Nuovi servizi sulla banda larga piemontese

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Borgolab Digital Village si chiama il progetto sviluppato da CSP in collaborazione con Eldy e NetBrain, nell’ambito del programma Regionale Wi-Pie, per definire modelli di diffusione dell’uso della banda larga e di servizi innovativi.

23 Giugno 2008

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Redazione FORUM PA

Articolo FPA

Borgolab Digital Village si chiama il progetto sviluppato da CSP in collaborazione con Eldy e NetBrain, nell’ambito del programma Regionale Wi-Pie, per definire modelli di diffusione dell’uso della banda larga e di servizi innovativi.
Come sede del nuovo laboratorio è stato scelto il Comune di Borgofranco d’Ivrea, perchè bene rappresenta la realtà dei comuni piemontesi di piccole dimensioni, con i suoi 3600 abitanti e una composizione sociale caratterizzata da oltre 1/3 dei cittadini con età superiore ai 60 anni.
La prima fase di sperimentazione prevede il monitoraggio del territorio e la diffusione dell’uso di internet nelle fasce più anziane della popolazione, quelle che tipicamente possono godere di maggiori vantaggi dall’accesso ai servizi a distanza interattivi e dispositivi.
La gestione di un servizio di video sorveglianza risponde all’esigenza del Comune di perseguire i reati ambientali, in particolare lo scarico abusivo di rifiuti, monitorando aree del territorio comunale particolarmente colpite da questo tipo di fenomeni.
Un sistema di telecamere, collegate tra loro e con un Centro Servizi, da rete wireless a banda larga, permettono il controllo a distanza delle aree poste sotto sorveglianza.
Un servizio che può evolvere nel tempo su diversi fronti di pubblico interesse, dall’accesso a internet in mobilità per vigili urbani e protezione civile, ad aree pubbliche di navigazione wi-fi per i cittadini, fino ad applicazioni avanzate come la telelettura dei contatori da parte delle multiutility attive sul territorio comunale.
L’uso di Eldy una piattaforma Open Source pensata per favorire l’accesso agli strumenti informatici di categorie poco socializzate all’ICT come gli anziani, rappresenta il primo passo della componente di progetto dedicata ai cittadini. Un’interfaccia semplificata e un software open source che si auto-installa, sono alla base del programma di avvicinamento a un primo campione di cittadini, per giungere poi a coinvolgere una parte dei circa 1200 anziani che vivono a Borgofranco. L’uso dell’open source permette non solo un notevole risparmio, rafforzato anche dal riuso di PC dismessi dagli enti pubblici regionali e concessi in comodato, ma anche la possibilità per gli sviluppatori di evolvere e personalizzare la piattaforma tecnologica, rendendo idealmente il progetto un luogo di incontro tra generazioni diverse.
Diffusione della banda larga non significa infatti solo infrastrutture, ma anche contenuti. Una dimensione che Wi-Pie ha già contemplato con i progetti dimostratori dell’area vasta di Novara che hanno coinvolto il sistema scolastico e accademico regionale, e le Valli Orco e Soana, dove sono on-air OrsoTV e Orso Radio, net TV e radio digitale delle valli e tipico esempio di sperimentazione di contenuti per la banda larga.
E’ da questa esperienza che nasce Borgolab, un progetto che vede l’uso di reti wireless di nuova generazione – mesh e hyperlan – per fornire servizi evoluti ai cittadini del comune del canavese che diventa così un nuovo progetto di interesse regionale, replicabile in altri contesti dalle caratteristiche equivalenti.

FONTE: Csp

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