Vallo di Diano: concertazione come metodo per lo sviluppo sostenibile
Un modello di sviluppo sostenibile del territorio, realizzato attraverso la concertazione e la collaborazione tra diversi soggetti locali, impegnati per lo sviluppo socio-economico dell’area di riferimento. Ne parliamo con Michele Rienzo, Direttore tecnico della Comunità Montana Vallo di Diano e Responsabile del Procedimento del Progetto "Agenzia per lo Sviluppo del Vallo di Diano".
21 Febbraio 2008
Un modello di sviluppo sostenibile del territorio, realizzato attraverso la concertazione e la collaborazione tra diversi soggetti locali, impegnati per lo sviluppo socio-economico dell’area di riferimento. Ne parliamo con Michele Rienzo, Direttore tecnico della Comunità Montana Vallo di Diano e Responsabile del Procedimento del Progetto "Agenzia per lo Sviluppo del Vallo di Diano".
Divulgare una cultura dello sviluppo locale basata sulla concertazione e gestione sostenibile dell’ambiente e del territorio; è questa la mission dell’Agenzia per lo Sviluppo del Vallo di Diano. Come la sua amministrazione intende perseguire tale finalità?
L’ Agenzia di Sviluppo Locale si sta muovendo come sistema di servizi ed infrastrutture per lo sviluppo sostenibile. Nel territorio quindi, si innestano più processi, compatibili tra loro, che guardano al miglioramento infrastrutturale, ma nel pieno rispetto dell’ambiente, nostra grande risorsa, nostro primo patrimonio insieme ai beni culturali.
A questo si unisce poi la capacità delle istituzioni di innovare, di promuovere azioni forti, di capire tutti i cambiamenti – veloci – che sono in corso, promuovendo nuove scelte di sviluppo possibili attraverso forme di collaborazione e di partenariato tra la Comunità Montana, i Comuni, gli Enti, le associazioni di categoria, le organizzazioni professionali, i sindacati, i consorzi di imprese che operano per la valorizzazione e lo sviluppo del territorio.
Si incentivano così la produzione dei beni e dei servizi con metodi compatibili con le caratteristiche del territorio e con le esigenze di conservazione del patrimonio naturale, culturale e storico, promuovendo la sperimentazione e la valorizzazione di attività produttive sostenibili.
Qual è stata la visione strategica e le motivazioni che hanno spinto i vari partner a puntare su un nuovo modello policentrico di sviluppo del territorio?
La visione strategica condivisa è stata la creazione di una rete di soggetti locali che interagiscono sul territorio per lo sviluppo socio-economico dell’area di riferimento. Lo strumento adottato è stato il Tavolo di concertazione per le politiche di Impresa del Vallo di Diano.
Ulteriore rete territoriale finalizzata alla protezione e alla salvaguardia ambientale è il Coordinamento Ambientale della Comunità Montana, mentre le attività legate all’offerta turistica, alla domanda e allo sviluppo Turistico in senso lato, hanno consentito di istituire l’Osservatorio sul turismo del Vallo di Diano.
Valore aggiunto si è avuto attraverso la promozione di procedure di valorizzazione di prodotti e di servizi di elevata qualità offerti dal territorio, accordi di collaborazione per la promozione delle iniziative progettuali e l’introduzione di strumenti competitivi per ‘internazionalizzazione del sistema produttivo, quali: Piattaforma e-commerce; Marchio d’area; Certificazione di qualità.
Quanto sono risultate importanti per lo sviluppo del progetto le reti di partenariato attivate sul territorio?
L’istituzione formale degli strumenti sopraccitati è stato il risultato di un lungo processo di concertazione e di ascolto dei vari gruppi portatori di interesse.
Si è potuta creare una rete grazie all’organizzazione di specifici focus gruop, sia attraverso una indagine campionaria durata sei mesi, sia attraverso i presidi territoriali (sportelli).
Questa rete intende rafforzare il tessuto imprenditoriale esistente, aumentare e migliorare le capacità progettuali del territorio, attrarre nuove risorse per Enti ed Imprese, rafforzare il legame di chi opera sul territorio, integrare le azioni avviate e da avviare e favorire così lo sviluppo socio economico del Vallo di Diano.
Il tutto per coordinare i potenziali beni attrattori (culturali, ambientali, umani) e rilanciare l’immagine turistica del nostro Diano.
La rete fa emergere i bisogni, l’agenzia elabora le soluzioni e propone strumenti.
Per saperne di più leggi la scheda progetto