In questa seconda puntata della Rubrica realizzata da FPA in collaborazione con Dedagroup Public Services, incontriamo la PA centrale e vi raccontiamo alcuni progetti di innovazione volti alla semplificazione dei processi e all’efficienza, nonché a supportare azioni di scambio con i cittadini
28 Aprile 2022
Redazione FPA
Disponibile on line il secondo appuntamento con la Rubrica che FPA realizza con Dedagroup Public Services per valorizzare le esperienze di innovazione tecnologica e organizzativa delle amministrazioni centrali, locali e delle aziende sanitarie.
Dopo aver parlato nella prima puntata dell’innovazione della PA locale, in questo spazio dal titolo “PNRR, sfida accettata: progetti e tecnologie nella PA centrale” ci confrontiamo con Corte dei conti, Ministero della Cultura e il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, sulle soluzioni che semplificano i processi e rendono più efficiente il lavoro.
I nostri ospiti sono Fabio Meloni, CEO di Dedagroup Public Services, Rosamaria Bertè, Direzione Generale dei Sistemi Informativi Automatizzati della Corte dei conti, Domenico Chiarolla, Direzione generale per le dighe e le infrastrutture idriche del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili e Daniela Leonetti, Direzione Generale Organizzazione, servizio Innovazione digitale del Ministero della Cultura. Modera Eleonora Bove (FPA).
A fare da cornice concettuale alle nostre analisi, il PNRR che, ricordiamo, stanzia più di 6 miliardi di euro per interventi volti a trasformare la pubblica amministrazione in chiave digitale.
La gestione documentale in Cloud
Corte dei conti è stata tra le prime amministrazioni ad adottare il protocollo in cloud. L’Ente ha migrato 16 anni di dati di protocollazione ovvero oltre 11 milioni di documenti, generando benefici in termini di costi, flessibilità ed esperienza d’uso per i suoi circa 3mila utenti con accesso da 110 aree organizzative e 4mila livelli di organigramma.
Corte di conti ha scelto la soluzione CiviliaNext Segreteria, Atti e Protocollo. Pensata nativamente in cloud, oltre a garantire flessibilità, permette una puntuale personalizzazione in base alle proprie esigenze, dà modo di accompagnare l’evoluzione del sistema e dei bisogni nel tempo, e ha permesso all’Ente di ottenere un significativo risparmio economico sulla gestione della struttura software e hardware pari a oltre il 40%, con tutti i livelli di sicurezza informatica garantiti dalla qualificazione AGID.
Parallelamente a questo progetto è nato anche un gruppo DevOps, che si occupa, tra le altre cose, di valutare le esigenze dell’amministrazione, le soluzioni applicabili a livello tecnico, operativo e di processo e di disegnare e guidare il percorso di innovazione continua seguito dall’Ente.
Rosamaria Berté, funzionario Informatico della Corte dei conti e responsabile del progetto, precisa: “La completa dematerializzazione dei dati di protocollo ha contribuito a consentire a tutto il nostro personale di passare in modalità smartworking in meno di 48 ore nel pieno della pandemia senza compromettere in alcun modo l’attività dell’Ente”.
Una nuova soluzione per il monitoraggio delle dighe
La Direzione generale per le dighe e le infrastrutture idriche del MIMS provvede, ai fini della tutela della pubblica incolumità, all’approvazione tecnica dei progetti ed alla vigilanza sulla costruzione e sulle operazioni di controllo spettanti ai concessionari sulle grandi dighe e sulle traverse di competenza statale, ovvero di altezza superiore a 15 metri o che determinano un volume di invaso superiore a 1.000.000 di metri cubi.
L’Ente si sta dotando di una soluzione per la gestione delle dighe per efficientare i processi di analisi dei dati e controllo. Un progetto complesso, che prevede diversi steps ed elementi: dalla realizzazione dell’archivio informatizzato su base cartografica delle dighe, a supporto delle attività istituzionali, al monitoraggio degli invasi e alla diffusione dei dati a fini di protezione civile.
Le attività sono ancora in corso data la complessità del progetto e l’obiettivo a lungo termine è quello di creare un grande archivio cartografico digitale e mettere a disposizione della protezione civile tutti i dati di monitoraggio.
Una soluzione per la gestione dei Ristori
Il Ministero della Cultura ha adottato una soluzione per la gestione dei ristori che, ricordiamo sono fra gli interventi principali adottati dall’esecutivo per supportare professionisti e attività economiche nella fase pandemica.
In particolare, facciamo riferimento alle misure previste dal Fondo emergenze imprese e istituzioni culturali per il ristoro degli organizzatori di mostre d’arte. Daniela Leonetti, Direzione Generale Organizzazione, servizio Innovazione digitale del Ministero della Cultura: ” Questa piattaforma ci ha consentito di semplificare le procedure e velocizzare i tempi di risposta ai professionisti”.