Il pubblico impiego sta affrontando importanti cambiamenti, con nuovi contratti in fase di negoziazione e l’impatto dell’intelligenza artificiale che si fa sempre più rilevante. Ne parliamo con Antonio Naddeo, Presidente dell’ARAN, in questa nuova puntata della Rubrica “Le persone al centro. La strada maestra per innovare la PA” realizzata in collaborazione con FPA
21 Giugno 2024
Il pubblico impiego sta affrontando importanti cambiamenti, con nuovi contratti in fase di negoziazione e l’impatto dell’intelligenza artificiale che si fa sempre più rilevante. La digitalizzazione sta assumendo un’importanza sempre maggiore in questo contesto, con nuove sfide e opportunità che si presentano per i lavoratori e le istituzioni coinvolte. È fondamentale monitorare da vicino questi sviluppi e adattarsi alle nuove dinamiche del settore pubblico.
Pubblico impiego: il punto sulle trattative per il contratto 2022-2024
Le trattative per il rinnovo contrattuale nel pubblico impiego sono in corso, coinvolgendo diversi settori come la sanità, le funzioni locali, le funzioni centrali e il comparto della scuola. Gli incrementi economici previsti sono del 5,8%, ma alcune organizzazioni sindacali li considerano insufficienti. Le trattative devono essere portate a termine seguendo le indicazioni del governo e degli atti di indirizzo, che introducono novità anche a livello ordinamentale.
L’impatto dell’IA sul pubblico impiego
Il rapporto di FPA sull’impatto dell’intelligenza artificiale nel pubblico impiego ha evidenziato che il 12% dei dipendenti pubblici in ruoli meno specializzati e con compiti ripetitivi è a rischio di sostituzione. Ma anche che l’intelligenza artificiale può essere un supporto importante per migliorare l’efficienza del lavoro pubblico, soprattutto considerando il prossimo turnover di dipendenti. Sempre più importante aprire discussioni su questo argomento per aumentare la consapevolezza dell’importanza di questa rivoluzione.
Contributo alla Rubrica “Le persone al centro. La strada maestra per innovare la PA”, a cura di Antonio Naddeo, Presidente ARAN