Calderini a SMART City Exhibition: trovare la via italiana alla smart city
“Dobbiamo cercare una vocazione italiana alle smart cities, guardando ai bisogni sociali emergenti nella nostra comunità e agli assett che possiamo mettere in gioco. Diamoci un’agenda vicina ai nostri reali bisogni, sarebbe una carta importante da giocare anche a livello europeo e internazionale”.
29 Ottobre 2012
Redazione FORUM PA
“Dobbiamo cercare una vocazione italiana alle smart cities, guardando ai bisogni sociali emergenti nella nostra comunità e agli assett che possiamo mettere in gioco. Diamoci un’agenda vicina ai nostri reali bisogni, sarebbe una carta importante da giocare anche a livello europeo e internazionale”. A sottolineare la necessità di trovare una via italiana verso le città intelligenti è Mario Calderini, Consigliere del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, intervenuto al convegno inaugurale di SMART City Exhibition. Se infatti in molte città europee smart city significa soprattutto mobilità intelligente e risparmio energetico, in Italia si potrebbe puntare sul patrimonio culturale o sul capitale sociale, solo per fare un esempio.
L’Agenda digitale e il decreto sviluppo in questo senso sono un punto di partenza e non di arrivo, ha sottolineato Calderini, che ha poi evidenziato alcuni punti critici presenti nel nostro sistema Paese: l’inadeguatezza del titolo V della Costituzione che, così come è progettato, risulta inadatto a governare le grandi questioni tecnologiche e i grandi progetti di Innovazione del Paese; le modalità di appalto e di procurement che vanno migliorate e aggiornate se si vuole favorire l’acquisto di innovazione da parte delle amministrazioni. In particolare, Calderini ha sottolineato la necessità di fare leva sulla partnership pubblico-privato e di impedire le gare al massimo ribasso per i progetti che riguardano le Smart city.
“Comprare cose di grande valore sistemico per le smart cities è diverso che comprare siringhe per un ospedale. Se non lo capiamo non possiamo fare passi avanti in direzione delle smart cities”, conclude Calderini.