Spending review: approvato il decreto legge, previsti risparmi per 26 miliardi in tre anni

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Risparmi da 4,5 miliardi per il 2012, 10,5 miliardi per il 2013 e 11 miliardi per il 2014: sono gli effetti attesi dal decreto legge “disposizioni urgenti per la riduzione della spesa pubblica a servizi invariati” (spending review) approvato la notte scorsa dal Consiglio dei ministri dopo oltre sette ore di riunione.La Camera inizierà l’esame del decreto il prossimo 31 luglio. 

6 Luglio 2012

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Redazione FORUM PA

Articolo FPA

Risparmi da 4,5 miliardi per il 2012, 10,5 miliardi per il 2013 e 11 miliardi per il 2014: sono gli effetti attesi dal decreto legge “disposizioni urgenti per la riduzione della spesa pubblica a servizi invariati” (spending review) approvato la notte scorsa dal Consiglio dei ministri dopo oltre sette ore di riunione.La Camera inizierà l’esame del decreto il prossimo 31 luglio. 

In una nota Palazzo Chigi sottolinea che “l’eliminazione degli eccessi di spesa produrrà una serie di benefici concreti per i cittadini. Permetterà, anzitutto, di evitare l’aumento di due punti percentuali dell’IVA per gli ultimi tre mesi del 2012 e per il primo semestre del 2013. Grazie al risparmio ottenuto sarà inoltre possibile estendere la clausola di salvaguardia in materia pensionistica prevista dal decreto legge “Salva Italia” ad altri 55.000 soggetti, anche se maturano i requisiti per l’accesso al pensionamento successivamente al 31 dicembre 2011. Complessivamente, l’importo a favore dei lavoratori “salvaguardati” è di 1,2 miliardi (a partire dal 2014). Sono infine previsti stanziamenti per la ricostruzione delle zone danneggiate dal sisma. 500 milioni sono stati già stanziati con il decreto d’urgenza per le zone terremotate. La spending garantirà ulteriori risorse: 1 miliardo per il 2013 e 1 miliardo per il 2014”. 

Ecco alcuni interventi previsti dal decreto:

  • dimezzato il numero delle Province, che dovranno passare da 110 a circa 50. Il governo dovrà fissare con un apposito provvedimento i parametri sulla base dei quali mantenerle o meno. Il piano di accorpamenti dovrà essere completato entro la fine dell’anno;
  • arrivano le Città metropolitane entro il primo gennaio 2014. Saranno dieci: Roma, Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli, Reggio Calabria (e contestualmente verranno soppresse le relative province);
  • taglio del 10% del personale della PA e del 20% dei dirigenti pubblici. Ma niente esodati nel pubblico impiego: prevista infatti la deroga alle regole introdotte dalla riforma del mercato del lavoro;
  • riduzione nei trasferimenti dello Stato agli enti locali. Per le Regioni a statuto ordinario, taglio di 700 milioni per il 2012 e di 1 miliardo a partire dal 2013 (escluse dalla riduzione le risorse destinate alla sanità). Per i Comuni, riduzione pari a 500 milioni di euro per l’anno 2012 e 2 miliardi a decorrere dall’anno 2013. Per le Province, riduzione di 500 milioni di euro per l’anno 2012 e 1 miliardo di euro a decorrere dal 2013;
  • taglio del 50%, rispetto al 2011, nella spesa sostenuta per acquisto e manutenzione delle auto blu;
  • tra le misure di razionalizzazione, soppressione dell’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo (ISVAP) e della Commissione di vigilanza sui fondi pensione (COVIP). Le funzioni dei due enti saranno accorpate dall’IVARP, che nasce come unico istituto per la vigilanza sulle assicurazioni e sul risparmio previdenziale, nel pieno rispetto delle indicazioni comunitarie in materia;
  • per ora non vengono eliminati i “piccoli ospedali”, quelli con meno di di 120 posti letto, si deciderà dopo un’analisi legata alle necessità del territorio. Confermata invece la riduzione dei posti letto ospedalieri;
  • grazie a un sistema più virtuoso nell’acquisto di beni e servizi si dovranno risparmiare 5 miliardi di euro. Sotto la lente del supercommissario Bondi sono finiti 61 miliardi di spese e da questi dovranno essere eliminati tutti gli eccessi. Le Pubbliche amministrazioni dovranno approvvigionarsi di beni e servizi attraverso la Consip, pena la nullità dei contratti;
  • tagli anche per il personale delle Forze armate che dovranno ridurre il totale generale degli organici in misura non inferiore al 10%;
  • per quanto riguarda la razionalizzazione del patrimonio pubblico, sospeso per il triennio 2012-14 l’adeguamento Istat per i canoni di locazione dovuti dalle amministrazioni pubbliche, mentre viene accelerata la vendita degli immobili del ministero della Difesa.

Nelle prossime settimane sarà emanato un ulteriore decreto sulla spending review che riguarderà le agevolazioni fiscali e la revisione strutturale della spesa e dei contributi pubblici.

Per una sintesi dettagliata rimandiamo al comunicato stampa di Palazzo Chigi

Il video della conferenza stampa

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