Spid a Firenze, a che serve oggi e i servizi del 2017: la roadmap

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Ad oggi sono circa una decina i servizi pubblicati con SPID dal Comune di Firenze, e molti altri sono in test. Uno dei più usati è la visura di pratiche edilizie. A regime – si auspica entro la fine del 2017 – al livello dell’intero Centro Servizi saranno circa 300 i servizi erogati ai cittadini

24 Novembre 2016

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Gianluca Vannuccini, dirigente del Servizio Infrastrutture Tecnologiche del Comune di Firenze e Laura Vergani, Osservatorio eGovernment della School of Management del Politecnico di Milano

A otto mesi dall’avvio ufficiale, il monitoraggio effettuato da AgID sullo stato di avanzamento di SPID – il sistema di identificazione che permette a cittadini e imprese di accedere con un’unica identità digitale a tutti i servizi online di Pubbliche Amministrazioni e imprese aderenti – rileva 199.026 identità erogate, quattro Identity Provider accreditati, 4.215 servizi disponibili erogati da 3.719 Amministrazioni. Tra queste, il Comune di Firenze che ha partecipato al progetto sin dalle prime fasi, essendo uno dei quattordici sperimentatori individuati per testare il sistema, ciò anche grazie alla consolidata buona pratica nella gestione dei servizi on line erogati a cittadini e imprese.

Grazie ai progetti di egovernment a cui aveva partecipato negli anni passati, come il progetto People e i relativi progetti di riuso, infatti, il Comune da diversi anni aveva già in dotazione una piattaforma che permette tutt’oggi al cittadino di accedere ai servizi dell’intera area metropolitana (20 Comuni oltre al Capoluogo) tramite autenticazione al sistema 055055 che consta di 50.000 cittadini registrati ed è gestito dalla società partecipata Linea Comune. Il front end della piattaforma, che comprende un’interfaccia utente, un sistema di pagamenti (in corso di connessione a PagoPA), un’identità digitale e un sistema di business intelligence e reportistica unici, è centralizzato e separato dal back end degli Enti, consentendo pertanto di riunire e gestire centralmente la quasi totalità dei servizi e facilitare di conseguenza l’attivazione di SPID: a livello di infrastruttura multi-ente, infatti, una volta implementato SPID per un servizio, le successive operazioni per attivarlo sui restanti risultano molto meno onerose.

Il percorso intrapreso dal Comune, che dopo l’avvio delle prime attività (testing e interazioni con gli Identity provider) ha attivato SPID nell’estate del 2016, ha seguito ben tre approcci in parallelo.

Nel brevissimo termine, per accelerare l’avvio, si è ricorso alla pratica del riuso: l’Amministrazione ha deciso infatti in prima battuta di implementare il modulo SPID realizzato e in uso dal Comune di Venezia. Con questo strumento si sono messi in linea i servizi di autocertificazione precompilata, dichiarazione TARI connessa all’imposta di soggiorno, e iscrizione ai nidi fuori termine.

Subito dopo il Comune di Firenze, con sviluppatori interni e con il prezioso supporto di AGID, ha lavorato allo sviluppo di un modulo SPID per il Content Management System Drupal, con cui è stato pubblicato a settembre il primo servizio (solo digitale) per la richiesta di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica. Questo modulo è stato poi “restituito” alla comunità Open Source su GitHub con licenza GPL (disponibile qui insieme ad altri moduli molto utili per le PA: https://github.com/dev4pa) ed è attualmente utilizzato dal network di Enti pubblici che vogliono connettere a SPID i loro form web realizzati tramite il CMS Drupal.

Infine, a livello di centro servizi multi-ente 055055, nel medio termine Linea Comune ha realizzato l’integrazione nativa tra l’OpenAM, il software open source di access management utilizzato attualmente all’interno del Centro Servizi 0550550 e SPID, attraverso i tracciati XML inviati dagli Identity Provider.

Ad oggi sono circa una decina i servizi pubblicati con SPID, e molti altri sono in test oppure sono già pronti ma riguardano servizi che per ragioni di stagionalità sono disponibili all’utenza solo in alcuni periodi dell’anno (es molti che riguardano il settore scolastico).

Uno dei più recenti e dei più usati è la visura di pratiche edilizie, un servizio molto richiesto dai professionisti dell’area fiorentina (l’elenco completo ed in continuo aggiornamento è consultabilenella pagina dedicata del sito web istituzionale dell’Ente.

Per il Comune, l’attivazione di SPID ha comportato un impegno in termini di coinvolgimento di competenze non solo tecniche, ad esempio per l’abbinamento a ciascun servizio di uno dei 3 livelli di autenticazione a oggi presenti, nonché per identificare una serie di metadati normati, specifici e legati al singolo servizio e infine realizzare il catalogo dei servizi online.

A regime – si auspica entro la fine del 2017 compatibilmente con i tempi di rifacimento dei servizi più datati – al livello dell’intero Centro Servizi saranno circa 300 i servizi erogati ai cittadini previa autenticazione con SPID dall’Ente e dai Comuni della cintura metropolitana, per i quali Firenze ha assunto un ruolo di apri-pista in collaborazione con Linea Comune, in modo che la diffusione di SPID possa promuovere anche l’apertura di nuovi servizi online anche da parte dei Comuni più piccoli. Nel medio-lungo termine, secondo il Comune di Firenze, sono almeno tre le principali direttrici di sviluppo tecnologico di SPID. Da un lato SPID potrà risolvere la questione degli attributi con cui un utente usa un servizio (agisco in qualità di geometra, di ingegnere, di avvocato, etc). Ad oggi, questi attributi di intermediazione sono gestiti in diversi modi ma sempre all’interno dei singoli servizi, mentre il sistema nazionale potrebbe offrire – attraverso API da interrogare on-demand dal singolo servizio – importanti garanzie e meccanismi di controllo e pre-compilazione automatica sugli attributi di un professionista intermediario (numero iscrizione all’Albo, etc). Un secondo fronte di sviluppo molto importante riguarderà la versione “mobile” di SPID, ossia la possibilità di inserire all’interno di app native l’interconnessione a SPID. Questa opportunità sarà molto importante per Firenze perché permetterà un facile accesso agli utilizzatori delle app Firenze Mia, Scuola Mobile, e in prospettiva anche delle app delle public utilities fiorentine che richiedono autenticazione, contribuendo così a diffondere SPID anche nei servizi di mobile government.

Un terzo fronte di sviluppo riguarderà l’integrazione dei sistemi di reportistica e Business Intelligence degli enti sui dati d’uso dei servizi online con i dati relativi all’accesso tramite SPID, in modo che sia possibile misurare – assieme ad AGID – il tasso ed il trend di utilizzo dei servizi online in correlazione con l’accesso tramite la piattaforma nazionale SPID. Questa informazione potrebbe essere molto utile per gli enti anche per tarare nel tempo la propria strategia nella gestione e attivazione dei servizi on line.

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