Anac interviene sulle procedure concorsuali: serve maggiore trasparenza

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L’Anac raccomanda di avere cura, nella predisposizione di bandi di concorso e procedure assimilate, di non ricorrere a clausole o previsioni che abbiano come effetto quello di restringere indebitamente la platea dei potenziali concorrenti. Tale raccomandazione è contenuta nel Comunicato del Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione del 28 giugno 2023. Ne parliamo in questa nuova puntata della Rubrica “Appunti di Privacy”

4 Luglio 2023

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Patrizia Cardillo

Esperta di Protezione dati personali

Foto di José Martín Ramírez Carrasco su Unsplash - https://unsplash.com/it/foto/45sjAjSjArQ

Tra i requisiti di partecipazione nelle procedure concorsuali per le assunzioni di personale non possono essere inserite clausole che hanno come effetto quello di fatto di restringere indebitamente la platea dei potenziali concorrenti.

La precisazione è contenuta nel Comunicato del Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione del 28 giugno 2023 che, pur ricordando che è rimessa alla competenza del giudice amministrativo ogni decisione su richieste di annullamento di procedure selettive o concorsuali ritenute illegittime, sottolinea come rimane ferma l’attenzione dell’Anac su tali procedure sotto il profilo della trasparenza e delle misure di contrasto alla corruzione. Infatti, in tale contesto, assumono rilievo tra le indicazioni ai Responsabili della prevenzione della corruzione e della trasparenza affinché gli stessi prevedano, nei rispettivi Piani nazionali (PTPCT), nella sezione anticorruzione e trasparenza, adeguati presìdi e misure di prevenzione della corruzione riferite ai processi che connotano l’area dei concorsi pubblici.

Il settore, che comprende anche le procedure per le progressioni nelle carriere, è individuato dalla legge 190/2012, art. 1 comma 16, tra le aree di rischio soggette ad attenzione, comuni a tutte le amministrazioni. E proprio nel garantire la massima trasparenza, anche con la corretta motivazione di comportamenti e decisioni, si trova la chiave per assicurare e prevenire forme di cattiva gestione che ledano il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione.

L’Anac infatti raccomanda di avere cura, nella predisposizione di bandi di concorso e procedure assimilate, di non ricorrere a clausole o previsioni che abbiano come effetto quello di restringere indebitamente la platea dei potenziali concorrenti (un requisito di accesso alla procedura che limita di fatto, irragionevolmente, la partecipazione) e, in generale, di scongiurare la predisposizione di bandi tali da suscitare, anche solo il sospetto, che le relative procedure concorsuali favoriscano soggetti predeterminati.

Nel Comunicato si richiama il provvedimento del 27 aprile 2017[1] che fissa i principi che definiscono il perimetro dell’attività dell’ANAC competente a svolgere attività di prevenzione della corruzione nelle amministrazioni pubbliche e nelle società controllate e partecipate e di vigilanza sull’affidamento e sull’esecuzione dei contratti pubblici e altresì competente a gestire le segnalazioni dei dipendenti pubblici riguardanti illeciti commessi all’interno del proprio ente/amministrazione e riconducibili a episodi di corruzione in senso ampio o a fenomeni di “malagestio”.

Contributo alla Rubrica “Appunti di Privacy”: notizie, spunti di riflessione, brevi commenti, chiarimenti sui principali temi di attualità sul tema della tutela dei dati personali. A cura di Patrizia Cardillo, Esperta di Protezione dati personali, in collaborazione con FPA


[1] Comunicato del Presidente del 27 aprile 2017 “Ambito di intervento dell’Autorità Nazionale Anticorruzione” come modificato dal Consiglio dell’Autorità il 25 ottobre 2017 con aggiunta della lett. M al punto 4) e il 5 giugno 2019 con aggiunta della lett. N al punto 4.

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