Uno spazio per la resistenza umana: scuola nelle periferie #SuburbanRev #SCE2014
Di cosa discuterà il tavolo Scuola e formazione a "Suburban Revolution. Periferie al centro"? Questo l’approccio proposto da Cesare Moreno, Presidente Maestri di Strada e coordinatore del tavolo a Smart City Exhibition 2014.
19 Ottobre 2014
Cesare Moreno
Di cosa discuterà il tavolo Scuola e formazione a "Suburban Revolution. Periferie al centro"? Questo l’approccio proposto da Cesare Moreno, Presidente Maestri di Strada e coordinatore del tavolo a Smart City Exhibition 2014.
Posto che
- la scuola, nel sistema politico economico dell’occidente, non funziona più come ascensore sociale.
- gli orizzonti di speranza per le nuove generazioni sono o appaiono quanto mai foschi.
- mancano sia le strutture sociali, sia le strutture psichiche che garantiscono ad un livello meta quali siano i comportamenti sociali e personali sufficientemente buoni
- nelle periferie la densità dei fenomeni di cui sopra raggiunge il massimo livello e supera le soglie della tollerabilità;
- in periferia la dispersione di energie umane giovani rappresenta la norma
Cosa ci fa la scuola in questi luoghi e più in generale nella città?
Noi pensiamo sempre di più alla scuola come luogo di una possibile “resistenza umana”, ossia un luogo in cui l’umano possa esprimersi e al tempo stesso produrre nuovi legami basati sulla primigenia solidarietà umana: quella che consente a ciascuno di riconoscersi nell’altro a partire dalla propria fragilità e smarrimento piuttosto che dall’attrazione verso promesse sociali più o meno improbabili.
La scuola e la formazione non possono rispondere direttamente a bisogni oggettivi e produttivi, ma piuttosto porre le condizioni perché ciascuno possa desiderare di migliorare se stesso migliorando la capacità di comprensione e di sopportazione rispetto ad una realtà difficile e complessa.
Dal desiderio condiviso nasce anche un cambiamento sociale possibile: un processo di sviluppo umano, sviluppo di comunità fondata sui legami attraverso i quali l’individuo possa sentirsi protetto ed incoraggiato a vivere la propria esistenza.
Sotto questo aspetto consideriamo la scuola e la formazione come:
- spazio sociale e psichico attivatore di cittadinanza.
- luogo in cui rifondare il legame intergenerazionale messo in crisi dal mondo adulto dominante che nega spazio alle nuove generazioni sia in termini materiali sia soprattutto in termini simbolici.
- luogo in cui gli adulti impegnati nel lavoro educativo, di istruzione, di formazione, sono adulti responsabili – cioè che rispondono alle domande dei giovani – ed hanno cura dell’educazione. Come tali non sono solo professionisti di un settore della pubblica amministrazione ma agenti di cambiamento, attivatori di cittadinanza.
Fonte: Maestri di Strada onlus