Sardegna digitale: 2,9 milioni di euro per supportare innovazione negli enti locali
A Roma è stata firmata un’intesa col Dipartimento per la digitalizzazione della pubblica amministrazione e l’innovazione tecnologica del Ministero della Funzione pubblica che, prevedendo uno stanziamento di ulteriori 2,9 milioni di euro, permette all’amministrazione regionale di supportare l’opera di digitalizzazione e dematerializzazione degli enti locali, già in atto nell’isola.
7 Giugno 2010
Redazione FORUM PA
A Roma è stata firmata un’intesa col Dipartimento per la digitalizzazione della pubblica amministrazione e l’innovazione tecnologica del Ministero della Funzione pubblica che, prevedendo uno stanziamento di ulteriori 2,9 milioni di euro, permette all’amministrazione regionale di supportare l’opera di digitalizzazione e dematerializzazione degli enti locali, già in atto nell’isola.
La Regione Sardegna ha compiuto un nuovo fondamentale passo avanti nella strategia di sostegno all’innovazione degli enti locali. Lo scorso 27 maggio a Roma, è stata firmata un’intesa (quarto atto integrativo all’Accordo di programma quadro) col Dipartimento per la digitalizzazione della pubblica amministrazione e l’innovazione tecnologica del Ministero della Funzione pubblica che, prevedendo uno stanziamento di ulteriori 2,9 milioni di euro, permette all’amministrazione regionale di supportare l’opera di digitalizzazione e dematerializzazione degli enti locali, già in atto nell’isola.
Questi fondi ministeriali aggiuntivi per i territori sono ripartiti in due milioni di euro per il progetto “Comunas” e 900mila euro per "ALI – CST (Alleanze Locali per l’Innovazione e Centri Servizi Territoriali)”. “L’accordo per l’ulteriore finanziamento – ha detto l’assessore degli Affari Generali Ketty Corona – è un riconoscimento del Ministero per la continuità di azioni strategiche portate avanti dall’amministrazione regionale nel sostegno all’innovazione degli Enti Locali, e darà ulteriore linfa a progetti avviati dalla Regione con il coinvolgimento delle amministrazioni comunali, come quelli riguardanti i servizi ai cittadini via web. Anche i Comuni meno popolosi, attraverso il progetto “Comunas”, potranno usufruire così delle stesse opportunità e servizi al pari dei centri più grandi".
"Attraverso i Centri servizi locali – ha aggiunto l’esponente della Giunta Cappellacci – intendiamo favorire l’attività delle imprese situate in quel territorio”. L’intesa estende il raggio di azione del programma previsto nell’ambito dell’APQ “Società dell’Informazione” e, in particolare, l’ampliamento e il rafforzamento delle gestioni di servizi in forma associata da parte dei piccoli Comuni, il conseguimento di standard amministrativi, procedurali, organizzativi e gestionali per assicurare ai centri minori e alle loro gestioni associate un ottimale impiego delle risorse professionali e finanziarie, il potenziamento dei servizi disponibili per i territori da loro amministrati, la riduzione dei tempi e dei costi di implementazione dei servizi di e-Government, la convergenza verso soluzioni tecnologiche inadoperabili che favoriscano l’integrazione dei servizi e la cooperazione tra le amministrazioni per la loro erogazione.
FONTE: Regione Sardegna