Sesta puntata della rubrica “Le persone al centro. La strada maestra per innovare la PA” a cura di Antonio Naddeo, Presidente dell’ARAN, in collaborazione con FPA. Dopo un punto sui contratti del pubblico impiego, ci focalizziamo sul ruolo della dirigenza per la PA del futuro. Punti nodali: la valutazione, gli obiettivi sfidanti e la formazione. Tra le proposte che si potrebbero mettere in campo, anche la realizzazione di un corso-concorso per l’area di elevata professionalità, come primo gradino per accedere alla dirigenza
3 Febbraio 2023
Oltre al complesso contratto del comparto Istruzione e Ricerca, per il quale si deve ancora definire la parte normativa, i prossimi passi fondamentali nel quadro della contrattazione del pubblico impiego riguardano la dirigenza e, in particolare, il settore sanità e il contratto dirigenti delle funzioni centrali. Lo ricorda Antonio Naddeo, Presidente dell’ARAN, aprendo questa nuova puntata della rubrica “Le persone al centro. La strada maestra per innovare la PA” realizzata in collaborazione con FPA e dedicata proprio al tema della dirigenza e al suo ruolo nel futuro delle pubbliche amministrazioni.
L’avvio della contrattazione si affianca alla partenza dell’ottavo corso concorso della SNA per il reclutamento di oltre 300 dirigenti, inaugurato il 19 gennaio scorso. Si tratta di due leve importanti, sottolinea Naddeo, che mette poi l’accento su alcuni temi centrali per la dirigenza: la valutazione dei risultati e la formazione. Temi che il Ministro per la PA, Paolo Zangrillo, ha evidenziato anche nell’atto di indirizzo, il mandato che dà all’ARAN per il rinnovo dei contratti.
Ma quali sono le qualità che un dirigente di una PA moderna dovrebbe possedere? Per Naddeo i dirigenti devono prima di tutto assumersi la responsabilità di prendere delle decisioni e poi avere una visione strategica, che è fondamentale per capire l’evoluzione di un’organizzazione e orientare l’azione verso gli obiettivi che ci si è dati.
Infine una proposta: incentrare l’attività formativa della SNA anche su un corso-concorso per le elevate professionalità che sono state inserite all’interno dei contratti collettivi e soprattutto nelle funzioni centrali. Un’area al momento ancora vuota, che le amministrazioni dovranno riempire. Il corso-concorso per le elevate professionalità potrebbe essere il primo “gradino” per accedere poi alla dirigenza.