Data driven decision: piattaforme digitali aperte per nuove forme di politiche pubbliche
Lo scorso 28 aprile si è tenuto online il primo incontro dei Cantieri Smart City, quest’anno riservati alla community di ICity Club – L’Osservatorio della trasformazione digitale urbana di FPA. L’incontro, organizzato in collaborazione con Linkem, primario operatore della comunicazione digitale attento allo sviluppo dei servizi IoT e Smart City, ha dato vita ad un momento di confronto sul tema delle piattaforme digitali aperte
5 Maggio 2022
Francesca Carboni
FPA, project officer ICity Club
L’adozione delle tecnologie digitali crea una grande quantità di informazioni, che vengono registrate attraverso sistemi di comunicazione, sensori, app e servizi online e che, nel sistema privato, stanno creando sofisticati modelli di raccolta, analisi e utilizzo di dette informazioni per orientare il mercato. Nelle amministrazioni pubbliche la transizione al digitale viaggia ad una velocità diversa: si va abbastanza spediti sulla digitalizzazione dei servizi esistenti, ma il campo dell’utilizzo innovativo del patrimonio di informazioni acquisito (o acquisibile) è ancora inesplorato, soprattutto per la dimensione dei servizi offerti a cittadini e turisti, oltre alla dimensione dei procedimenti amministrativi.
A questo proposito, la creazione in sede pubblica di “piattaforme aperte” di raccolta, sistematizzazione e correlazione dei dati, che si ricavano dai servizi pubblici e di interesse collettivo, permetterebbero ai decisori politici di accrescere la propria consapevolezza sulla situazione del territorio e indirizzare meglio le loro scelte.
Questi temi sono stati al centro del primo incontro dei Cantieri Smart City della community di innovatori di ICity Club, che si è svolto lo scorso 28 aprile. Obiettivo dell’incontro: discutere su come sia possibile sviluppare progetti innovativi in tale ambito, approcciando il tema in maniera inclusiva e soprattutto focalizzata sulle priorità del territorio. I dati risultano, infatti, centrali per comprendere il territorio e governandoli è possibile attivare politiche pubbliche mirate.
Secondo Raffaele Gareri, Chief Digital Government Officer di Linkem, è fondamentale implementare data platform aperte e pronte, in ottica di partenariato pubblico-privato, per poter avere una visione a 360 gradi della situazione sul territorio. Identificando i problemi in ottica completamente Data-Driven si riescono prima a sviluppare politiche adeguate e poi ad attivare servizi smart in ottica di ecosistema: interagire con l’amministrazione che usa il dato per dare vita a data driven services. Il sistema così definito vede come attori primari le istituzioni, che giocano da protagoniste la partita sul territorio e perciò, in questo momento, hanno necessità di rafforzare i piani di sviluppo di politiche e di servizi, coinvolgendo il cittadino per comprendere cosa si aspetta dai servizi che gli vengono offerti.
Molti spunti e riflessioni sono emersi dal confronto fra i rappresentanti delle città, che hanno raccontato le loro diverse esperienze in materia, riconoscendo la potenza del sistema. La possibilità di avere dati su cui fare programmazione dà modo ai decisori di comprendere quello che accadrà in termini urbanistici. La premessa indispensabile è superare i silos ed avere tutto in un grande big data lake da cui poter attingere. Non basta però una dimensione tecnologica prestante e funzionante, bisogna anche essere in grado di analizzare i dati in modo utile e non invasivo.
Il concetto di Data-driven decision making risuona nei modelli proposti e raccontati dalle amministrazioni, il cui obiettivo primario è quello di aumentare il grado di comprensione del territorio. Cosa sta succedendo? Perché è successo? Cosa succederà? Queste le tre domande che spiegano in sintesi il modello Data Driven in ottica orizzontale, valido per tutte le situazioni, che va poi declinato nei vari soggetti verticali. Questo implica però un’organizzazione strutturata, che metta insieme tutti i soggetti coinvolti dando vita ad un team specializzato. Durante l’incontro è emersa, infatti, la necessità di formare personale adeguato al nuovo contesto, in grado di affrontare questa sfida. La difficoltà delle amministrazioni, in molti casi, risiede proprio nel far comprendere quanto siano potenti questi sistemi: serve una forte trasformazione digitale anche a livello amministrativo e politico.
Gli incontri della community di ICity Club hanno il grande valore aggiunto di dare vita a progettualità comuni, creando momenti di analisi, confronto e scambio sui temi centrali per gli Enti locali. In questo incontro, i protagonisti sono stati i dati e la loro centralità nell’attuazione di nuove forme di politiche pubbliche interamente “Data-driven”. Le amministrazioni presenti si sono dimostrate consapevoli dell’articolazione necessaria per attivare questo sistema, partendo non solo dalla tecnologia, ma da un riassetto organizzativo e di competenze in materia, per far partire l’innovazione dai fatti concreti che impattano sul cittadino. Le città stanno lavorando su questo, c’è un “cantiere” in corso, gli Enti continueranno con decisione il percorso, in ottica di partenariato pubblico-privato: in modo che il mercato reagisca sulla spinta che arriva dalle amministrazioni.
Contenuto realizzato nell’ambito dell’iniziativa ICity Club – l’Osservatorio della trasformazione digitale urbana di FPA