Linee guida per i siti web della PA, versione 2011 – aperta la consultazione pubblica
Con l’emanazione della direttiva n. 8/2009 del Ministero per la pubblica amministrazione e l’innovazione per la riduzione dei siti web delle PA e per il miglioramento della qualità dei servizi e delle informazioni on line al cittadino, il Governo ha voluto fornire alle PA un indirizzo utile a realizzare il loro processo di digitalizzazione, così come previsto dal Codice dell’Amministrazione Digitale. Pubblicate sul sito web del Ministro in una versione preliminare, le linee guida sono oggetto di una consultazione pubblica per proporre suggerimenti e indicazioni utili alla revisione del documento.
31 Maggio 2011
Simonetta Zingarelli*
Con l’emanazione della direttiva n. 8/2009 del Ministero per la pubblica amministrazione e l’innovazione per la riduzione dei siti web delle PA e per il miglioramento della qualità dei servizi e delle informazioni on line al cittadino, il Governo ha voluto fornire alle PA un indirizzo utile a realizzare il loro processo di digitalizzazione, così come previsto dal Codice dell’Amministrazione Digitale, che, all’art. 12, stabilisce: le pubbliche amministrazioni adottano le tecnologie dell’informazione e della comunicazione nei rapporti interni, tra le diverse amministrazioni e tra queste e i privati, con misure informatiche, tecnologiche, e procedurali di sicurezza, secondo le regole tecniche di cui all’art. 7. L’art. 15, inoltre, evidenzia che: la riorganizzazione delle pubbliche amministrazioni avviene attraverso il migliore e più esteso utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nell’ambito di una coordinata strategia che garantisca il coerente sviluppo del processo di digitalizzazione…tenendo conto degli effettivi risparmi derivanti da tale razionalizzazione in considerazione dei progetti di investimento in materia di innovazione tecnologica.
La direttiva intende sviluppare, promuovere e diffondere nelle PA un processo volto a fornire, attraverso i propri siti web, un accesso diretto, semplificato e qualitativamente valido alle informazioni e ai servizi resi all’utenza, migliorandone la fruibilità[1].
Di conseguenza, la direttiva ha voluto porre in evidenza come, nell’ambito della riorganizzazione delle PA, assuma un ruolo rilevante l’adozione di iniziative e strumenti di trasparenza proiettati alla costruzione di un rapporto efficace con i cittadini.
Per realizzare questi obiettivi gli strumenti più idonei e di immediata percettibilità sono sicuramente i siti web delle PA, attraverso i quali è possibile diffondere in maniera veloce e proficua le informazioni e l’accessibilità ai servizi per i cittadini.
Attraverso l’emanazione della direttiva n. 8 del 2009, e in particolare in base all’art. 4, che stabilisce: al fine di assicurare la pubblicazione e l’aggiornamento dei contenuti dei siti secondo criteri che favoriscano il pieno raggiungimento degli obiettivi di conoscenza e di servizio al cittadino e di favorire l’applicazione del decreto legislativo n. 82 del 7 marzo 2005 recante codice dell’amministrazione digitale, il ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione, entro 90 giorni dall’emanazione della presente direttiva, rende disponibile, per la consultazione pubblica, sul proprio sito un documento denominato “ Linee guida per i siti web della PA”, si è voluto dare un indirizzo omogeneo alle PA sulle modalità di “costruzione” dei siti web, che fino ad ora erano rimaste all’ iniziativa dei singoli enti, col conseguente utilizzo di modalità differenti a seconda della discrezionalità di ogni singola pubblica amministrazione.
Le stesse linee guida intendono, quindi, fornire le indicazioni necessarie alla razionalizzazione dei contenuti on line, la riduzione dei siti web pubblici obsoleti e il miglioramento della qualità dei servizi anche attraverso la riduzione dei costi di gestione degli stessi. I criteri che le linee guida intendono regolamentare riguardano, dunque, aspetti tecnici, normativi e relativi alle modalità di sviluppo e diffusione dei siti web delle PA.
Attraverso le linee guida per i siti web della PA si intende raggiungere non solo l’obiettivo dell’efficacia e dell’efficienza dell’azione amministrativa, ma anche la customer satisfaction, intesa come soddisfazione del cittadino (che tutte le pubbliche amministrazioni dovrebbero assicurare) attraverso la omogeneizzazione e la standardizzazione dei processi che conducono alla fruibilità dell’informazione in modalità digitale nei servizi delle PA. In tal modo, si riuscirebbe a rendere applicabili ai siti web le caratteristiche di qualità intese come accertata utilità, semplificazione dell’interazione tra amministrazione e utenza, trasparenza dell’azione amministrativa, facile reperibilità e fruibilità dei contenuti, costante aggiornamento e si concretizzerebbe il progetto di digitalizzazione attraverso le regole del Codice dell’Amministrazione Digitale consentendo l’accesso telematico ai dati e ai documenti delle pubbliche amministrazioni.
Le Linee guida del 6 maggio 2011, aggiornate al D.Lgs. 235/10, insieme alle Linee guida per la predisposizione del Programma triennale per la trasparenza e l’integrità della Commissione indipendente per la Valutazione, la Trasparenza e l’Integrità delle amministrazioni pubbliche-CiVIT (Delibera n. 105/2010) e alle Linee guida emanate dal Garante della Privacy in materia di trattamento di dati personali contenuti anche in atti e documenti amministrativi effettuato da soggetti pubblici per finalità di pubblicazione e diffusione sul web (Deliberazione del 2 marzo 2011), forniscono, inoltre, le operazioni utili a realizzare le diverse tipologie di siti (siti istituzionali e siti tematici), le indicazioni per la riduzione e l’aggiornamento dei siti obsoleti e per la migliore qualità dei servizi resi ai cittadini. Le linee guida contengono, anche, le regole da applicare per il trattamento dei dati e dei documenti pubblici e infine forniscono gli orientamenti e principi generali utili a offrire elementi di indirizzo per le pubbliche amministrazioni interessate a confrontarsi su temi innovativi come la valutazione da parte degli utenti, le rilevazioni di qualità attraverso il benchmark tra amministrazioni, il confronto e l’interazione dei cittadini[2].
Le Linee guida sono poi correlate da appendici che forniscono:
- componenti funzionali per la costruzione dei siti web delle PA;
- criteri per lo sviluppo e la gestione dei siti web delle PA;
- ruoli per lo sviluppo e la gestione dei siti web delle PA.
Le Linee guida saranno, inoltre, completate dal Vademecum aggiornato in cui saranno specificati ulteriori aspetti tecnico-organizzativi e normativi utili a definire lo sviluppo dei siti web delle PA.
Le Linee guida in oggetto sono pubblicate sul sito web del Ministero per la pubblica amministrazione e l’innovazione in una versione preliminare, poiché è stata attivata una consultazione pubblica per proporre suggerimenti e indicazioni utili alla revisione del documento.
La consultazione 2011 è stata avviata l’11 maggio u.s. e avrà una durata di due mesi.
L’accesso alla consultazione può avvenire attraverso il sito del Ministero.
[1] Direttiva n. 8/09: Direttiva del Ministero della pubblica amministrazione e l’innovazione per la riduzione dei siti web delle pubbliche amministrazioni e per il miglioramento della qualità dei servizi e delle informazioni on line al cittadino.
[2] Linee guida per i siti web della PA, art. 4 della Direttiva n. 8/2009 del Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione- ANNO 2011.
* Avv. Simonetta Zingarelli – Digital & Law Department – Studio Legale Lisi www.studiolegalelisi.it