LifeComp, GreenComp, DigComp: una visione di sistema delle competenze di base per la vita e il lavoro
Il 2023 è l’Anno europeo delle competenze. In questo contesto, sarebbe necessario definire un Piano coordinato per le competenze della PA, prendendo a riferimento principi e valori definiti nel quadro delle GreenComp, delle LifeComp e delle DigComp. Serve infatti una lettura integrata con visione di sistema dei tre quadri di competenze di base per le transizioni verde e digitale. Ecco perché
3 Febbraio 2023
Luigi Di Marco
Area coordinamento operativo, ASviS
Questo articolo è tratto dal capitolo “Lavoro pubblico e cambiamento organizzativo” dell’Annual Report di FPA presentato il 27 gennaio 2023. Per leggere tutti gli approfondimenti scarica la pubblicazione
È in corso di formalizzazione presso le istituzioni europee la dichiarazione del 2023 come Anno europeo delle competenze. Come indica la Commissione europea nella COM(2022) del 12.10.2022 recante la proposta di decisione del Parlamento e del Consiglio sull’Anno europeo delle competenze «dotando la forza lavoro dell’UE delle competenze necessarie si garantisce che le transizioni verde e digitale siano socialmente eque e giuste e si consente alle persone di gestire con successo i cambiamenti del mercato del lavoro e di impegnarsi pienamente nella società e nella democrazia, in modo da non lasciare indietro nessuno».
L’Anno europeo delle competenze dovrebbe proporsi come spinta attuativa dell’Agenda europea delle competenze del 2020 e del piano d’azione del pilastro europeo dei diritti sociali adottato dalle istituzioni UE nel vertice sociale di Porto del 6-7 maggio 2021, che ha indicato come obiettivo che ogni anno almeno il 60% della popolazione adulta (tra i 25-64 anni) deve seguire un corso di formazione. Nell’ultimo rapporto Eurostat sugli Obiettivi di sviluppo sostenibile, si riporta il dato di sintesi per l’Italia che nel 2021 solo il 9,9% degli adulti (25-64 anni) ha seguito un corso di formazione, mentre la media UE si colloca al 10.8%[1].
Nel quadro dei riferimenti europei, l’ASviS ha recentemente sviluppato il tema delle competenze della PA nel Quaderno “La transizione ecologica giusta”[2], pubblicato a ottobre 2022, auspicando la definizione di un Piano coordinato per le competenze della PA che persegua due obiettivi essenziali:
- trasformazione culturale di base per il consolidamento e la diffusione di valori comuni (in coerenza anche ai principi costituzionali inclusivi delle recenti modifiche agli articoli 9 e 41, nel quadro dei principi fondamentali dei Trattati dell’UE) e dell’equità e della sostenibilità (come definiti nelle GreenComp), sviluppare competenze personali, sociali e per l’apprendimento (come definiti nel quadro delle LifeComp), competenze digitali (come definite nel quadro delle DigComp), sviluppando capacità di visione al futuro, motivazione personale, senso di appartenenza e impegno al lavoro nell’interesse pubblico, benessere organizzativo e capacità di lavorare in team;
- diffusione di competenze per la transizione in ambito tecnico e specialistico per le capacità progettuali e gestionali della PA necessarie a rispondere concretamente alle sfide della transizione.
I sopra citati quadri formalizzati sulle competenze LifeComp (2020)[3], GreenComp (2022)[4], DigComp (versione 2.2. del 2022)[5] del Centro Comune di Ricerca (JRC) della Commissione europea, rappresentano a tutti gli effetti gli elementi base delle competenze per lavorare dentro e fuori della PA, quale che siano la funzione e il ruolo effettivamente svolti, poiché le competenze di base per le transizioni verde e digitale non sono dimensioni specialistiche del sapere, ma presentano essenzialmente le competenze necessarie per rispondere alle sfide del nostro tempo in cui tutte le persone sono coinvolte e chiamate ad assumere comportamenti conseguenti, anche pro-attivi.
Una lettura integrata con visione di sistema dei tre quadri di competenze favorisce utili sinergie. Come indica lo stesso JRC tutte queste competenze sono complementari e interconnesse tra loro. In altre parole, le competenze essenziali per un ambito sosterranno lo sviluppo delle competenze in un altro ambito.
In particolare, nelle GreenComp emerge come competenza di base l’incarnare i valori di sostenibilità propugnando come valori l’equità e la giustizia per le generazioni attuali e future e implicando una riflessione sui valori personali. Questa competenza è definita dal JRC una “metacompetenza” poiché implica un’adesione di tipo etico-valoriale, indicando che «i valori sono concetti e che le persone possono scegliere a quali valori dare priorità nella loro vita».
In proposito, ASviS mette in collegamento le GreenComp con le Raccomandazioni del Consiglio dell’OCSE del 2019 per la Leadership e capacità del servizio pubblico[6] per «promuovere un’amministrazione altamente professionale basata sull’obiettività, sull’imparzialità e sullo Stato di diritto, quale condizione fondamentale per garantire la fiducia dei cittadini nelle istituzioni pubbliche e nella governance».
Nelle raccomandazioni l’OCSE evidenzia necessaria la costruzione di una cultura e una leadership orientate ai valori nel servizio pubblico, incentrate sul miglioramento dei risultati per la società, attraverso la definizione dei valori del servizio pubblico e la promozione di un processo decisionale basato sui valori, in particolare attraverso:
- chiarire e comunicare i valori fondamentali condivisi che dovrebbero guidare il processo decisionale nel servizio pubblico;
- dimostrare con il comportamento la responsabilità e l’impegno nei confronti di tali valori;
- fornire a tutti i dipendenti pubblici regolari opportunità di discutere con franchezza i valori, la loro applicazione pratica e sui sistemi a supporto di un processo decisionale basato sui valori.
GreenComp offre il quadro di sintesi dei valori sposandosi di fatto con le Raccomandazioni OCSE e offre un supporto alla comprensione e alla messa in pratica dei princìpi fondamentali della Costituzione con la modifica all’art. 9 che ha integrato la «tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni».
Le LifeComp – definite come «la capacità di riflettere su sé stessi, di gestire efficacemente il tempo e le informazioni, lavorare con gli altri in modo costruttivo, rimanere resilienti e gestire il proprio apprendimento e la propria carriera» – non sviluppano aspetti valoriali ma li sottintendono e in parte li evocano nei concetti di inclusione e solidarietà. Impostano comunque un processo di sviluppo individuale e collettivo nell’ambito dell’organizzazione volto al conseguimento di risultati concreti integrabili con gli obiettivi di GreenComp, integrando i valori sia con gli aspetti di auto-motivazione personale sia con la convergenza di scopo del team di lavoro. Comprendendo, ad esempio, «la capacità di far fronte all’incertezza e alla complessità, di mantenere il proprio benessere fisico ed emotivo, di mantenere la salute fisica e mentale, e di essere in grado di condurre una vita attenta alla salute e orientata al futuro, di empatizzare e di gestire i conflitti in un contesto inclusivo e solidale».
Le LifeComp, perseguendo il completo stato di benessere anche mentale e sociale, contribuiscono al compito della PA di garantire la salute dei lavoratori e il benessere organizzativo. Ciò, oltre a essere un fine in sé di garanzia di diritti costituzionali, è anche strumentale ad avere una PA adeguata a rispondere ai bisogni dei cittadini e alle sfide del nostro tempo. Può integrare anche percorsi formativi dei lavoratori per la salute e sicurezza sul lavoro ai sensi del D.Lgs 81/2008 e dare concretezza al principio di benessere organizzativo nella PA.
Le DigComp – le competenze per la trasformazione digitale – combinando l’uso sicuro, critico e responsabile delle tecnologie digitali, l’impegno per l’apprendimento, il lavoro e la partecipazione alla società delle persone, integrano ancora nella prospettiva del mondo digitale le stesse LifeComp. Un comune denominatore tra i tre quadri di competenze sono, per esempio, le capacità critiche (o pensiero critico).
Una parte delle DigComp che sta assumendo particolare rilevanza è l’attenzione al consumo di risorse e l’impatto ambientale nell’utilizzo delle tecnologie digitali. Con tutta evidenza, il quadro valoriale di GreenComp ha il potenziale d’integrare questo aspetto, non come puramente accessorio (o marginale) alle DigComp, ma come elemento d’attenzione e di approfondimento centrale per lo sviluppo delle DigComp stesse.
Per completezza, sarebbe utile per la PA la conoscenza anche del quarto quadro formalizzato di competenze ad oggi elaborato dal JRC, e precisamente EntreComp[7]: il quadro europeo delle competenze per l’imprenditorialità, negli aspetti in cui la PA svolge un ruolo anche di tipo imprenditoriale pubblico, o s’interfaccia e svolge attività di promozione per lo sviluppo dell’imprenditoria in generale. In sintesi, EntreComp, perseguendo lo scopo di «creare valore finanziario, culturale o sociale per gli altri», integra i contenuti e gli obiettivi sociali degli altri quadri formativi in ottica imprenditoriale.
[1] Eurostat, Adult participation in learning by sex, https://ec.europa.eu/eurostat
[2] ASVis, La transizione ecologica giusta, Ottobre 2022
[3] Joint Research Centre, Commissione europea, LifeComp: The European Framework for Personal, Social and Learning to Learn Key Competence, 2020
[4] Joint Research Centre, Commissione europea, GreenComp The European sustainability competence framework, 2022
[5] Joint Research Centre, Commissione europea, DigComp 2.2: The Digital Competence Framework for Citizens – With new examples of knowledge, skills and attitudes, 2022
[6] OECD, Raccomandazione del Consiglio sulla Leadership e la Capacità del Servizio Pubblico, 2018
[7] Joint Research Centre, Commissione europea, EntreComp: The Entrepreneurship Competence Framework, 2016