Disabilità, il Molise con il digitale per il diritto al voto
Il digitale e la realtà aumentata supportano i percorsi di educazione civica delle persone diversamente abili. Il progetto “quote bianche” nasce prendendo spunto da numerose campagne di sensibilizzazione per agevolare e promuovere il diritto al voto, consapevole, delle persone con disabilità intellettive
27 Aprile 2016
Alberta De Lisio, Direttore Area III, Assessorato al Lavoro e Politiche Sociali, Istruzione e Formazione,Università e Ricerca,Cultura, Regione Molise
Le persone con disabilità intellettiva, acquisiscono con la maggiore età gli stessi diritti e doveri di tutti i cittadini, primo fra tutti quello di voto. l diritto di voto è sancito anche a coloro che sono stati interdetti (l’art. 11 della Legge n. 180 del 78, ha abrogato il punto 1), art. 2, del Decreto Presidente della Repubblica 20 marzo 1967, che precedentemente ad essi lo negava). Molti di loro (come ad esempio le persone con sindrome di Down ) non possono ricorrere all’opportunità del Voto Assistito, circostanza prevista esclusivamente in presenza di impedimenti di carattere fisico riconducibili a cecità, amputazioni delle mani, paralisi degli arti superiori o da altro impedimento di analoga gravità, a meno che ovviamente non presentino tali condizioni. Devono, pertanto, entrare in cabina elettorale da sole.
Il progetto Quote Bianche nasce, così, prendendo spunto da numerose campagne di sensibilizzazione per agevolare e promuovere il diritto al voto-e a un voto consapevole-delle persone con disabilità intellettive. Il progetto si inserisce nella Start Up di Comunicazione e best practice avviata dalla Direzione di Area Terza della Regione Molise e destinata ad essere inclusa nel percorso di comunicazione e azione del POR FSE 2014-2020 chiamata: WE.C.A.N.(Welfare Changes All Need). L’infrastruttura di Welfare è rappresentata dalla Regione, contenitore ideale di tutto l’empowerement fondato sui valori e sulle azioni utili a far crescere un territorio e tutti coloro che vi abitano anche e soprattutto servendosi dei percorsi digitali.
Coinvolgendo le varie Associazioni che seguono le persone con disabilità, avremo un focus sulle loro presenze ed esigenze speciali, avvalendoci delle competenze digitali in possesso da molti di loro.
Crediamo che questo dovrebbe essere un impegno costante di tutte le Istituzioni. E per questo non deve rimanere circoscritto ai momenti delle competizioni elettorali ma deve essere una costante del quotidiano di tutti i cittadini.
La maggioranza delle persone con disabilità intellettiva non esercita il proprio diritto di voto per mancanza di informazione, consapevolezza ed educazione al voto delle stesse persone con disabilità intellettiva, scarsa consapevolezza dei loro familiari, amici e operatori di riferimento dei loro stessi diritti di capacità. Mancano inoltre interventi per facilitare l’esercizio del diritto di voto da parte delle pubbliche istituzioni.
Per questo, sull’area dedicata del sito, si sta creando una piattaforma di e-learning gratuita (in cui è presente una versione base della APP dedicata per Android) per organizzare lezioni anche a distanza di educazione civica e diritto pubblico, per tradurre i programmi politici alla comprensibilità seguendo le regole di easy reading condivise a livello internazionale, avvicinando dunque i disabili ad un futuro voto consapevole e possibile,e all’esercizio anche dell’elettorato attivo, oltre che a spazi di consultazione e scambio con l’ausilio anche di percorsi digitali di realtà aumentata .
Sono favoriti altresì gli accessi dei ragazzi disabili ai consessi Istituzionali creando una mappa virtuale di tutte le Amministrazioni che decideranno di aprire le loro giunte o consigli ai disabili in qualità di “uditori” con diritto di parola e di proporre idee da condividere e per poter dare a tutti l’opportunità di maturare una propria coscienza politica e istituzionale sperimentando anche l’e-vote come strumento di partecipazione ai consessi non ufficiali.
Sono previsti materiali su supporto elettronico per aiutare le persone con disabilità intellettiva ad avere consapevolezza dei propri diritti e doveri:
- i materiali per una campagna di informazione;
- linee guida per aiutare i partiti politici a tradurre i programmi in linguaggio ad alta comprensibilità;
- un “dizionario” sulle parole della politica;
- un percorso educativo per aiutare le persone a capire che cosa è la politica, come ci si può formare un’opinione, che cos’è l’unione europea e le autorità locali e come concretamente si vota.
E’ iniziata nel 2013 la battaglia perché le “quote” non siano una riserva di privilegio, ma un’occasione per dare coscienza civica e vera partecipazione ai disabili. Prevedere le quote bianche significherà dare senso alla vera missione delle Istituzioni nel senso della civiltà, della vera partecipazione e quindi della democrazia. La Regione Molise intende, con la gestione “smart “ del lavoro svolto con i disabili, portare questa attività ovunque con il sostegno dei tanti che da anni si battono per abbattere le barriere del pregiudizio. E della preclusione.