Riconoscere le competenze. S.P.E.S.Lab approfondisce il sistema della Regione Veneto
In un momento di disoccupazione crescente come quello attuale, l’allineamento tra i fabbisogni di competenza delle persone e le esigenze dei sistemi produttivi può rappresentare un’importante leva su cui puntare per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Il focus degli ultimi anni è stato fortemente puntato sul tema della validazione e certificazione delle competenze acquisite in contesti non formali ed informali. Proprio su questi temi si è concentrata la Visita di Studio organizzata dal 10 al 12 luglio a Venezia dal Progetto S.P.E.S. LAB – Servizi per le Parti Economiche e Sociali di tipo LABoratoriale – iniziativa realizzata nell’ambito del PON GAS FSE 2007-2013 a titolarità del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
24 Luglio 2013
Giovanna Stagno
In un momento di disoccupazione crescente come quello attuale, l’allineamento tra i fabbisogni di competenza delle persone e le esigenze dei sistemi produttivi può rappresentare un’importante leva su cui puntare per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro.
I processi e gli strumenti per il riconoscimento e la certificazione delle competenze permettono, da una parte, al lavoratore di prendere consapevolezza della propria “forza” professionale e del bagaglio di competenze spendibili sul mercato e, dall’altra, alle imprese di individuare le persone giuste da inserire, affidandosi a titoli di studio conseguiti ma anche alle competenze maturate in contesti di lavoro e vita quotidiana.
Il focus degli ultimi anni è stato fortemente puntato sul tema della validazione e certificazione delle competenze acquisite in contesti non formali ed informali, ovvero – citando la legge 92/2012 (art. 4, commi 53 e 54) – quelle competenze acquisite rispettivamente attraverso una “scelta intenzionale della persona che si realizza […] in ogni organismo che persegua scopi educativi e formativi, anche del volontariato, del servizio civile nazionale e del privato sociale e nelle imprese” e attraverso “lo svolgimento […] di attività nelle situazioni di vita quotidiana e nelle interazioni che in essa hanno luogo, nell’ambito del contesto di lavoro, familiare e del tempo libero.”
Le regioni italiane si trovano già da qualche tempo a rispondere alle numerose sollecitazioni e richieste comunitarie di adeguamento rispetto alla progettazione e implementazione di sistemi di riconoscimento e validazione delle competenze comunque acquisite dalla persona indipendentemente dall’ambito di apprendimento
Proprio su questi temi si è concentrata la Visita di Studio organizzata dal 10 al 12 luglio a Venezia dal Progetto S.P.E.S. LAB – Servizi per le Parti Economiche e Sociali di tipo LABoratoriale – iniziativa realizzata nell’ambito del PON GAS FSE 2007-2013 a titolarità del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Alla visita di studio hanno partecipato alcuni rappresentanti territoriali delle Parti Economiche e Sociali che si occupano di formazione, interessati ad approfondire la “best practice” della Regione Veneto in materia di validazione e della certificazione delle competenze acquisite in contesti non formali ed informali.
La Regione Veneto ha infatti messo a punto nel 2009 un’azione di sistema che ha consentito di individuare il processo, le procedure, gli strumenti e i dispositivi (dossier delle evidenze e attestato di risultati di apprendimento) atti a garantire ai cittadini l’opportunità di accedere a servizi di supporto per la validazione delle competenze acquisite in contesti non formali e informali. Proprio in esito ai risultati acquisiti in tale azione di sistema e all’utilizzo dei previsti dispositivi, volti alla identificazione delle competenze, nell’ambito delle politiche attive rivolte ai lavoratori colpiti dalla crisi economica e occupazionale, la Regione Veneto ha recentemente pubblicato le “Linee guida per la validazione delle competenze acquisite in contesti non formali e informali” (2012).
Nel corso della visita di studio, i partecipanti hanno avuto modo di approfondire le recenti novità normative introdotte sul tema della validazione e certificazione nella Riforma del mercato del lavoro (L. 92/2012) e di conoscere appunto l’esperienza della Regione Veneto. Durante la tre giorni veneta i rappresentanti delle PES intervenuti hanno incontrato i referenti istituzionali della Direzione Lavoro dell’Assessorato Regionale Istruzione Formazione e Lavoro, alcune Parti Economiche e Sociali della Regione Veneto nonché alcuni Operatori dei servizi accreditati per il lavoro che sono intervenuti a favore dell’implementazione del processo che potrà condurre alla validazione e certificazione delle competenze acquisite dalla persona in contesti non formali e informali.
I materiali e gli atti della visita di studio sono a disposizione sul sito di progetto www.speslab.it nell’area riservata alla Community di S.P.E.S.Lab.