Public safety, nuovi network per rispondere all’emergenza: i casi UK e Corea del Sud
Con un grande sforzo finanziario, circa 1,5 miliardi di dollari USA, la nazione coreana ha avviato l’implementazione sul territorio nazionale della rete PS – LTE per la sicurezza pubblica. La Gran Bretagna ha impegnato 1,2 miliardi di sterline per lo sviluppo di un nuovo Emergency Services Network (ESN). In entrambi i casi, con contratti in esclusiva, Samsung si è aggiudicata la fornitura del servizio o dei device
6 Dicembre 2017
Eleonora Bove
Secondo l’ultimo report di Mind Commerce “Public Safety LTE Market Analysis and Forecasts 2016 – 2020” la tecnologia LTE impiegata nella public safety è protagonista di un mercato in forte crescita, si stima infatti che entro il 2019 il fatturato supererà i 13 miliardi di dollari. Per dare un’idea dell’incremento, solo nel 2013 si attestava sui 3,4 miliardi. Il tema caldo è quello della sicurezza nazionale, oggi ancora più minacciata da disastri naturali, atti criminosi su larga scala o grandi eventi che possano compromettere l’ordine pubblico. LTE per la sicurezza pubblica è una tendenza globale che la fa da padrone nei mercati avanzati delle telecomunicazioni. Il Medio Oriente, il sud-est asiatico e l’America Latina hanno già introdotto la tecnologia LTE e stanno pianificando la diffusione sul territorio nazionale di reti PS-LTE.
La Corea del Sud con un grande sforzo finanziario, circa 1,5 miliardi di dollari USA, ha avviato l’implementazione sul territorio nazionale della rete PS – LTE per la sicurezza pubblica. Il progetto prevede anche di istituire una LTE-Railroad (LTE-R), la prima rete LTE wireless al mondo per ferrovie e metropolitane. Le stazioni base saranno installate, stando ai piani, sull’intera rete ferroviaria del Paese entro il 2025, parliamo di circa 4.800 km di lunghezza. L’investimento del Governo sarà pari a 1,6 miliardi di dollari USA. La città di Busan, la seconda per dimensioni in Corea, ha già implementato una rete LTE-R nel 2015.
Specularmente verrà realizzato il primo LTE – Maritime o “e-navigation”, un sistema di prevenzione degli incidenti marittimi che offrirà anche misure di sicurezza personalizzate, basate su statistiche passate. Il sistema LTE-M consentirà la trasmissione dati alta velocità per 80.000 navi a una distanza di 100 km in mare aperto. A fronte di un investimento di 112 milioni di dollari USA, il Ministero degli Oceani e della Pesca intende arrivare allo sviluppo completo del sistema entro il 2020. A questo si aggiunge la volontà di integrare le reti PS-LTE, LTE-R e LTE-M utilizzando una singola banda di frequenza da 700 MHz, per garantire la continuità del flusso di comunicazioni tra le Agenzie di pubblica sicurezza in casi di crisi.
La tecnologia utilizzata dalla Corea del Sud è prodotta da Samsung che, dopo aver condotto con successo una serie di test sulla Public Safety LTE a Pyeongchang nel giugno 2016, coinvolgendo venti diversi dipartimenti di otto aree diverse, si è aggiudicata l’esclusiva per la fornitura del servizio di rete PS-LTE in tutta la nazione. Per iniziare, entro il 2018 l’esistente rete TETRA (TErrestrial Trunked Radio) e la rete LTE dovranno essere interoperabili. Il progetto è più che ambizioso se si considera che nel Paese sono circa 200 mila gli utilizzatori della rete, suddivisi in più di 330 agenzie di diversa natura.
Nel continente europeo fa invece notizia la scelta della Gran Bretagna di equipaggiare le forze di pubblica sicurezza, compresi i vigili del fuoco e i paramedici, di smartphone da utilizzare sulla nuova rete di servizi di emergenza (ESN). Il Ministero dell’Interno ha stretto un accordo con Samsung per la fornitura di circa 250.000 telefoni 4G, con prestazioni ottimizzate per supportare le comunicazioni e i servizi in caso di emergenza. Gli smartphone avranno uno speciale pulsante “push to talk”, che consentirà agli utenti di comunicare istantaneamente senza dover digitare il numero di telefono. Gli operatori potranno inviare video in diretta al quartier generale o i paramedici accedere alle cartelle dei pazienti. I vigili del fuoco potranno scaricare le piantine degli edifici in fiamme prima di accedervi. I moderni dispositivi 4G permetteranno le comunicazioni anche dove ora non è possibile, se non con qualche difficoltà, come ad esempio nella metropolitana di Londra.
Questo progetto rientra nell’investimento di 1,2 miliardi di sterline che il Governo ha impegnato per lo sviluppo di un nuovo Emergency Services Network (ESN), destinato a sostituire la rete radio Airwave, principalmente limitata ai dati vocali. ESN fornirà servizi di dati mobili a banda larga basati su LTE, consentendo una vasta gamma di funzionalità aggiuntive per il personale in prima linea, come video in diretta streaming e servizi di localizzazione.
Samsung è stata una precursora nello sviluppo degli standard LTE, detiene il 17% dei brevetti essenziali relativi a LTE e LTE-Advanced ed ha, inoltre, partecipato attivamente alla definizione della funzione Push-to-Talk (MCPTT) di Mission Critical. Questa funzione consente di collegare contemporaneamente migliaia di dispositivi per trasferire video, immagini e voce allo stesso tempo utilizzando la tecnologia eMBMS (Multimedia Broadcast Multicast Service). Oltre al Mission Critical Push-to-Talk, il PS-LTE di Samsung fornisce anche Device-to-Device (D2D) e Isolated eUTRAN Operation for Public Safety (IOPS). Il D2D permette la comunicazione tra dispositivi, che si trovano in prossimità, in caso di guasti sull’infrastruttura elettrica o sui collegamenti terrestri. La IOPS è una tecnologia che utilizza una stazione di base portatile e indipendente, che può essere trasportata direttamente sul luogo del disastro.
Perché la tecnologia LTE?
Il successo delle reti LTE in ambito di sicurezza pubblica è dovuto alla possibilità di trasmettere grandi quantità di dati. Mentre le precedenti tecnologie permettevano solo trasmissioni a velocità molto basse ed esclusivamente di voce, PS-LTE permette l’invio di immagini e video di alta qualità in live streaming o l’uso di software di mappatura per localizzare e dirigere le attività in situazioni di emergenza. Inoltre l’LTE permette di unificare diverse reti esistenti, facilitando la comunicazione tra le Agenzie di pubblica sicurezza che possono infatti utilizzare frequenze e tecnologie diverse come VHF, UHF e TETRA. Un altro vantaggio è che le reti LTE soddisfano i requisiti stabiliti dalla Release 13 degli standard 3GPP per le reti di sicurezza pubblica: resilienza, sicurezza e qualità.
Le reti LTE stanno anche evolvendo per supportare i dispositivi IoT come i rilevatori di movimento, le telecamere di sicurezza o altri dispositivi che potrebbero, ad esempio, essere indossati dai soccorritori nelle attività di recupero. La presenza di questi dispositivi è anche utile per mantenere stabile la connessione dati in zone poco popolate o teatro di disastri ambientali, dove è difficile trasportare le stazioni base PS-LTE. La parcellizzazione sui diversi IoT ne garantisce la continuità.
LTE è ormai uno standard globale che ha dimostrato di essere fondamentale per assicurare comunicazioni affidabili e veloci in situazioni di emergenza, che mettono a rischio la sicurezza pubblica.