Riscossione dei crediti, i Comuni più efficaci
Tasse, multe e tariffe dei servizi: molto spesso i problemi economici dei Comuni sono causati dai crediti che l’amministrazione accumula nei confronti di cittadini. Sta ai Sindaci riuscire ad azzerare questi crediti. Fra i grandi Comuni, Venezia, Trieste e Genova le più virtuose.
9 Dicembre 2015
Redazione Openpolis
Dopo aver analizzato la classifica delle città che meglio smaltiscono i debiti accumulati, affrontiamo una questione collegata. Oltre ai cosiddetti residui passivi, i bilanci comunali sono spesso appesantiti da quelli che vengono chiamati i residui attivi, ossia i crediti che il Comune accumula nei confronti di cittadini e imprese (da tasse, multe, tariffe dei servizi, etc.) e di altri soggetti.
Uno degli indicatori di openbilanci.it misura l’affidabilità di questi residui attivi. Maggiore è la percentuale e più alta è l’affidabilità. E’ un indicatore, calcolato sull’ultimo triennio, di grande importanza per valutare in generale l’affidabilità finanziaria. Molti Comuni infatti hanno purtroppo preso l’abitudine di conteggiare nel proprio bilancio i residui attivi che risalgono anche molto indietro nel tempo e che di fatto non saranno mai più riscossi . Così facendo le amministrazioni si assumono la responsabilità di approvare bilanci sostanzialmente falsi, perché presentano un pareggio formale tra entrate (gonfiate con crediti inesigibili) e spese che di fatto nasconde uno squilibrio economico e finanziario.
Nel 2013, fra le 15 città più popolose, Genova era la più virtuosa, seguita da Trieste e Venezia. In fondo alla classifica tutte città del Sud: Palermo, che nel 2013 aveva riscosso solamente il 20,91% dei residui attivi accertati, Napoli (18,17%) e infine Catania (14,69%).
Per approfondimenti:
*openbilanci.it è la piattaforma web che rende finalmente pubblici i bilanci negli ultimi dieci anni di tutti i comuni italiani. Una grande quantità didati grezzi e ufficiali è stata liberata ed è ora pronta per essere scaricata da cittadini, media e ricercatori. Inoltre confronti, classifiche e mappe sono di supporto per addentrarci in un ambito che non sia per i soli addetti ai lavori e che ci permetta di chiedere conto ai nostri politici.