Istat a FORUM PA 2011

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20 Maggio 2011

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Redazione FORUM PA

Articolo FPA

 

A FORUM PA 2011 l’Istat ha scelto l’innovazione quale concetto chiave per i censimenti 2010-2011, ossia quello sull’Agricoltura e quello sulla Popolazione. Le Officine organizzate presso lo stand dell’Istituto si sono quindi concentrate sulle novità, soprattutto tecnologiche, che sono state e saranno usate, dal punto di vista normativo, metodologico ed organizzativo, per le due importanti rilevazioni statistiche da compiersi tra il 2010 ed il 2011. Padiglione 8 stand 10B

Entro giugno saranno diffusi i primi dati riguardanti il 6° Censimento Generale dell’Agricoltura che, partito nel 1961, viene effettuato ogni 10 anni. I numeri provvisori descriveranno le prime caratteristiche dell’agricoltura nazionale e ci racconteranno le differenze regionali e provinciali. La buona riuscita della raccolta dati si deve alla disponibilità delle aziende agricole, che hanno compilato il questionario on line o con il supporto dei rilevatori, per un totale di 13mila unità, su un totale di 20mila operatori che hanno gestito il lavoro sul campo in tutta Italia. Alcuni dati coprono un ampio margine di tempo, come quelli sull’annata agraria, mentre altri si riferiscono ad un unico giorno di rilevazione

Ma la grande novità è che per la prima volta questo tipo di censimento è approdato sui social network: oltre 7200 i membri del profilo Facebook che hanno ricevuto risposte in tempo reale alle molte domande post sul web. In linea generale hanno ottenuto grande successo tutti gli altri strumenti per chiedere ed ottenere informazioni: più di due milioni di visite per il sito censimentoagricoltura.istat.it, oltre 54 mila telefonate per il numero verde, oltre 20 mila le risposte alle domande pervenute tramite email.

Avrà invece come data di riferimento il 9 ottobre 2011, il 15° Censimento generale della Popolazione e delle Abitazioni, il cui scopo è il conteggio della popolazione e la rilevazione delle sue caratteristiche strutturali, l’aggiornamento e la revisione delle anagrafi comunali, la determinazione della popolazione legale, la raccolta di informazioni sulla consistenza numerica e sulle caratteristiche strutturali delle abitazioni e degli edifici. Il campo di osservazione è costituito – a livello di ciascun comune – dalla popolazione dimorante abitualmente (ossia residente) nonché da quella presente.

L’Istat sta organizzando i lavori con modalità innovative, frutto anche di studi comparativi delle principali esperienze estere, nonché del confronto con i molteplici enti coinvolti nelle operazioni censuarie. L’obiettivo è limitare l’onere operativo sugli enti locali, da sempre coinvolti nella rilevazione sul campo, diminuire il carico per i cittadini chiamati a compilare i questionari e, infine, migliorare l’accuratezza dei dati e la tempestività nella loro diffusione.  Saranno però mantenute alcune caratteristiche tradizionali:

  • universalità, riguarda tutte persone sul territorio nazionale e non solo un campione;
  • individualità, le informazioni sono rilevate su tutti gli individui, anche se possono essere fornite da un solo componente della famiglia;
  • simultaneità, nonostante le operazioni durino diverse settimane, tutte le informazioni raccolte sono riferite a una medesima data;
  • periodicità definita, i censimenti si svolgono con cadenza decennale.

Sul fronte normativo, la principale novità è che per la prima volta il censimento è soggetto a una normativa europea (Regolamento (CE) N. 763/2008 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 9 luglio 2008), relativa ai censimenti della popolazione e delle abitazioni, vincolante per gli Stati membri in ordine ai contenuti (informazioni da rilevare, definizioni dei relativi concetti e classificazioni), al piano di diffusione (tabelle da produrre e tempi) e alla qualità dei dati prodotti.

Una delle principali innovazioni consiste inoltre nell’impiego delle liste anagrafiche comunali (LAC) di famiglie e convivenze, affiancate da altre liste ausiliarie, di fonte sia comunale sia nazionale: per la prima volta i questionari saranno distribuiti per posta e non più dai rilevatori e i rispondenti potranno scegliere fra diverse soluzioni per la loro compilazione e restituzione: web, centri di raccolta e punti di ritiro sul territorio.

Per sperimentare intanto le nuove strategie, nel 2009 è stata effettuata un’indagine pilota che ha coinvolto oltre 82 mila persone in 31 comuni.

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