Progetto S.P.E.S.Lab: l’Italia verso il Piano Nazionale della Garanzia per i giovani

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Alla luce dei recenti interventi europei e nazionali in materia di promozione dell’occupazione giovanile (Youth Guarantee e Piano Nazionale Giovani), il progetto S.P.E.S.Lab propone un aggiornamento del Dossier “I giovani e il mercato del lavoro” e orienta gli appuntamenti di confronto con le Parti Economiche e Sociali regionali verso una riflessione sulle politiche e gli interventi necessari per favorire l’occupazione e l’occupabilità dei giovani italiani.

13 Novembre 2013

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Giovanna Stagno

Articolo FPA

Alla luce dei recenti interventi europei e nazionali in materia di promozione dell’occupazione giovanile (Youth Guarantee e Piano Nazionale Giovani), il progetto S.P.E.S.Lab propone un aggiornamento del Dossier “I giovani e il mercato del lavoro” e orienta gli appuntamenti di confronto con le Parti Economiche e Sociali regionali verso una riflessione sulle politiche e gli interventi necessari per favorire l’occupazione e l’occupabilità dei giovani italiani.

Il contesto

La questione giovanile è ormai a tutti gli effetti un’emergenza a livello comunitario e ancor più a livello nazionale. I dati ufficiali non fanno che confermare la gravità della situazione: nel 2012 in Italia il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) è stato pari al 35,3% e la prima metà del 2013 ha registrato un ulteriore rialzo. Il tasso di disoccupazione giovanile raggiunge il 45% nel Mezzogiorno e si aggrava il fenomeno NEET, i giovani 15-24enni non impegnati in un’attività lavorativa, né inseriti in un percorso scolastico o formativo (circa 1,27 milioni, il 21% della popolazione di questa fascia di età, oltre il 30% in Calabria, la Campania e la Sicilia[1]).

Cosa fa l’UE?

La Raccomandazione del Consiglio sull’istituzione di un regime di garanzia per i giovani (Youth Guarantee) è stata definita il 22 aprile scorso con la principale finalità “di garantire che tutti i giovani di età inferiore a 25 anni ricevano un’offerta qualitativamente valida di lavoro, proseguimento degli studi, apprendistato o tirocinio entro un periodo di quattro mesi dall’inizio della disoccupazione o dall’uscita dal sistema d’istruzione formale («garanzia per i giovani»). […]”. La mobilitazione europea sta ruotando in questi mesi quindi attorno alla messa a punto di interventi e misure chiamate a ridisegnare (dal 1* gennaio 2014 ed entro il 2020) il quadro delle politiche attive di istruzione, formazione e inserimento nel mercato del lavoro dei Paesi Membri.

E l’Italia?

Anche il governo italiano si sta attrezzando per recepire in maniera formale e rapida la Raccomandazione europea. Lo scorso giugno è stato emanato il Decreto legge 76/2013 (convertito in Legge il 9 Agosto 2013) contenente le prime disposizione rispetto agli interventi in materia di promozione dell’occupazione ed è stata istituita presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali un’apposita Struttura di Missione che coinvolge anche l’ISFOL e ItaliaLavoro, il MIUR, il MISE, l’INPS, il Dipartimento della Gioventù, le Regioni e Province Autonome, le Province e le Camere di Commercio. Lo scorso 30 ottobre la Struttura di Missione ha presentato un documento preparatorio e approvato il Piano per la "Garanzia Giovani" contenente i principi e i criteri che regoleranno l’attuazione del programma "Garanzia Giovani". Entro il 31 dicembre 2013 verrà definito nel dettaglio operativo il Piano da presentare in sede europea: a partire dal 2014 i giovani saranno coinvolti in attività di sensibilizzazione, informazione e orientamento nelle scuole, verranno rafforzate le azioni specifiche contro l’abbandono scolastico e verranno garantiti colloqui personalizzati sulle prospettive di studio e di lavoro.

Misure per i Giovani. Fondi europei e partenariato

A livello programmatico risulta significativa la correlazione con l’impiego delle risorse messe a disposizione dai Fondi dell’Unione Europea nel nuovo ciclo di programmazione. Per il 2014-2020 l’UE integrerà infatti la spesa nazionale a favore di questi interventi attraverso il Fondo sociale europeo e i 6 miliardi di euro dell’iniziativa per l’occupazione giovanile (Youth Employment Initiative) per i paesi con un tasso di disoccupazione giovanile superiore al 25%.  Matura inoltre la consapevolezza che l’attivazione e l’attuazione di un sistema efficace di garanzia per i giovani non possa prescindere da una stretta collaborazione tra i soggetti interessati in materia di politiche attive del lavoro e occupazione giovanile: pubbliche amministrazioni, sistema dell’istruzione e della formazione, imprese e partenariato economico e sociale tutto.

È proprio in questo contesto che, nel perseguire l’obiettivo di accrescere la capacità delle PES nella governance dei Fondi Strutturali e valorizzare il ruolo e il contributo delle PES nella programmazione e attuazione degli interventi a favore dei giovani, il progetto S.P.E.S.Lab, attraverso i workshop territoriali, analizza le specificità della nuova programmazione (documenti e strumenti) confrontandole con le priorità socio-occupazionali e di sviluppo del contesto delle regioni di volta in volta raggiunte con le attività di progetto. L’obiettivo: guidare le PES verso l’individuazione e la formulazione di strategie che possano andare a vantaggio dell’occupazione e della qualificazione del capitale umano. [Per maggiori informazioni sugli appuntamenti territoriali consulta la sezione dedicata sul sito di progetto www.speslab.it – accesso riservato agli iscritti alla Community]

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