Continua il percorso di accompagnamento al FORUM PA 2022 del prossimo giugno con la presentazione di Cass Robert Sunstein, giurista americano, che ha collaborato per diversi anni con l’amministrazione Obama e che sarà tra i grandi ospiti della manifestazione di giugno. Dopo aver insegnato alla Chicago Law School, si è spostato all’Università di Harvard, dove presiede il programma di studi in economia comportamentale e politiche pubbliche. Ecco un’anticipazione del suo intervento
21 Aprile 2022
Mauro Tommasi
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Iscriviti all’Arena del 17 giugno a FORUM PA 2022 per seguire il keynote speech di Cass Sunstein (si potrà seguire in presenza oppure online)
Mai come durante questi ultimi due anni, persone e istituzioni si son trovate costrette a prendere decisioni importanti e spesso immediate: dalla sofferta limitazione della libertà personale culminata nei momenti di lockdown fino alle misure di sostegno alla cittadinanza, per finire alla definizione di strategie e piani di lavoro per ricostruire il futuro. In tutti questi casi si è trattato di scelte complesse, prese con un’inevitabile percentuale di incertezza e di rischio sulla concreta efficacia di tali azioni. In questo senso, anche “il PAese che riparte” si trova ad affrontare tutta una serie di decisioni che potranno fare la differenza per il futuro, nelle fasi di pianificazione e monitoraggio dei progetti derivanti dagli investimenti del PNRR, per esempio, oppure nel disegno di nuovi servizi digitali per i cittadini o nel portare avanti una politica energetica invece che un’altra.
Per tutti questi motivi abbiamo voluto al FORUM PA 2022, Cass Robert Sunstein, costituzionalista, economista e sociologo americano, collaboratore della Casa Bianca in varie occasioni – tra queste l’amministrazione Obama e più recentemente quella Biden – ma soprattutto grande studioso della razionalità e dell’irrazionalità dei comportamenti umani. Dopo aver ricoperto per molti anni la carica di professore alla prestigiosa Chicago Law School, Sunstein ha poi fondato il Programma in “Behavioral economics and Public policy” alla Harvard Law School, dove insegna ancora oggi.
Sunstein è inoltre tra gli intellettuali più prolifici sul pianeta, in quanto autore di numerosissimi libri, su temi di grande interesse per il settore pubblico. Il suo successo più grande è sicuramente stato “Nudge: la spinta gentile”, il saggio che scrisse con il premio Nobel Richard Thaler nel 2008 – recentemente ripubblicato in una sua versione aggiornata – ma Sunstein è anche co-autore di “Noise: a flaw in human judgement” (in Italia con il titolo “Rumore: un difetto del ragionamento umano”), testo scritto insieme al premio Nobel Daniel Kanheman e lo studioso Oliver Sibony sulla difficoltà umana di prendere decisioni efficaci a causa del “rumore” circostante, e autore di “Sludge”, saggio in cui si sofferma sui rallentamenti burocratici ed organizzativi che quotidianamente affliggono la vita dei cittadini.
In attesa del suo keynote speech, in programma per l’Arena pomeridiana del 17 giugno, in cui indagheremo come nel mondo infodemico ed iperconnesso in cui viviamo sia possibile essere efficaci ed efficienti nei processi decisionali, lo abbiamo incontrato per provare a fare chiarezza su tutti questi concetti enunciati nei suoi libri.
Diminuire il “rumore” per provare a superare la complessità
“Possiamo definire il rumore – ha esordito Sunstein – come l’elemento di variabilità nell’esprimere un giudizio”, e questo avviene in tutti i campi, anche nel settore pubblico. “Il problema sta nel fatto che questa variabilità può creare molte ingiustizie e malfunzionamenti” ha aggiunto il professore, anticipando alcune possibili contromisure come l’utilizzo dei dati per avere maggiore coscienza e l’utilizzo consapevole di linee guida per la valutazione delle performance. “Spesso le amministrazioni si trovano a dover semplificare, e i civil servants hanno spesso a che fare con problemi molto complessi a cui è difficile trovare soluzioni”, ma per provare a farlo serve aumentare le competenze delle persone, promuovendo le cosiddette analisi costi-benefici.
“Nudge” e “Sludge”: due facce della stessa medaglia
Se da un lato le “spinte gentili” (nudge, appunto) sono de facto delle vere e proprie politiche pubbliche volte a cambiare determinati comportamenti, i gli “sludge” rappresentano “quei rallentamenti burocratici, organizzativi, fisici o online, che consistono in una concreta tassa sul tempo delle persone”. “Questo rappresenta un problema molto serio per le amministrazioni – ha concluso Sunstein – e la ripresa post-pandemica rappresenta un’occasione unica per ridurne l’impatto”.
Non perdere l’occasione di ascoltare le sue riflessioni al prossimo FORUM PA 2022, evento in programma dal 14 al 17 giugno in presenza a Roma e online sulla piattaforma di diretta di FPA.