La ri-progettazione “open” del Comune di Auletta

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Auletta è un piccolo comune di 2500 abitanti in provincia di Salerno, fondato – dice la leggenda – da Auleto, compagno di Enea, e devastato (e spopolato) dal terremoto del 1980 come molti altri paesi dell’Irpinia. Dal 2005 l’amministrazione comunale ha intrapreso un percorso di riqualificazione e restauro conservativo del centro storico a cui oggi si aggiunge un vero e proprio progetto di trasformazione del territorio per dare “un volto a lungo termine al futuro di Auletta”. Il tutto attraverso un concorso, aperto, di idee.

28 Dicembre 2011

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Tommaso Del Lungo

Auletta è un piccolo comune di 2500 abitanti in provincia di Salerno, fondato – dice la leggenda – da Auleto, compagno di Enea, e devastato (e spopolato) dal terremoto del 1980 come molti altri paesi dell’Irpinia. Dal 2005 l’amministrazione comunale ha intrapreso un percorso di riqualificazione e restauro conservativo del centro storico a cui oggi si aggiunge un vero e proprio progetto di trasformazione del territorio per dare “un volto a lungo termine al futuro di Auletta”. Il tutto attraverso un concorso, aperto, di idee.

Si chiama co/Auletta – le tue idee abitano qui ed è un vero e proprio bando internazionale per raccogliere idee su come progettare la trasformazione del Comune di Auletta – vittima nel 1980 del terremoto dell’Irpinia – nell’ottica di una valorizzazione su scala locale.
In pratica si tratta di un concorso, ma con un presupposto di base assolutamente nuovo: è un concorso open.

Open perché tutti i contenuti prodotti dal concorso (già a partire dal bando e dai materiali a supporto, per finire con le proposte progettuali) sono rilasciati sotto licenza creative commons.
Open per le modalità di interazione, con l’apertura – ad esempio – di uno sportello skype bilingue attraverso cui organizzare appuntamenti one to one per l’approfondimento di temi relativi al concorso.
Ma open soprattutto perché per scrivere la gara d’appalto per la redazione del progetto esecutivo, la pubblica amministrazione dovrà coinvolgere gli autori delle varie idee.

“I concorsi – spiegano gli ideatori del bando – sono spesso procedure fortemente normate e dunque sono cieche, nel senso che vedono nella segretezza del processo l’unico modello per garantirne l’onestà; esclusive, nel senso che si basano su un processo di selezione che “spreca” il patrimonio di conoscenza prodotto da tutti i partecipanti; e non eque, nel senso che il rapporto tra sforzi profusi e premi, la rappresentazione degli autori, la loro tutela, sono non sufficienti. Quello che abbiamo voluto costruire è, invece, una procedura di idee aperta e palese, una procedura in cui tutti i soggetti (banditori, facilitatori, partecipanti, società civile) siano equiparati: come una comunità di autori collaborante per la produzione di un bene comune”.

Il concorso

Il progetto è promosso da Fondazione MIDA e dal Comune di Auletta, è coordinato da RENA (Rete per l’Eccellenza Nazionale) ed ha come obiettivo principale quello di riportare la quotidianità sociale nel centro storico della città, attraverso uno modello di sviluppo che riesca a coniugare la storia e la memoria del borgo con la valorizzazione del sistema ambientale.

Possono partecipare progettisti provenienti da qualunque disciplina, purché pensino di essere in grado di prendere parte a un processo di trasformazione urbana: progettisti, analisti urbani, scienziati sociali, esperti di sostenibilità (sociale, ambientale, economico/finanziaria), gestori di processi, esperti di management, innovatori sociali…Condizione favorevole per la buona riuscita del concorso sarà la presentazione di proposte interdisciplinari nella forma e nelle soluzioni. 

Il processo di trasformazione urbana di Auletta prevede tre fasi. La prima è il concorso di idee: la scadenza per la presentazione delle proposte è il 30 gennaio 2012. Nel mese di febbraio, poi, le 4 migliori idee selezionate saranno discusse con i cittadini e con una giuria di esperti, in un workshop di tre giorni (ad Auletta) durante il quale i progettisti finalisti potranno verificare la reale fattibilità della proposta, oppure rielaborarla alla luce delle riflessioni emerse dai raffronti locali. Infine questi risultati saranno la base di una fase di affinamento per la redazione di un capitolato di appalto per l’assegnazione dei lavori. 

“co/Auletta – le tue idee abitano qui” si configura, dunque, come un vero e proprio esperimento di intelligenza collettiva per l’innovazione sociale. Come abbiamo più volte ribadito, lanciando il tema di FORUM PA 2012, siamo convinti che, con le giuste sollecitazioni, l’openness possa davvero rivelarsi una risorsa (fino ad oggi poco sfruttata) per la salvaguardia e la valorizzazione del bene comune. Normal 0 14MicrosoftInternetExplorer4/* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:”Tabella normale”; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-parent:””; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:10.0pt; font-family:”Times New Roman”;}È proprio per questo che facciamo i nostri migliori in bocca al lupo a questa interessante e coraggiosa iniziativa ripromettendoci di tornare a verificarne i risultati  a procedura conclusa.<!–![endif]__comment__end__<!–![endif]__comment__end__

Per chi volesse saperne di più, qui è disponibile il bando.

 

 

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