Distribuzione diretta dei farmaci Asl1 Imperiese
Il sistema di distribuzione dei farmaci in Italia è basato su un sistema di classificazione dei farmaci che prevede due fasce: fascia A, a carico del Servizio sanitario nazionale; fascia C, a carico dei cittadini, comprensiva di due sottoclassi, i cosiddetti SOP (senza obbligo di prescrizione) e i farmaci di fascia C-bis o OTC (farmaci da banco). Mentre tutti i medicinali sono distribuiti (venduti) in farmacia, ad eccezione dei medicinali ad uso ospedaliero, i medicinali del PHT (Prontuario Ospedale-Territorio) possono essere acquistati dalle ASL a condizioni di favore e poi distribuiti dalle farmacie, che concordano con la Regione un compenso per il servizio (distribuzione per conto) o possono essere distribuiti direttamente dai presidi sanitari pubblici. Quest’ultima è la strada intrapresa dalla ASL1 Imperiese a partire dal 2002.
21 Gennaio 2008
Chiara Buongiovanni
Il sistema di distribuzione dei farmaci in Italia è basato su un sistema di classificazione dei farmaci che prevede due fasce: fascia A, a carico del Servizio sanitario nazionale; fascia C, a carico dei cittadini, comprensiva di due sottoclassi, i cosiddetti SOP (senza obbligo di prescrizione) e i farmaci di fascia C-bis o OTC (farmaci da banco). Mentre tutti i medicinali sono distribuiti (venduti) in farmacia, ad eccezione dei medicinali ad uso ospedaliero, i medicinali del PHT (Prontuario Ospedale-Territorio) possono essere acquistati dalle ASL a condizioni di favore e poi distribuiti dalle farmacie, che concordano con la Regione un compenso per il servizio (distribuzione per conto) o possono essere distribuiti direttamente dai presidi sanitari pubblici. Quest’ultima è la strada intrapresa dalla ASL1 Imperiese a partire dal 2002.
Sulla base del D.M 22 dicembre 2000, la legge 16 novembre 2001 (art. 8) e la determinazione AIFA 29 ottobre 2004 si rende possibile alle Aziende Sanitarie locali la distribuzione diretta ai propri assistiti di alcuni farmaci per patologie severe, così come individuati dal PHT- Prontuario della Distribuzione Diretta per la presa in carico e la continuità assistenziale Ospedale-Territorio.
L’Azienda USL Imperiese 1 ha il costo medio procapite, ricavato dalla somma di spesa convenzionata e spesa per distribuzione diretta (108,70 euro) più basso della Regione Liguria (125,61 euro) e tra i più bassi in Italia.
A partire da questo dato è interessante sottolineare come l’impatto sui costi sia l’effetto virtuoso di una strategia che mira primariamente a migliorare il servizio offerto al cittadino – attraverso la continuità assistenziale – e i processi di farmacovigilanza. Il contenimento dei costi diviene una conseguenza diretta di del sistema di distribuzione diretta che implica uno sconto medio del 50% per le ASL che acquistano farmaci direttamente dalle ditte produttrici.
Dall’ASL 1 Imperiese, orgogliosi dei risultati raggiunti, ci tengono a render presente che si è arrivati ai numeri attuali – l’importo netto della distribuzione diretta registrato nel 2006 è di circa 4.706.000 Euro contro i 188.000 del 2001 – grazie ad un impegno organizzativo notevole all’interno della Struttura Farmaceutica Territoriale, tramite cui si è scelto di porre gli assistiti al centro dell’attenzione aziendale. L’impianto organizzativo adottato ha previsto l’elaborazione di protocolli operativi concordati tra Dipartimento Farmaceutico, Medici specialisti, Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera scelta. In particolare l’attuale assetto prevede 4 modalità di dispensazione:
- distribuzione diretta presso gli stabilimenti Ospedalieri di Imperia, Sanremo e Bordighera da parte della Farmacia Ospedaliera o della Struttura che ha redatto il Piano terapeutico
- distribuzione presso la sede distrettuale di Imperia da parte di un farmacista
- distribuzione direttamente a domicilio del paziente su richiesta del medico curante
- distribuzione presso le Residenze protette
A queste si aggiunge dal 2004 la distribuzione del primo ciclo di farmaci presso la Farmacia ospedaliera all’atto della dimissione del paziente, sulla base del Regolamento relativo che prevede la consegna di farmaci strettamente legati alla patologia per cui è avvenuto il ricovero, in un quantitativo non superiore ai 30 giorni.
I dati più attuali fotografano un servizio in incremento progressivo, con circa 900 persone, per lo più anziani, che usufruiscono di consegna diretta dei farmaci a domicilio e circa 1500 persone che ricevono il farmaco direttamente in ospedale e complessivamente 14.581 cicli forniti in dimissione e 26 residenze Protette interessate dal servizio (90% delle presenti su territorio provinciale) per un totale di circa 1800 ospiti.
Ma come è organizzato un sistema di distribuzione diretta che sembra rivelarsi efficient & effective oltre che generato da un più ampio principio di equità?
Il primo passaggio è nel reparto ospedaliero autorizzato che redige il Piano terapeutico e ne invia copia alla Farmacia ospedaliera di Presidio e alla Struttura Farmaceutica Territoriale. Se l’assistito ricorre periodicamente a controllo ospedaliero, la Farmacia gli consegnerà il farmaco prescritto nella quantità atta a coprire il fabbisogno fino alla data prevista per il controllo. Qualora poi l’assistito non possa ritirare il farmaco presso le Farmacie ospedaliere di Presidio o i punti di distribuzione distrettuali, la Struttura Farmaceutica Territoriale provvede a recapitare direttamente a domicilio dell’assistito, sulla base delle indicazioni del medico curante, nel rispetto del Piano terapeutico e previ accordi telefonici con l’assistito. Il farmaco viene preparato da un farmacista e consegnato da un operatore del dipartimento farmaceutico in busta chiusa, accompagnato da una scheda informativa. Per ogni assistito viene compilata una scheda di consegna su supporto informatico, di modo che i dati relativi a ogni singola consegna siano registrati e gestiti attraverso l’apposito sistema informatizzato.
Per quanto riguarda, invece, la distribuzione diretta alle residenze, a regime dal 2006, la consegna dei farmaci si attiva sulla base della terapia indicata per ogni singolo assistito dal Direttore Sanitario della residenza e solo successivamente trasmessa alla ASL. In questo caso al medico di medicina generale si riserva la possibilità di prescrivere farmaci solo in caso di urgenza.
L’intervista a Renata Canini