Quanto è Open la Toscana? La presentazione del progetto regionale a FORUM PA Toscana

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9 Giugno 2016

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Redazione FPA

Open Toscana è arrivato on line a settembre 2014 ed è stata una piccola e grande rivoluzione. Con Open Toscana, open.toscana.it, la Regione ha infatti inaugurato uno spazio e un luogo virtuale unico da cui accedere a tutti i servizi della pubblica amministrazione, quelli regionali ma non solo, attraverso una multipiattaforma facilmente accessibile anche con gli smartphone. Un sito responsive, come si dice in gergo, con servizi on line semplici al pari di quelli che si trovano oggi in rete. Ma Open Toscana è anche di più: “uno spazio aperto e da costruire assieme” come subito spiega l’assessore ai sistemi informativi e alla partecipazione, Vittorio Bugli in occasione di FORUM PA Toscana.

Da Open Toscana si possono scaricare gli open data, statistiche, numeri e informazioni sulla Toscana e il suo territorio, liberamente fruibili: 401 dataset pubblicati, di cui 140 forniti dalla Regione. Da Open Toscana si entra nelle stanze virtuali della partecipazione, luogo di dibattito sui processi partecipativi di volta in volta aperti: un altro primato toscano, con quella legge per favorire il coinvolgimento dei cittadini nelle decisioni delle istituzioni di cui la Toscana per prima, tra le regioni d’italia, la Toscana si è dotata, oramai dal 2007. Di stanze ne sono state aperte 42 fino a maggio 2016 ed altre tre sono in pubblicazione, con 215 mila visitatori complessivi.

Da Open Toscana si possono scaricare app – tutte quelle utili a chi vive in Toscana e non solo quelle prodotte dalla Regione, 46 attualmente in catalogo ed altre in valutazione -, si accede al cloud (ovvero la ‘nuvola’ della Regione messa a disposizione di pubblico e privato) ed è diventata un luogo per le start up, una casa per tutte le imprese innovative, duecentoquaranta fino ad oggi.

Sei grandi bottoni, poche parole chiave e una grafica semplice ma intuitiva e parlante. Così si presenta la piatttaforma e l’obiettivo è evidente: semplificare i rapporti con cittadini e imprese, rendere i rapporti più fluidi ma facilitare anche scambi ed osmosi nei due sensi, con dati da scambiare ed esperienze da condividere, un luogo dove far comunità con chi è protagonista dell’innovazione, senza paura di contaminarsi per dar vita assieme a nuove modalità di fornire servizi e nuove occasioni anche di fare economia.

L’obiettivo era riconquistare le tantissime persone che da mobile leggono i giornali, fanno bonifici oppure si incontrano su facebook e social media e dove anche Open Toscana è presente. Un cambio di mentalità. E i numeri, dopo un anno e nove mesi, sono incoraggianti: 174 mila utenti e oltre un milione e centomila visualizzazione.

Ad oggi sono trenta i servizi accessibili attraverso Open Toscana: per tre si può già usare Spid, il certificato digitale unico nazionale tenuto a battesimo pochi mesi fa, una sola user e password per entrare ed essere riconosciuto nell’universo mondo della pubblica amministrazione ma anche sui siti privati che aderiranno. La Toscana è stata la prima Regione a partire. Quanto ai servizi più gettonati ci sono sicuramente le pagine per il pagamento del bollo auto. On line si possono pagare anche le tasse regionali di chi pesca e caccia. Con pochi click si può accedere al proprio fascicolo pagamenti e capire se si hanno debiti con la pubblica amministrazione non solo regionale. Si può consultare il proprio fascicolo sanitario, pagare il ticket. E poi ci sono porte aperte su musei, biblioteche, le misure di Garanzia Giovani, il portale della fatturazione elettronica per le imprese, appalti, Durc, Suap.

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