Dalle attuali modalità di gestione a un’innovativa proposta per la raccolta differenziata
L’innovazione nasce spesso dall’osservazione di come funziona un sistema, dalla volontà di capire come esso possa essere migliorato e come potrebbe rispondere meglio alle necessità delle persone e dell’ambiente in cui esse vivono. Parliamo delle nostre città, dello spazio in cui giocano e crescono i nostri bambini. Pensieri di questo tipo danno l’ispirazione a nuove idee e alla creazione di nuovi strumenti che se supportati, prodotti ed utilizzati portano concretamente a migliorare la vita di ciascuno, delle famiglie ed infine di tutta la società. Questa sfida si basa su un sistema innovativo per la tracciatura delle fasi della raccolta differenziata “porta a porta”, basata su una oggettiva informatizzata raccolta dati, per un rapporto più trasparente tra Utente e Gestore e per la conseguente analisi e ottimizzazione del processo, alla base di una modalità di pagamento del servizio più equa.
17 Febbraio 2015
Marco Liguori
L’innovazione nasce spesso dall’osservazione di come funziona un sistema, dalla volontà di capire come esso possa essere migliorato e come potrebbe rispondere meglio alle necessità delle persone e dell’ambiente in cui esse vivono. Parliamo delle nostre città, dello spazio in cui giocano e crescono i nostri bambini. Pensieri di questo tipo danno l’ispirazione a nuove idee e alla creazione di nuovi strumenti che se supportati, prodotti ed utilizzati portano concretamente a migliorare la vita di ciascuno, delle famiglie ed infine di tutta la società. Questa sfida si basa su un sistema innovativo per la tracciatura delle fasi della raccolta differenziata “porta a porta”, basata su una oggettiva informatizzata raccolta dati, per un rapporto più trasparente tra Utente e Gestore e per la conseguente analisi e ottimizzazione del processo, alla base di una modalità di pagamento del servizio più equa.
Dall’adozione dei nuovi principi normativi l’A.M.A, il più importante operatore Italiano nella gestione integrata dei servizi ambientali, ha dovuto fare insieme all’utenza un enorme sforzo tecnico, economico ed organizzativo. Nell’ambito particolare della “raccolta porta a porta o domiciliare”, dei rifiuti urbani domestici, l’Azienda ha dovuto adottare principi di ragionevolezza per gestire l’eterogeneità delle tipologie di abitazioni ed uffici civili da servire. Attualmente l’A.M.A utilizza il proprio parco mezzi leggeri per la copertura della zona assegnata e i rifiuti vengono raccolti direttamente sul piano stradale o all’interno dei condomini.
Spunti di riflessione per innovare la raccolta differenziata
Questa gestione della “raccolta porta a porta o domiciliare” pone diversi spunti di riflessione, fonte di ispirazione e di nuove idee per il miglioramento del servizio stesso. In primo luogo, l’intrinseca natura eterogenea della raccolta porta a non rendere obiettiva la raccolta stessa. I sacchetti vengono prelevati da stabili molto diversi tra loro, che producono rifiuti qualitativamente e quantitativamente eterogenei. I dati della raccolta dei rifiuti urbani domestici da privati non possono essere comparati a quelli di raccolte particolari quali, ad esempio, quelli delle mense di preparazione dei pasti, dei mercatini rionali o degli esercizi stagionali.
Il secondo spunto di riflessione riguarda la sicurezza. Gli addetti abilitati al ritiro dei sacchetti sono in possesso degli strumenti di accesso di spazi pubblici e privati in questione. Per un rapporto più trasparente e tracciabile, si dovrebbe registrare chi e per quanto tempo si è trattenuto all’interno della proprietà. Infine, l’ultimo punto su cui riflettere riguarda la trasparenza dei rapporti tra Municipalizzata ed Utenza. Le tariffe applicate per lo smaltimento dei rifiuti sono di tipo forfettario, discostandosi dalle modalità di quantificazione delle altre utenze come luce e gas, ad esempio, dove esistono tariffe, letture provvisorie e definitive. Si potrebbe pensare in quest’ottica ad un servizio di tariffa al consumo, applicare costi minori a chi produce meno rifiuti, a chi differenzia meglio e quindi chi genera minore impatto ambientale.
Un nuovo Sistema GPS per la tracciabilità dei mezzi, delle persone, dei sacchetti
Tali dati sono stati fonte di ispirazione per lo studio di una modalità per l’analisi e l’ottimizzazione del processo di raccolta rifiuti, partendo dai punti meno razionali rispetto alle esigenze delle persona e dell’ambiente.
La risposta è data dall’acquisizione e gestione di un set di informazioni che, opportunamente strutturate ed organizzate, possono permettere un processo più efficiente ed efficace, migliorare la tutela igienico-sanitaria, ottimizzare le comunicazioni con l’utenza, rendere più obiettivi i dati sulla raccolta. È così a fronte di una spesa relativa, il sistema brevettato permette di sfruttare tecnologie emergenti per monitorare il movimento dei mezzi, ogni tipo di dato sul rifiuto raccolto e sull’accesso degli operatori agli immobili. Il dispositivo progettato, dedicato a tale utilizzo, fornito agli operatori o installato direttamente sui mezzi, è in grado di velocizzare ed ottimizzare il servizio e gli standard di qualità. Con il supporto della rilevazione GPS e la capacità di emettere l’impulso ad infrarossi necessario all’apertura automatica dei cancelli di accesso alla proprietà, opportunamente e concordemente concesso, ogni mezzo adibito alla raccolta, può essere messo in grado di registrare, puntualmente: tempi e percorsi dei singoli mezzi, tempi di fermata e raccolta dei rifiuti, tipo di rifiuto, eventuale pesatura del raccolto. La strumentazione è da supporto anche per gli operatori che, tramite identificazione automatica del punto di raccolta, possono nel caso di proprietà privata, accedervi più velocemente, sia tramite tastiera numerica che tramite cancello automatizzato, dare immediato riscontro della dotazione fornita, segnalare inadempienze, gestire i riferimenti dello stabile (amministratore, consiglieri, etc).
Tale strumentazione garantirebbe l’adozione di una Banca Dati puntuale e statistica, un sistema che consentirebbe il controllo sui rifiuti effettivamente raccolti ed il rispetto dei tempi di lavoro. Questo potrebbe essere un inizio per accurati studi in materia, per l’analisi di nuovi dati. Al momento siamo in attesa di investitori interessati a rendere più equi i servizi che si offrono ai cittadini. Gli onesti cittadini sono oberati da tasse, spesso inique. Dare loro la possibilità di pagare una tassa sui rifiuti più democratica, relativa a quanto realmente prodotto, potrebbe non solo accontentarli ma anche diminuire l’onere che le amministrazioni hanno nello smaltimento dei rifiuti, poiché il cittadino stesso sarebbe invogliato a produrne sempre meno.