Valutare la spesa e i servizi dei comuni: costruire efficienza con Opencivitas

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La restituzione agli amministratori e ai cittadini dei dati acquisiti per la determinazione dei fabbisogni standard rende più trasparenti le amministrazioni locali innescando, un processo virtuoso di concorrenza comparativa che può portare ad un miglioramento dei servizi e a una maggiore efficienza

30 Giugno 2016

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Giovanna Di Ielsi e Francesco Porcelli, SOSE

Il processo di determinazione dei fabbisogni standard dei comuni italiani ha avuto inizio nel 2011, con l’invio di una serie di questionari, predisposti da SOSE in collaborazione con ANCI, volti ad ottenere informazioni utili per conoscere aspetti strutturali, modalità organizzative e tipologie di servizi erogati dai diversi enti. Le informazioni contabili, di carattere quantitativo sugli input e sugli output dei servizi e quelle relative al contesto territoriale e socio-economico, ottenute attraverso i questionari, hanno consentito di creare una banca dati innovativa e unica sull’attività degli enti locali.

Nel corso del 2015 e del 2016 i dati raccolti sono stati aggiornati somministrando agli enti un questionario unico in sostituzione dei dieci questionari inviati nel corso del 2011 e del 2012 così da portare l’annualità di riferimento della base informativa dal 2010 al 2013. A partire dal 2017 si prevede, inoltre, che la banca dati dei fabbisogni standard venga aggiornata ogni anno attraverso un questionario unico più breve dell’attuale che sarà somministrato annualmente alle singole amministrazioni comunali.

I dati raccolti per il calcolo dei fabbisogni standard hanno rappresentato un’importante occasione per definire nuovi strumenti interattivi per il monitoraggio dell’offerta dei servizi degli enti locali. Questa occasione è stata colta dal Ministero dell’Economia e delle Finanze che, nel 2014, ha affidato a SOSE il compito di sviluppare un modello di Business Intelligence (BI) consultabile da tutti i cittadini attraverso il portale opencivitas.it.

L’obiettivo di opencivitas.it è la restituzione agli amministratori e ai cittadini dei dati acquisiti per la determinazione dei fabbisogni standard al fine di rendere più trasparenti le amministrazioni locali innescando, così, un processo virtuoso di concorrenza comparativa che nel breve e medio periodo potrà portare ad un miglioramento dei servizi offerti congiuntamente a una maggiore efficienza della spesa.

I dati al servizio di amministratori e cittadini

La Business Intelligence OpenCivitas fornisce agli enti locali un innovativo strumento informativo-gestionale online, con il quale monitorare la composizione del proprio fabbisogno, la propria performance in relazione agli indicatori gestionali di adeguatezza e, quindi, conoscere il proprio posizionamento rispetto agli altri enti, con particolare attenzione a quelli simili o limitrofi (ad esempio benchmarck per classi di popolazione e/o modello organizzativo).

Da luglio 2014, in via sperimentale per un periodo di quattro mesi, la banca dati OpenCivitas è stata messa a disposizione degli amministratori locali e delle diverse istituzioni pubbliche per poter consultare i dati relativi ai fabbisogni standard, le informazioni contenute nei questionari relativi alle funzioni fondamentali e agli indicatori di performance.

Successivamente, da novembre 2014, l’accesso alla banca dati OpenCivitas è stato reso disponibile a tutti i cittadini attraverso il portale web www.opencivitas.it/cittadini, segnando un significativo passo all’insegna della piena trasparenza dell’apparato amministrativo a livello locale.

In occasione della partecipazione di Sose al Forum PA, è stata presentata una nuova veste del portale con i dati relativi al peso delle determinanti (elementi socio-economici che concorrono alla determinazione del fabbisogno); ai livelli quantitativi delle prestazioni che consentono di individuare la capacità con cui ogni ente riesce a soddisfare la domanda di servizi locali specifica del suo territorio, definendo allo stesso tempo un ranking tra i comuni. Inoltre, gli indicatori ­esistenti nella prima versione di OpenCivitas sono stati rivisti e resi più semplici e fruibili da parte degli utenti ( user friendly), per consentire il monitoraggio della gestione e dell’utilizzo delle risorse assegnate ad ogni servizio.

Come utilizzare e interpretare i dati contenuti in OpenCivitas

Diffondere le informazioni relative alla finanza comunale in modo semplice e intuitivo è l’obiettivo principale di Opencivitas che, , consente di:

  • confrontare due o più comuni per ogni servizio o funzione fondamentale;
  • comprendere il modello di star rating elaborato per la valutazione dei singoli servizi e delle performance globali;
  • consultare videografiche e infografiche su temi attinenti alle funzioni fondamentali dei comuni e ai servizi erogati;
  • scaricare i dati in formato opendata.

Una tra le funzionalità più interessanti di Opencivitas, è sicuramente la possibilità di fare benchmarking tra comuni. Il meccanismo è molto chiaro e può essere spiegato con un esempio. Confrontiamo tre comuni metropolitani del nord, del centro e del sud: Milano, Roma, e Napoli per quanto riguarda il servizio Rifiuti.

Dal confronto risulta che, per l’anno 2010, Roma e Milano sono i comuni che spendono di più rispetto al proprio fabbisogno e al contempo erogano meno servizi rispetto agli enti con caratteristiche simili utilizzando come indicatore del servizio offerto la percentuale di raccolta differenziata. Alla fine Roma e Milano ottenengono un punteggio rispettivamente di 3 e 4,6 stelle. Napoli, invece, a fronte di una spesa storica inferiore al proprio fabbisogno, eroga il servizio rifiuti in misura minore rispetto lo standard collocandosi a 4,2 stelle.

Altre informazioni reperibili attraverso il confronto riguardano gli indicatori specifici del servizio oggetto di analisi quali ad esempio: la spesa del servizio rifiuti per tonnellata di rifiuti raccolti (Milano circa 390 euro, Roma 345 euro e Napoli circa 353 euro), le tonnellate di rifiuti raccolti e trasportati per abitante (Milano circa 0,5 tonnellate, Roma 0,7 tonnellate e Napoli 0,6 tonnellate) e, come indicatore principale del livello di servizio offerto, la percentuale di raccolta differenziata su totale rifiuti (Milano circa 34%, Roma circa 21% e Napoli 17,5%).

A breve saranno aggiornati i dati presenti su Opencivitas con l’annualità 2013 in modo da potenziare le funzionalità del portale e consentire il confronto non solo spaziale ma anche temporale rispetto al 2010 stimolando così, in modo ancora più incisivo, la responsabilità degli amministratori locali nell’individuazione delle migliori strategie di gestione e consentire ai cittadini un controllo puntuale delle scelte degli amministratori.

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