Nasce City Protocol un sistema di “certificazione” della smart city
La municipalità di Barcellona, GDF SUEZ, Cisco ed oltre trenta città, enti, università di tutto il mondo hanno annunciato ieri di aver raggiunto un accordo per lanciare ufficialmente il City Protocol come primo sistema di certificazione per le smart city e per creare la City Protocol Society, l’organizzazione che lo gestirà. L’annuncio è stato dato a Barcellona nel contesto della seconda edizione di Smart City Expo World Congress, che si tiene in questi giorni.
15 Novembre 2012
Redazione FORUM PA
La municipalità di Barcellona, GDF SUEZ, Cisco ed oltre trenta città, enti, università di tutto il mondo hanno annunciato ieri di aver raggiunto un accordo per lanciare ufficialmente il City Protocol come primo sistema di certificazione per le smart city e per creare la City Protocol Society, l’organizzazione che lo gestirà. L’annuncio è stato dato a Barcellona nel contesto della seconda edizione di Smart City Expo World Congress, che si tiene in questi giorni.
City Protocol è una rete globale di città del mondo che, in partnership con l’industria, le agenzie di ricerca ed altri enti sta sviluppando approcci e soluzioni comuni per aiutare le città a costruire un futuro sostenibile, con una modalità di lavoro orientata al risultato. Utilizzando le proprie competenze e l’esperienza accumulata in progetti reali di trasformazione delle città, questa comunità aperta ed autorevole rappresenterà una guida sicura, così che le città non debbano affrontare da sole questo percorso.
City Protocol è il nome che viene dato sia al programma di attività sia all’organizzazione che si sta creando per gestirlo.
Il programma
City Protocol (CP) permetterà di sviluppare una migliore comprensione reciproca ed una migliore collaborazione fra i vari attori (le città, il mondo accademico, le isituzioni, le aziende, la società civile…) che sono interessati dallo sviluppo di città più sostenibili, efficienti, coese, innovative ed intelligenti. Darà vantaggi sia alle singole città, sia alla relazione fra di esse, perché affronterà il tema dell’innovazione urbana in un modo integrato e sistematico.
Il programma sarà portato avanti in base a principi di apertura, trasparenza e collaborazione, così da ottenere risultati realmente condivisi, affidabili e di utilità universale. Verrà utilizzato un processo che segue il modello con cui viene gestito l’Internet Protocol (IP) per garantirne continua evoluzione e sviluppo; i risultati ottenuti, pertanto, saranno analizzati, discussi e sviluppati in un contesto aperto e internazionale attingendo alle migliori competenze ed esperienze disponibili nella comunità formatasi attorno al City Protocol.
Il programma svilupperà specifici accordi condivisi, su tematiche che la stessa comunità avrà individuato. A partire da tali intese, saranno prodotti due tipi di elementi:
- Progetti e politiche urbane approvati dal City Protocol: ovvero progetti e politiche già testate in alcune città che possano essere utilizzati come esempio per altre città, disponibili insieme ad indicatori e certificazioni specifiche;
- Raccomandazioni e standard tecnologici per l’industria: standard di settore, tecnologie e soluzioni standardizzate sulla base del City Protocol.
L’organizzazione
La City Protocol Society (CPS) sarà un’organizzazione associativa che avrà il ruolo di gestire il programma City Protocol. Potranno diventarne membri municipalità, aziende, enti di ricerca ed altri enti coinvolti nella trasformazione delle città. In ogni caso le municipalità avranno la più alta quota rappresentativa, così da garantire che l’organizzazione sia focalizzata sulle necessità delle città che devono cambiare volto per affrontare le immense sfide che hanno di fronte.
I dettagli su come diventare membri dell’associazione, le risorse necessarie ed altri aspetti saranno definiti dalla comunità di City Protocol nei prossimi mesi. La roadmap fissata in occasione del lancio prevede che la City Protocol Society sia pienamente operativa a partire da Aprile 2013.
Secondo il Sindaco di Barcellona, Xavier Trias: “I sindaci e coloro che guidano le città in tutto il mondo sanno che vi sono problemi cronici e comuni da affrontare, quali l’invecchiamento della popolazione, la mobilità urbana, i cambiamenti climatici, il costo crescente dell’energia, gli effetti della sovraffollamento e le minacce alla sicurezza. Il City Protocol è un’opportunità per gestire queste sfide in modo più aperto, coordinato ed efficiente."