Appalti pubblici europei: on line lo studio comparato
E’ on line sul sito www.ppneurope.org uno studio sui diversi sistemi normativi e strutture di riferimento in materia di appalti in 31 paesi, 27 membri dell’UE più Macedonia, Norvegia, Svizzera e Turchia. Lo studio è stato realizzato nell’ambito del Programma di Presidenza del Public Procurement Network,e pubblicato dall’Autorità in cooperazione con il Dipartimento per il Coordinamento delle Politiche Comunitarie.
17 Dicembre 2010
Redazione FORUM PA
E’ on line sul sito www.ppneurope.org uno studio sui diversi sistemi normativi e strutture di riferimento in materia di appalti in 31 paesi, 27 membri dell’UE più Macedonia, Norvegia, Svizzera e Turchia. Lo studio è stato realizzato nell’ambito del Programma di Presidenza del Public Procurement Network,e pubblicato dall’Autorità in cooperazione con il Dipartimento per il Coordinamento delle Politiche Comunitarie.
“Ritengo che questo studio, a disposizione di tutti gli operatori del settore – ha dichiarato Giuseppe Brienza, presidente dell’AVCP – possa favorevolmente contribuire allo sviluppo del mercato di settore che, come sottolineato anche dal Report Monti, rappresenta un importante strumento per la rivitalizzazione del Mercato Unico”.
Lo studio “The comparative survey on the national public procurement systems across the PPN” è disponibile sul portale della Rete europea per gli appalti pubblici (Public Procurement Network), insieme ai risultati delle indagini promosse dalla Presidenza italiana, sulle Piccole e Medie Imprese e sui requisiti di ordine generale, realizzati rispettivamente dalle delegazioni francese ed inglese.
“Nell’ambito della cooperazione con la Commissione Europea – ha aggiunto Brienza – lo studio si pone in rapporto di complementarietà rispetto alla valutazione in corso dell’applicazione delle direttive sugli appalti pubblici, a cinque anni dall’ entrata in vigore”.
“Lo scambio di best practice che il Network promuove – ha concluso il presidente dell’Autorità – può assumere un significato compiuto solo ove si possa comprendere in quale contesto normativo esse si sono prodotte.”
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FONTE: Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici