Metaverse e work collaboration: l’esperienza del DXC Virtual World
Il Metaverse può davvero diventare un nuovo modo di relazionarsi e vivere la società, sfruttando appieno le sue potenzialità per incontrarsi, lavorare e scambiarsi informazioni. E lo è ancor di più per le aziende. DXC è uno dei pionieri del Metaverse. DXC Virtual World, infatti, è uno degli ambienti metaverse aziendali più avanzati ed è progettato per migliorare la collaborazione tra colleghi, aggiungere la dimensione 3D alle riunioni virtuali e ospitare eventi fino a 2.500 utenti simultanei. Ma scopriamo qualcosa di più di questo nuovo mondo
28 Luglio 2022
Maurizio Costa
Content Officer FPA
I mondi virtuali esistono fin dai primi esperimenti di social networking. Un esempio è Second Life, nato nel 2003 ed esistente tutt’oggi, all’interno del quale gli utenti, dopo aver creato il proprio avatar, possono esplorare, incontrarsi e comunicare. Ma nulla di paragonabile al Metaverse che conosciamo oggi.
Il termine Metaverse nasce dall’unione delle parole meta (con il significato di più completo) e universe. Contrariamente a quanto il lettore potrebbe pensare, questo gioco di parole non proviene dal mondo tech, ma dalla letteratura di fantascienza: nel 1992 Neal Stephenson chiama così il mondo virtuale che fa da sfondo al racconto di science fiction, Snow Crash. Qui il Metaverse viene descritto come una gigantesca sfera nera tagliata, all’altezza dell’equatore, da una strada percorribile anche su di una monorotaia. Nel Metaverse di Stephenson ogni persona può realizzare in 3D ciò che desidera e vi si può accedere con televisioni via cavo o con occhiali speciali.
Perché il Metaverse è un’opportunità per le organizzazioni
Oggi il Metaverse dà il nome ad un moderno ambiente virtuale in cui, affidando le proprie sembianze ad un avatar, si può interagire con persone provenienti da tutto il mondo. Si aprono possibilità infinite, proprio perché ispirate al mondo reale. Ed è un’occasione di cambiamento per le organizzazioni che, avendo consolidato modelli di lavoro ibridi e remoti, possono: migliorare la produttività di un ambiente di lavoro, trasformare lo spazio virtuale in un forum per la collaborazione o le riunioni. Può diventare un’aula di formazione oppure uno spazio dove costruire momenti di team building aziendale.
Il Metaverse rappresenta una tavola ancora tutta da incidere, sulla quale poter segnare il futuro delle interazioni e delle attività lavorative. Il Metaverse è infatti inclusivo, la libertà di movimento che lo caratterizza rende più facile incontrarsi e interagire spontaneamente con i propri colleghi.
Per questo tutti i grandi player globali hanno puntato l’attenzione sul Metaverse. Primo fra tutti Facebook che, per far capire il livello di compenetrazione con la nuova tecnologia, nel 2021 ha cambiato il suo nome in Meta Platforms, facendo intendere al mondo intero i prossimi passi di Zuckerberg nel campo del Metaverse.
Il modello di Metaverse di DXC Technology
Il Metaverse è un’opportunità per le aziende che vogliono innovare i propri modelli di lavoro e di collaborazione. Un esempio, in questo senso, è l’esperienza di DXC Technology, che da qualche tempo ha implementato l’uso di questa tecnologia all’interno dell’organizzazione.
Non solo social e intrattenimento: il Metaverse nelle aziende è un vero e proprio strumento di collaborazione. Dopo aver sfruttato al massimo le potenzialità dello smart working, durante la prima fase della pandemia da Sars-CoV-2, le organizzazioni avvertono l’esigenza di far evolvere gli strumenti tradizionali di comunicazione, come le video – call, ed entrare in un nuovo modo di scambiarsi le informazioni. Il Metaverse, infatti, può abbattere queste barriere: la video-call può essere fatta all’interno di un ambiente virtuale attraverso il proprio avatar, così da eliminare qualsiasi tipo di vergogna e interagire al meglio con i propri colleghi.
Il Metaverse, usato come strumento aziendale, fa sentire il dipendente inserito in uno spazio comune, a fianco a colleghi che magari, nel mondo reale, si trovano a migliaia di chilometri di distanza. Questo ambiente stimola la collaborazione, il lavoro in comune e lo scambio di idee.
Il Metaverse apre anche alla realtà dei grandi eventi: all’interno di questo mondo virtuale, infatti, le aziende possono organizzare eventi di presentazione, concerti o spettacoli dal vivo. Conferenze con migliaia di partecipanti che raggiungono l’auditorium con semplicità, solamente accendendo il proprio pc e senza doversi imbarcare su voli transoceanici. Anche l’impatto ambientale diventa molto basso.
Abbiamo provato il DXC Virtual World
DXC Technology ha introdotto il Metaverse nella propria realtà aziendale, sia per implementare la comunicazione interna, che per sviluppare maggiormente quella esterna. All’interno del proprio mondo virtuale, DXC organizza meeting, conferenze e incontri con i propri clienti. Noi di FPA abbiamo avuto la possibilità di partecipare alla presentazione del Metaverse di DXC. Vi raccontiamo la nostra esperienza.
L’esperienza di FPA nel mondo virtuale
Dopo aver creato il nostro avatar, siamo entrati nel Metaverse DXC e il primo impatto è stato magnifico: sembrava di essere all’interno di un vero e proprio hub, con decine di zone diverse da poter visitare, il tutto contornato da giardini, grattacieli, aiuole e uffici.
Dopo aver incontrato gli avatar dei colleghi di DXC, che ci hanno fornito le prime informazioni per poterci muovere in questo nuovo mondo, ci siamo trovati all’interno di una delle sale del Metaverse e abbiamo assistito alla presentazione della realtà virtuale di DXC. Una normalissima presentazione di un relatore con delle slide che però, nel Metaverse, riesce a prendere vita e a far vivere un’esperienza totalizzante e per nulla noiosa.
Successivamente abbiamo visitato gli stand dei partner di DXC, la spiaggia e il campo di calcio, con la possibilità di fare un giro in barca o di tirare due calci al pallone con gli altri avatar. Infine, siamo andati tutti in discoteca e abbiamo dato mostra delle nostre doti da ballerini.
I pro del Metaverse DXC
I pro di questa esperienza di Metaverse di DXC Technology li potremmo riassumere in tre considerazioni:
- Nel Metaverse non si ha paura di esporsi: con un avatar, anche i più timidi non hanno paura di interagire.
- Si può interagire praticamente con tutto, schermi, proiettori, giochi: tutto è cliccabile e ogni cosa risponde agli stimoli dell’avatar.
- L’interazione pubblica e privata è portata ai massimi livelli: gli avatar possono parlare con tutti, come se ci si trovasse in una grande stanza, oppure ci si può sedere in salette private e avere confronti più ristretti con gli altri partecipanti.
Conclusioni
Come ogni nuova tecnologia, il Metaverse ha bisogno di tempo per essere compreso dalla maggior parte degli utenti e per poterne cogliere appieno le opportunità. Ma ha tutte le carte in regola per diventare un nuovo elemento di unificazione umana, perché un ambiente Metaverse fornisce ai partecipanti un senso di luogo e di unione.