Energie rinnovabili: Protocollo d’Intesa tra Regioni Puglia e Piemonte
Cinque anni di collaborazione per condividere pienamente gli obiettivi fissati dall’Unione Europea, che prevedono un aumento del 20% di produzione di energia da fonti rinnovabili e una riduzione del 20% di emissione di gas serra, insieme ad un aumento del 10% di biocarburanti ricavati non da fonti alimentari ma da cellulosa e residui legnosi.
21 Ottobre 2008
Redazione FORUM PA
Cinque anni di collaborazione per condividere pienamente gli obiettivi fissati dall’Unione Europea, che prevedono un aumento del 20% di produzione di energia da fonti rinnovabili e una riduzione del 20% di emissione di gas serra, insieme ad un aumento del 10% di biocarburanti ricavati non da fonti alimentari ma da cellulosa e residui legnosi. Questo il fulcro del Protocollo d’Intesa tra le Regioni Puglia e Piemonte per la produzione di energia da fonti rinnovabili, che verrà firmato venerdì 24 ottobre alle ore 10,00 a Torino, presso la sede della Presidenza della Regione Piemonte – Piazza Castello, 165, da Nichi Vendola, presidente della Regione Puglia, e da Mercedes Bresso, presidente della Regione Piemonte.
Gli altri obiettivi previsti dal Protocollo sono:
– condivisione di decisioni e programmi circa gli effetti prodotti sul clima e sul consumo di energia;
– promozione di fonti energetiche rinnovabili e risparmio energetico;
– progettazione di case e luoghi di lavoro eco-sostenibili;
– promozione della riduzione di intensità energetica prodotta, sostenendo ricerca e favorendo il risparmio;
– promozione di uso di mezzi pubblici di trasporto e di veicoli non inquinanti ad alta efficienza energetica;
– sostegno alle produzioni agricoli di entrambe le regioni attente ai valori e alle risorse ambientali;
– azioni per impegnare i produttori di energia da fonti tradizionali a convertire il 20% della loro produzione globale;
– sostegno a scuole, università e mondo educativo per la promozione di nuove culture didattiche eco-sostenibili;
– riduzione del divario energetico che colpisce i più poveri e svantaggiati attraverso una rete aperta e diffusa in cui tutti sono consumatori e produttori allo stesso tempo.
FONTE: Regione Puglia