Servida (Commissione europea): “Ecco perché eIDAS segna una nuova era”

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Dal 1° luglio, una firma elettronica qualificata avrà lo stesso valore giuridico di una firma autografa e questo non solo in Italia, ma in tutti i paesi UE. Lo stesso vale per gli altri servizi fiduciari, come ad esempio un recapito certificato che dovrà essere riconosciuto analogamente in Francia o in Bulgaria. Godranno dello stesso effetto giuridico aumentando di fatto
la certezza legale e la sicurezza delle transazioni elettroniche e favorendo
conseguentemente la realizzazione di un mercato unico digitale

30 Giugno 2016

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Andrea Servida, Commissione Europea, Direzione Generale delle Reti di comunicazione, dei contenuti e delle tecnologie DG CONNECT

Ormai ci siamo. Il conto alla rovescia è quasi finito. Il 1° luglio p.v., eIDAS diventerà realtà. Le disposizioni relative ai servizi fiduciari prendono effetto direttamente in tutti i paesi UE. Firme elettroniche, sigilli, validazioni temporali elettroniche, servizi elettronici di recapito certificato e certificati di autenticazione di siti web potranno essere usati ovunque nell’UE da cittadini, aziende e pubbliche amministrazioni e godranno dello stesso effetto giuridico aumentando di fatto la certezza legale e la sicurezza delle transazioni elettroniche e favorendo conseguentemente la realizzazione di un mercato unico digitale.

Dal 1° luglio, una firma elettronica qualificata avrà lo stesso valore giuridico di una firma autografa e questo non solo in Italia, ma in tutti i paesi UE. Lo stesso vale per gli altri servizi fiduciari, come ad esempio un recapito certificato che dovrà essere riconosciuto analogamente in Francia o in Bulgaria.

Dal 1° luglio, un marchio di fiducia UE per i servizi fiduciari qualificati farà la sua apparizione per aiutare i consumatori ed il mercato a distinguere tra servizi fiduciari qualificati, per i quali il valore giuridico è più elevato, e servizi fiduciari non-qualificati. Questo marchio di fiducia UE è rappresentato da un “lucchetto” con i colori dell’UE, ideato da uno studente sloveno vincitore del concorso indetto dalla Commissione Europea lo scorso anno che potrà essere usato dai fornitori di servizi qualificati per indicare, sui loro siti web, i servizi qualificati da essi forniti. Il marchio di fiducia UE non solo aiuterà i cittadini, le imprese (in particolar modo le piccole e medie imprese) e le pubbliche amministrazioni nella scelta dei servizi fiduciari a cui affidarsi, ma contribuirà indubbiamente a migliorare la trasparenza del mercato Europeo nonché la fiducia degli utenti nelle transazioni elettroniche.

Il 30 giugno p.v., Andrus Ansip, Vice Presidente della Commissione Europea con delega per il Mercato Unico Digitale, aprirà, a Bruxelles, i lavori di una Conferenza con rappresentanti del settore privato e pubblico per discutere le potenzialità economiche e, per quanto riguarda i processi di business, trasformative offerte dalla diffusione e utilizzazione transfrontaliera e transettoriale dei servizi fiduciari, secondo eIDAS. Tutto questo, comunque, garantendo sempre standard elevati di sicurezza, convenienza, trasparenza, responsabilità e protezione dei diritti degli utenti. Tutti ingredienti essenziali per la realizzazione di un Mercato unico digitale.

Non bisogna dimenticare che eIDAS non regolamenta soltanto firma elettronica e servizi fiduciari ma anche il riconoscimento transfrontaliero di credenziali di identificazione ed autenticazione elettronici in uso nei paesi UE per consentire a cittadini ed imprese di accedere agevolmente e in piena sicurezza a servizi pubblici online. Le norme eIDAS per l’identificazione e l’autenticazione elettronica prenderanno effetto in settembre 2018 ma, già ora, gli Stati Membri hanno la possibilità di applicare queste norme su base volontaria. Questo perché abbiamo un quadro normativo olistico accompagnato da norme esecutive, standard e le infrastrutture tecnologiche necessarie sviluppate nel quadro CEF ( ConnectingEurope Facility) che fanno dell’Europa una leader incontestabile a livello mondiale nel campo delle identità elettroniche.

Oltre agli indubbi vantaggi legati all’utilizzo transfrontaliero di queste credenziali per accedere servizi pubblici, già ampiamente dimostrati in progetti Europei (quali STORK, STORK2.0 e eSENS), la vera scommessa è certamente legata a come facilitare e promuovere l’utilizzo da parte del settore privato di queste credenziali di identificazione e autenticazione elettroniche sicure e interoperabili in tutta l’UE. L’identificazione e l’autenticazione sicura delle parti in una transazione sono, insieme ai servizi fiduciari, elementi chiave per garantire sicurezza, certezza legale, fiducia e convenienza nelle transazioni e servizi digitali in settori quali quelli bancario, i trasporti, i pagamenti in linea, la sanità digitale, il commercio elettronico o l’economia collaborativa.

Per facilitare e promuovere la diffusione e l’utilizzo di servizi eIDAS da parte dei settori pubblico e privato, la Commissione Europea ha recentemente lanciato delle azioni mirate all’interno delle recenti iniziative sulla attuazione della strategia per il Marcato Unico digitale, piu’ precisamente nei piano d’azione eGovernment, la comunicazione sulla standardizzazionedelle TIC e la comunicazione sulle piattaforme on-line. In queste iniziative, eIDAS svolge un ruolo fondamentale per promuovere l’interoperabilità, attuare il principio di digital-by-default per le amministrazioni (incluso quelle europee), rendere le transazioni digitali più sicure e trasparenti. E queste iniziative accompagnano e consolidano le azioni in corso svolte nel contesto della Connecting Europe Facility per realizzare un quadro di interoperabilità operativa tra i paesi UE. Delle azioni per promuovere l’interoperabilità e la diffusione dell’uso di servizi fiduciari e identificazione elettronica sono anche previste nel piano d’azione sui servizi finanziari aldettaglio la cui pubblicazione è prevista entro la fine di quest’anno.

Azioni concrete, ma anche collaborazione, discussione, dialogo e scambi di idee e buone pratiche sull’uso di identificazione elettronica e servizi fiduciari. È questo l’obiettivo dell’ Osservatorio eIDAS, una piattaforma digitale che vedrà la luce giovedì (30 giugno 2016) alla vigilia del passaggio alla nuova era eIDAS.

Le sfide sono numerose, ma ancor di più sono le opportunità. Abbiamo realizzato le basi di un ecosistema digitale sicuro, fondato su servizi fiduciari certi e, con il quadro eIDAS, affidabili dal punto di vista legale. Molto resta da fare, ma questa è sicuramente un’opportunità per tutti.

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