IA, Cybersecurity e Competenze per una PA a colori: rivedi tutti i Talk di FORUM PA 2024

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L’evoluzione normativa della cybersecurity, le sfide della comunicazione istituzionale nell’era dell’IA generativa, il lavoro ibrido nella PA, l’HR management e la data governance sono questi i temi al centro dei Talk di FORUM PA 2024, insieme alle discussioni sulla digitalizzazione dei contratti pubblici, la telemedicina e le piattaforme digitali per i cittadini. Sono ora disponibili tutti i video

14 Giugno 2024

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Redazione FPA

alazzo dei Congressi - Roma - 21-23 maggio 2024 - Foto di Rina Ciampolillo

La cybersecurity, con l’evoluzione normativa e i piani strategici nazionali ed europei, e la comunicazione istituzionale, sempre più influenzata dall’introduzione dell’IA generativa. Questi alcuni dei temi emersi a FORUM PA 2024.

Non meno rilevanti sono stati i dibattiti sul lavoro ibrido e l’HR management, che mettono in luce l’importanza di competenze digitali e manageriali per migliorare il benessere organizzativo. Altrettanto significativo è stato il focus sulla data governance e le strategie per valorizzare e condividere i dati pubblici. L’evento ha ospitato talk dedicati alla digitalizzazione dei contratti pubblici, alla telemedicina, e alle piattaforme digitali per i cittadini, offrendo una panoramica completa delle trasformazioni in atto.

Ora è possibile rivedere tutti i Talk di FORUM PA 2024, realizzati dal 21 al 23 maggio con il contributo di esperti, rappresentanti istituzionali e aziende leader del settore.

I Talk del 21 maggio

Rivedi il Talk Let’s cyber game! Il ruolo della gamification per una cultura della sicurezza informatica. Lo sviluppo della consapevolezza dei rischi cyber da parte di cittadini, imprese e istituzioni rappresenta uno dei pilastri delle strategie nazionali in tema di cybersecurity e contrasto al cyber crime. Nel quadro di questo obiettivo generale, la sensibilizzazione delle fasce più giovani della popolazione – i maggiori “consumatori” di servizi e contenuti digitali – costituisce senza dubbio una priorità. In questo senso, la gamification può svolgere un ruolo essenziale per avvicinare e coinvolgere le nuove generazioni in attività finalizzate a promuovere comportamenti adeguati nell’utilizzo delle tecnologie e nella fruizione dei contenuti su internet. Un approccio che può, al tempo stesso, rendere i ragazzi protagonisti delle azioni di sensibilizzazione e di awareness building sui rischi della rete. È proprio con questo spirito che nasce “LET’S CYBER GAME”, contest nazionale promosso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con il supporto di Cyber 4.0 e Invitalia, rivolto agli studenti dei 22 ITS Academy italiani appartenenti all’Area TIC per ideare, sviluppare, testare e prototipare un videogioco in tema cybersecurity e contrasto al cybercrime.  Nel corso di questo evento abbiamo approfondito insieme a rappresentanti istituzionali, referenti del mondo dell’impresa ed esperti della materia il ruolo che la gamification può svolgere nella costruzione di una cultura cyber nazionale, e più in generale di una cultura dell’innovazione, anche attraverso il sostegno allo sviluppo delle competenze digitali. 

Rivedi il Talk I nuovi scenari della Cybersecurity, tra evoluzione normativa, piani strategici e trasformazioni tecnologiche, organizzato in collaborazione con BIP Group, Commvault, DigitalPlatforms SpA, DXC Technology, Palo Alto Networks, TIM Enterprise. Il 2024 rappresenterà un anno cruciale per la Cybersecurity, a livello europeo e nazionale. Oltre al completamento dei progetti avviati nel quadro della misura 1.5 del PNRR, la cui chiusura è prevista entro il 31 dicembre, quest’anno sarà caratterizzato da una serie di importanti processi, che investiranno anche la PA: dal percorso di recepimento della Direttiva NIS 2 a quello di approvazione del DDL Cybersicurezza, dall’attuazione delle azioni previste dal rinnovato capitolo “Sicurezza” del Piano triennale 2024-2026, fino al ripensamento di regole e approcci imposti dall’avvento dell’IA generativa. A FORUM PA 2024 ci siamo confrontati con esperti, rappresentanti istituzionali, CISO di PA centrali e locali e referenti di importanti aziende del settore con un duplice obiettivo: analizzare lo stato dell’arte delle diverse iniziative per capire l’impatto che queste avranno sulle nostre amministrazioni; approfondire progetti specifici sviluppati nel corso degli ultimi anni in tema di rafforzamento della capacità e della resilienza cyber della PA.

Rivedi il Talk Le nuove sfide della comunicazione istituzionale, tra competenze e strumenti, organizzato in collaborazione con il Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri, durante il quale ci siamo confrontati con i Direttori della comunicazione di alcune importanti amministrazioni centrali. Trasmettere nel modo più efficace il messaggio desiderato e instaurare una relazione virtuosa con i cittadini: questi i principali obiettivi per chi si occupa di comunicazione istituzionale. Ecco perché, mentre si aprono nuove sfide legate all’introduzione e diffusione dell’IA generativa anche nel campo della comunicazione, ci sono alcuni aspetti da non dimenticare e su cui continuare a insistere: prima di tutto lo studio del target e la multicanalità per raggiungere tutti i destinatari utilizzando diversi mezzi e scegliendo sempre quelli più adatti al contesto, al messaggio e al destinatario stesso; e poi, fondamentale, il monitoraggio dei risultati ottenuti a partire da dati concreti e verificati. Queste sono le sfide che i comunicatori si trovano ad affrontare ogni giorno, alle quali si affiancano naturalmente quelle aperte dalle nuove frontiere tecnologiche.  

Rivedi il Talk Lavoro ibrido nella PA: competenze, modelli organizzativi e intelligenza artificiale, realizzato in collaborazione con Microsoft Italia. “Lo Smart Working è presente nel 61% degli enti pubblici, con iniziative strutturate soprattutto nelle realtà di maggiori dimensioni. Un ruolo cruciale è giocato dai manager: i lavoratori che hanno un capo realmente ‘smart’ (il quale assegna obiettivi chiari, fornisce feedback frequenti e costruttivi, favorisce la crescita professionale e trasmette gli indirizzi strategici) presentano livelli di benessere e prestazioni migliori rispetto a quelli i cui capi non possiedono queste caratteristiche”. Questi alcuni dei risultati emersi dalla ricerca 2023 dell’Osservatorio Smart Working della School of Management del Politecnico di Milano. Partendo dalle esperienze di alcune amministrazioni locali, che hanno previsto nel proprio Piano Integrato di Attività e Organizzazione una sezione dedicata al lavoro ibrido e allo sviluppo di competenze digitali e manageriali, abbiamo verificato come queste scelte si siano riflesse sul benessere organizzativo e sulla produttività. Infine, abbiamo dedicato una sezione alle implicazioni dell’intelligenza artificiale nel lavoro pubblico e ibrido, confrontandoci su come l’IA e Copilot abbiano ridefinito i paradigmi lavorativi e quali strategie possano essere adottate per massimizzare i benefici e minimizzare i rischi associati.

Rivedi il Talk L’HR Management alla prova dell’intelligenza artificiale. Non si può ormai prescindere dalla valorizzazione del capitale umano all’interno delle organizzazioni – pubbliche o private che siano – e, per farlo, è necessario rafforzare le competenze dei lavoratori e diffondere il benessere organizzativo. Per riuscirci, è necessario che tutte le funzioni HR si impegnino a innovare e rinnovare processi e schemi utili alla gestione delle risorse umane. Dalla gestione di ferie e permessi, tra badge e buoni pasto, fino alla mappatura delle competenze e alla banca dati dei corsi formativi frequentati, l’HR management del futuro deve essere flessibile e venire incontro alle esigenze dei lavoratori senza sovraccaricare gli uffici dedicati. Questo obiettivo lo si può ottenere non solo digitalizzando i processi, ma preparandosi a cogliere tutte le opportunità offerte dall’Intelligenza artificiale e destinate a implementare gli attuali modelli di gestione strategica del personale. Rivedi il Talk di FORUM PA 2024, organizzato in collaborazione con TeamSystem

I Talk del 22 maggio

Rivedi il Talk La PA verso una nuova data governance, tra interoperabilità e rilancio delle strategie nazionali sugli Open Data, organizzato in collaborazione con Confluent, Intellera Consulting, Oracle. A che punto sono le diverse iniziative per la valorizzazione e la condivisione dei dati pubblici, avviate negli ultimi anni nel quadro del Piano triennale per l’informatica pubblica e delle misure del PNRR dedicate a questo obiettivo? In questo appuntamento abbiamo fatto il punto sull’avanzamento di strategie nazionali e progetti-Paese in tema di data governance, e sulla loro attuazione a livello territoriale: dall’adesione degli enti pubblici alla Piattaforma Nazionale Digitale Dati al completamento del Single Digital Gateway, fino al rilancio delle strategie per la valorizzazione del patrimonio informativo pubblico previste dal Piano triennale 2024-2026 di AGID, anche attraverso l’attuazione delle Linee guida 2023 in tema di Open Data e high value dataset.

Rivedi il Talk PA Cloud first: state of play. Strategie nazionali, tra progetti e prospettive, realizzato in collaborazione con DXC NetApp, TIM Enterprise e VMware by Broadcom.  Il complesso percorso di transizione verso il paradigma cloud delle amministrazioni italiane è entrato nel vivo, sospinto dall’attuazione delle misure PNRR finalizzate a sostenere le PA in perimetro nella migrazione verso il Polo Strategico Nazionale (PSN) o ambienti cloud qualificati. Il 2024 vedrà due importanti scadenze (target) di rilevanza europea, previste dalle roadmap di attuazione delle due specifiche misure relative a infrastrutture digitali (1.1) e migrazione in cloud degli enti locali (1.2). Obiettivi che, alla luce degli importanti progressi registrati negli ultimi mesi, sembrano ormai alla portata. Rivedi il Talk di FORUM PA 2024 per approfondire lo stato di avanzamento di queste importanti misure ed esplorare come la transizione al cloud e il rafforzamento delle infrastrutture tecnologiche della PA possano costituire le basi per l’adozione futura di soluzioni basate sull’intelligenza artificiale.

Rivedi il Talk Telemedicina: costruire e connettere le infrastrutture regionali. Nel contesto attuale di forte pervasività del digitale, la telemedicina rappresenta un tassello fondamentale del percorso di cura e assistenza del nostro Servizio Sanitario Nazionale e traccia la direzione della sanità italiana del prossimo futuro. Non a caso, il PNRR riserva alla telemedicina 1,5 miliardi di euro nella missione 6 e la considera elemento cardine del modello di medicina territoriale, in cui le Regioni svolgono il ruolo di soggetto armonizzatore. Il 2024 sarà il banco di prova sia per l’Infrastruttura Nazionale di Telemedicina (INT), l’infrastruttura abilitante a livello centrale, sia per le Infrastrutture Regionali di Telemedicina, che dovranno garantire i servizi di televisita, teleconsulto, teleassistenza e telemonitoraggio. L’obiettivo da raggiungere lo pone lo stesso PNRR: almeno 300 mila persone assistite con strumenti di telemedicina, entro il 2025; aumentare di almeno 840 mila unità il numero di persone di età superiore a 65 anni assistite a domicilio, entro il 2026. In attesa della formalizzazione dei contratti che renderanno operativi i fondi del PNRR destinati al finanziamento delle infrastrutture regionali di telemedicina, abbiamo ragionato in questo talk con istituzioni nazionali ed enti regionali e aziendali sulle modalità (tecnologiche, organizzative e culturali) necessarie per la realizzazione di sistemi efficienti, affidabili, sicuri e connessi, e abbiamo approfondito i progetti futuri delle Regioni in materia di telemedicina.

Rivedi il Talk La nuova vita dei Contratti pubblici tra digitalizzazione e gestione del cambiamento realizzato in collaborazione con TeamSystem. Da fine marzo 2023 è stato approvato il nuovo codice dei contratti pubblici (DLgs 36/2023) che, tra le tante novità, ha introdotto e imposto la digitalizzazione dell’intero ciclo di vita dei contratti pubblici. Il passaggio vero e proprio era previsto dall’inizio del 2024 e dal 1° gennaio le pubbliche amministrazioni e le imprese che lavorano nel pubblico si sono confrontate con questo cambiamento epocale. Per arrivare preparate le stazioni appaltanti dovevano dotarsi di piattaforme di approvvigionamento digitale certificate e interoperabili, in grado di interagire con la banca dati nazionale dei contratti pubblici e la piattaforma nazionale dati. All’interno del contesto descritto, l’appuntamento a FORUM PA 2024 si è posto un doppio obiettivo. Da un lato, misurare a un anno dall’ingresso della normativa quali siano stati gli impatti e come abbiano reagito le amministrazioni. Dall’altro, valutare se – al di là dello stress test innescato da un cambio di passo così avanzato – le PA, e i loro dipendenti, siano stati accompagnati in questa evoluzione del modello di gestione degli appalti. Se, dunque, il ciclo di vita degli appalti è oggi digitalmente regolato e monitorato, quali sono i passi successivi per arrivare a una vera innovazione digitale?  

Rivedi il Talk Comuni digitali: stato dell’arte e prospettive future a due anni dall’avvio di PA Digitale 2026, realizzato in collaborazione con Deda Next. Presentazione Indice Ca.Re. 2024 sulla digitalizzazione dei Comuni capoluogo. Il passaggio dal 2023 al 2024 ha rappresentato il fatidico “giro di boa” per le misure del PNRR destinate alla digitalizzazione delle PA italiane. A due anni dal lancio dei primi avvisi su PA Digitale 2026 – opportunità a cui gli Enti Locali hanno saputo rispondere con proattività – le amministrazioni sono ormai entrate nel vivo della fase di implementazione delle diverse progettualità. In che modo i primi risultati raggiunti attraverso le misure di PA Digitale 2026 stanno influendo sulla maturità digitale dei Comuni capoluogo? Quali sono gli ambiti in cui le città italiane stanno performando meglio e quali invece le progettualità su cui si riscontrano ancora ritardi? Abbiamo provato a rispondere a questi interrogativi in questo talk organizzato in collaborazione con Deda Next nell’ambito di FORUM PA 2024 e dedicato alla presentazione dell’annuale “Indagine sulla maturità digitale dei Comuni capoluogo”, realizzata da FPA e basata sul modello Ca.Re. (Cambiamento Realizzato) di Deda Next. L’indice, già profondamente rivisto nel 2023 per allineare le metriche di rilevazione al raggiungimento dei target quantitativi previsti dal PNRR, è stato ulteriormente aggiornato nei suoi indicatori, soprattutto attraverso l’integrazione del monitoraggio dello stato di adesione dei Comuni capoluogo alle piattaforme nazionali di nuova realizzazione (SEND e PDND). Un passaggio fondamentale, quest’ultimo, per sviluppare servizi digitali di nuova generazione che mettano il cittadino al centro, secondo il principio once only.  

I Talk del 23 maggio

Rivedi il Talk Competenze e contratti per il mondo del lavoro che cambia, realizzato in collaborazione con Formez. Dall’introduzione delle elevate professionalità, che danno un riconoscimento ai più esperti, fino ai contratti di formazione lavoro, utili al coinvolgimento delle platee di giovanissimi, il mondo del lavoro pubblico ha innovato i suoi canali di accesso e si è reso, in generale, più attrattivo. Per portare avanti un percorso di lungo periodo, però, che punti alla valorizzazione dei tanti talenti già assunti, è necessario chiedersi come incentivare sempre di più la partecipazione di tanti soggetti – dagli atenei ai sindacati – per favorire un modello di sviluppo delle risorse umane e delle organizzazioni basato sulle competenze e che premia le competenze.  

Rivedi il Talk Riprogettare il lavoro nella PA: produttività, innovazione e collaborazione al tempo dell’intelligenza artificiale, organizzato in collaborazione con Formez e Oracle. Incremento della produttività, miglioramento della qualità del lavoro, sviluppo della creatività e professionalizzazione. Questi alcuni dei risultati emersi in una recente indagine di FPA volta a indagare la percezione dell’impatto dell’AI sulla professione da parte dei dipendenti pubblici e da cui siamo partiti per riflettere sul cambiamento del lavoro nella PA. Di quali modelli organizzativi la PA ha bisogno per sfruttare a proprio vantaggio le tecnologie e nello specifico l’Intelligenza Artificiale, per valorizzare l’innovazione, la creatività delle persone e la collaborazione tra team? In che modo le nuove tecnologie possono migliorare la produttività, favorire la flessibilità e quali scenari abilitanti si preannunciano? Scoprilo rivedendo questo Talk.

Rivedi il Talk Competenze e contratti per il mondo del lavoro che cambia, organizzato in collaborazione con Formez per meglio comprendere le nuove sfide e opportunità derivanti dal cambiamento che sta investendo il mondo del lavoro. Dall’introduzione delle elevate professionalità, che danno un riconoscimento ai più esperti, fino ai contratti di formazione lavoro, utili al coinvolgimento delle platee di giovanissimi, il mondo del lavoro pubblico ha innovato i suoi canali di accesso e si è reso, in generale, più attrattivo. Per portare avanti un percorso di lungo periodo, però, che punti alla valorizzazione dei tanti talenti già assunti, è necessario chiedersi come incentivare sempre di più la partecipazione di tanti soggetti – dagli atenei ai sindacati – per favorire un modello di sviluppo delle risorse umane e delle organizzazioni basato sulle competenze e che premia le competenze.

Rivedi il Talk Piattaforme digitali e servizi al cittadino: stato dell’arte ed evoluzioni future, realizzato in collaborazione con Doxee, Italiaonline, UiPath e VMware by Broadcom. A che punto sono le iniziative in tema di miglioramento dei servizi digitali per cittadini e imprese? In che modo enti centrali e territoriali stanno utilizzando risorse operative e finanziarie (in primis quelle previste dal PNRR) per abilitare un nuovo modo di interfacciarsi con il cittadino? Come il completamento e l’evoluzione delle componenti del “sistema operativo del Paese” si legheranno all’adozione dell’intelligenza artificiale generativa per semplificare la relazione tra PA e utenti? Rivedi il Talk di FORUM PA 2024, durante il quale abbiamo provato a dare risposta a queste domande in un appuntamento dedicato ai temi della cittadinanza digitale, attraverso il contributo di rappresentanti delle istituzioni di governance dell’innovazione, di PA centrali e locali che stanno sviluppando progetti di rilievo e di aziende tecnologiche impegnate nel supportare gli enti pubblici in questo importante percorso.

Rivedi il Talk Portualità e logistica italiana. La digitalizzazione motore di crescita e competitività nel settore portuale, interportuale e logistico, organizzato in collaborazione con DXC Technology. Il PNRR con l’investimento “Digitalizzazione della catena logistica” (2.1) intende aumentare la competitività logistica nazionale realizzando un sistema digitale interoperabile, che coinvolga sia player pubblici che privati, e che semplifichi i processi, anche attraverso la dematerializzazione dei documenti e lo scambio di dati e informazioni. Obiettivo: rendere almeno il 70% dei Sistemi di Comunità Portuale interoperabile, compatibili tra loro e con la piattaforma strategica nazionale digitale. Nel corso dell’evento, sono state illustrate le diverse tappe di questo percorso e alcuni progetti per rendere il sistema portuale italiano più sicuro, moderno e competitivo.

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