull’utilizzo dei dati che possono guidare i decisori politici ad adottare le giuste strategie per l’amministrazione e lo sviluppo dell’area.
Tanti i progetti attivi e attivati nel tempo sul territorio grazie agli open data, tra cui lo sviluppo di un sistema di misurazione del contagio da coronavirus, basato su reti di interazione che descrivono su base probabilistica le reti sociali tra gli individui, in collaborazione con il CNR.
“La difficoltà sta nel far uscire gli open data dai tecnicismi amministrativi e farli diventare un patrimonio comune”, sottolinea Caterina Graziani, sottolineando che per superare questa difficoltà l’amministrazione fiorentina ha organizzato eventi pubblici per cittadini e professionisti, per spiegare loro le potenzialità dei dati tecnici, e attività per gli studenti grazie allo strumento dell’alternanza scuola lavoro.
Il Comune di Firenze partecipa a ICity Club, l’osservatorio della trasformazione digitale urbana di FPA