Creare connessioni, gestire la complessità in un ecosistema fortemente dinamico e multidisciplinare, attivare un modello di governance agile, flessibile e “adattativo”, “copiare” traendo valore dalle migliori esperienze che possono essere riutilizzate in maniera critica e intelligente. Ecco alcuni degli spunti emersi dalle due giornate di FORUM PA Sanità 2022. Ne abbiamo parlato con Mariano Corso, Presidente di P4I e coordinatore del board scientifico della manifestazione organizzata da FPA e P4I. Dalla prossima settimana metteremo a disposizione i video dell’evento
28 Ottobre 2022
Michela Stentella
Direttrice testata www.forumpa.it
Dalla connected care alla governance, dai big data alle competenze, dagli strumenti di procurement all’accoglienza digitale, dalla cybersecurity al digital twin: le due giornate di FORUM PA Sanità 2022 sono state l’occasione per confrontarsi su tutti i temi centrali su cui lavorare per realizzare una sanità innovativa, inclusiva, sostenibile. È stata soprattutto una grande occasione per tornare a incontrarsi e fare rete, per ricreare community con tavoli di lavoro molto partecipati, e per conoscere tante esperienze dai territori (anche grazie alla settima edizione del Premio FORUM PA Sanità) che potrebbero essere un modello di innovazione replicabile anche in altre realtà. Nelle prossime settimane metteremo a disposizione le registrazioni di tutti gli eventi (Scenari, Talk e Academy).
Nel frattempo, abbiamo fatto il punto su queste due intense giornate con Mariano Corso, Presidente di P4I, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Sanità Digitale del Politecnico di Milano e coordinatore del board scientifico che ha delineato il programma della Manifestazione (organizzata da FPA e P4I).
Quali sono dunque i principali spunti emersi durante FORUM PA Sanità, il filo rosso che ha legato i tanti appuntamenti in programma? Usare il digitale per creare connessioni; gestire la complessità in un ecosistema fortemente dinamico e multidisciplinare; attivare un modello di governance agile, flessibile e “adattativo”; “copiare” traendo valore dalle migliori esperienze che possono essere riutilizzate in maniera critica e intelligente; superare la frammentazione per vincere la sfida aperta dal PNRR: questi i focus sottolineati da Mariano Corso nel corso dell’intervista.
“Questi anni di emergenza sanitaria – sottolinea Corso – ci hanno insegnato che per occuparci della salute umana dobbiamo guardare alla salute di tutto l’ecosistema, avere una visione olistica, il che vuol dire gestire le interconnessioni, rompere i silos anche tra discipline, mentalità e culture. Questo approccio richiede di connettere attori sempre diversi, di analizzare dati, di prendere delle decisioni informate e costruire delle connessioni dinamiche sempre nuove. Una complessità crescente che non si può che gestire attraverso il digitale, con l’accortezza di non farlo diventare un altro silos tra i silos, ma uno strumento abilitante di connessione di mondi, di dati, di informazioni, di cultura”.
“Stiamo vivendo ora una sorta di tempesta perfetta, probabilmente non ci sarà più una tale convergenza di consapevolezza, volontà politica, risorse economiche e vincoli a fare riforme in tempi brevi. Uno dei temi più discussi in questi due giorni è stato la necessità di superare la frammentazione e fare sistema. Dobbiamo raggiungere gli obiettivi del PNRR e dobbiamo farlo tutti assieme, lasciare indietro un territorio, una regione, un ambito sarebbe un grande fallimento. Abbiamo quindi una grande occasione e una responsabilità storica: usare male queste risorse, senza risolvere i problemi reali, sarebbe peggio che non usarle. Un errore imperdonabile che le nuove generazioni non ci perdonerebbero”.