Torino: la “smart school” per la smart city
La Città di Torino nel febbraio 2011 ha deciso di candidarsi all’iniziativa Smart Cities ‐ Città intelligenti – lanciata dalla Commissione Europea. Il costruire opportunità e progetti verso una “città sostenibile” sono anche parte integrante delle
politiche sviluppate in questi anni dal Sistema Educativo della Città, nella convinzione che per bambini e ragazzi sia fondamentale vivere in una città ecologica ricca di stimoli, di culture e di occasioni.Su queste premesse si fonda il progetto “Smart School”.
11 Luglio 2012
Tommaso Del Lungo
La Città di Torino nel febbraio 2011 ha deciso di candidarsi all’iniziativa Smart Cities ‐ Città intelligenti – lanciata dalla Commissione Europea. Il costruire opportunità e progetti verso una “città sostenibile” sono anche parte integrante delle
politiche sviluppate in questi anni dal Sistema Educativo della Città, nella convinzione che per bambini e ragazzi sia fondamentale vivere in una città ecologica ricca di stimoli, di culture e di occasioni.Su queste premesse si fonda il progetto “Smart School”.
“L’Amministrazione comunale è impegnata a trasformare Torino in una città sostenibile. Accanto ai numerosi progetti di Smart City, votati a fare in modo che le tecnologie agevolino lo sviluppo urbano in una dimensione di eco-città, cresce la necessità di innovare gli stili di vita e, in primis la scuola è certamente un modello educativo strategico dal quale partire e al quale si rivolge sotto la Mole oltre un quarto della popolazione comunale.”
A sostenerlo è Mariagrazia Pellegrino, Assessore alle politiche educative che ha portato all’approvazione della Giunta comunale di “Smart School” un piano di 26 azioni che spazia dalla estensione della mobilità scolastica sostenibile (con il trasporto gratuito su tram e bus dei bambini fino a 11 anni, misura già introdotta, l’estensione di zone 30 nei pressi degli istituti, la promozione del bike-sharing e del Pedibus), all’introduzione di piccoli orti coltivati dagli scolari; dall’uso dei cortili e dei giardini scolastici fuori dall’orario delle lezioni al coinvolgimento delle famiglie nei lavori di tinteggiatura all’interno degli spazi scolastici comuni (dopo l’utile sperimentazione della ‘scuola a colori’ nella Circoscrizione 10) e, nell’ambito della ristorazione, al rifornimento di cibi freschi nell’ambito della filiera corta per i 55 mila pasti giornalieri con il progressivo superamento delle stoviglie usa e getta e il contenimento del packaging.
Un programma integrato d’intervento, coerente con la piattaforma Torino Smart City, aperto a prospettive di partnership europee e pensato come strumento a sostegno di decisioni per orientare azioni, risorse e opportunità verso il Sistema Educativo.
Il Sistema Educativo ha un peso notevole all’interno della consistenza complessiva del Settore Municipale. Scuole, laboratori scolastici, palestre e strutture per le colonie estive rappresentano il 52,61% dell’intero patrimonio edilizio comunale e il 52,64% di tutti i consumi di energia. Se a questo aggiungiamo che in termini di cittadini coinvolti (tra studenti, docenti e personale varie) si parla di circa 250.000 cittadini si coglie in maniera evidente che se vogliono rispettare gli impegni presi dall’amministrazione comunale in materia di riduzione dei consumi e di emissioni dei gas serra, con il piano TAPE (Il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile – TAPE Turin Action Plan for Energy prevede di ridurre al 2020 di oltre il 40% le emissioni di CO2 sul territorio comunale) il settore scolastico non può essere considerato in maniera marginale.
Il piano “Smart School” si muove quindi su tre assi su cui si innestano le 26 azioni:
- riduzione dei consumi energetici
- riduzione degli spostamenti in auto
- riduzione della produzione di CO2 nella filiera di approvvigionamento delle mense scolastiche
Un’attenzione particolare sarà dedicata all’edilizia scolastica. Si tratta di edifici su cui è già operativo un programma di risparmio energetico e per il comfort nelle classi e al quale si affianca ora l’ipotesi di utilizzare le coperture per installare impianti fotovoltaici, a condizione che i concessionari si assumano gli oneri della manutenzione degli stessi tetti.
Tra i progetti in cantiere anche il pagamento digitale della retta mensile della mensa e, in campo didattico, la Città è impegnata, insieme ai docenti del Politecnico, nello sviluppo di contenuti digitali multi-piattafoma e nell’utilizzo di libri digitali per favorire l’apprendimento sui banchi.