Miur a FORUM PA 2012

Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha usato il FORUM PA 2012 soprattutto come spazio in cui presentare l’Ideario dell’Agenda Digitale Italiana, la “consultazione social” che attraverso una piattaforma dedicata ha permesso a ciascuno di esprimere la propria opinione in merito all’ADI.  Secondo quella che è l’intenzione del Miur di utilizzare queste pratiche innovative per sfruttare le potenzialità della rete nel coinvolgimento dei cittadini alla definizione delle politiche pubbliche.
Padiglione 8 stand 12A

13 Giugno 2012

Articolo FPA

Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha usato il FORUM PA 2012 soprattutto come spazio in cui presentare l’Ideario dell’Agenda Digitale Italiana, la “consultazione social” che attraverso una piattaforma dedicata ha permesso a ciascuno di esprimere la propria opinione in merito all’ADI.  Secondo quella che è l’intenzione del Miur di utilizzare queste pratiche innovative per sfruttare le potenzialità della rete nel coinvolgimento dei cittadini alla definizione delle politiche pubbliche.
Padiglione 8 stand 12A

 Il FORUM PA 2012 come occasione per presentare il sito dell’Ideario dell’Agenda Digitale Italiana, ovvero lo spazio virtuale, che ha affiancato la consultazione strutturata, lanciato dal Miur il 27 aprile per permettere a cittadini, imprese e organizzazioni di proporre le proprie idee per migliorare lo sviluppo dell’ADI. Ma è stato anche lo spazio espositivo in cui il Miur ha potuto distribuire interessanti pubblicazioni divulgative e scientifiche edite dagli Uffici Scolastici Regionali, fortemente richiesti dall’utenza, soprattutto su tematiche come l’innovazione digitale e le tecnologie, i disturbi specifici di apprendimento, la riforma della scuola secondaria, la normativa scolastica.

 La discussione sull’Agenda Digitale Italiana ha avuto luogo su una piattaforma dedicata, dove oltre a inviare le proprie idee, ogni partecipante ha potuto commentare le proposte di altri e votarle con lo scopo di esprimere il proprio consenso. Sei i settori di discussione – ma in realtà le proposte potevano anche essere sganciate – , corrispondenti ai sei tavoli di lavoro costituiti nell’ambito della Cabina di Regia: E-government, E-commerce, Smart City, Ricerca e innovazione, Competenze Digitali, Infrastruttura e sicurezza.

 La prima fase dell’Ideario si è chiusa in realtà il 21 maggio. Al momento i gestori della piattaforma pubblica stanno lavorando alla rappresentazione delle proposte e della partecipazione in un report finale che sarà inviato ai coordinatori di ogni tavolo di lavoro, pubblicato online e incluso nella Relazione Strategica dell’Agenda Digitale, che dovrebbe essere pubblicata a settembre. Il report riguarda sia gli elementi quantitativi della partecipazione (numero di voti e commenti) o la sostenibilità delle proposte, sia la ricorrenza di temi attraverso più idee e la loro congruenza con il lavoro dei tavoli, per essere il più possibile inclusivo ed esaustivo.

 Intanto l’Ideario rimane in vita. La piattaforma si è ora trasformata in uno spazio di discussione pubblica sulle tematiche dell’innovazione nel nostro Paese. Inoltre, a conclusione dei lavori della Cabina di Regia, sarà sottoposto regolarmente all’attenzione dei responsabili all’interno dei Ministeri competenti. Alla fine del percorso, si deciderà insieme agli utenti come meglio utilizzare questo spazio.

La “consultazione social” è una nuova modalità di discussione e confronto con il pubblico, attraverso cui il cittadino può proporre delle azioni concrete a partire dalla propria esperienza e dalle proprie esigenze. E’ intenzione del Miur utilizzare queste pratiche innovative per sfruttare le potenzialità della rete nel coinvolgimento dei cittadini alla definizione delle politiche pubbliche. Il Ministero sta lavorando per lanciare a breve delle linee guida, allo scopo di creare una vera cultura di partecipazione tra i cittadini. Numerosissime sono state le proposte inviate in merito all’Agenda Digitale, a dimostrazione della volontà di partecipazione dei cittadini e della necessità di utilizzare tali modalità su temi di interesse comune.

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