Regione Lazio: parte DoctorCUP per la prenotazione urgente
Azzerare la lista di attesa per chi ha realmente bisogno di visite mediche o accertamenti urgenti. Questo l’obittivo di DoctorCup, il servizio della Regione Lazio riservato a persone, per le quali il medico di famiglia o il pediatra hanno rilevato uno stato di effettiva necessità di prestazioni urgenti. Dal primo settembre, infatti, il medico curante può a prenotare, davanti al paziente e in pochi minuti, l’esame o la visita necessaria, che dovranno essere erogate entro 48-72 ore
1 Settembre 2008
Azzerare la lista di attesa per chi ha realmente bisogno di visite mediche o accertamenti urgenti. Questo l’obittivo di DoctorCup, il servizio della Regione Lazio riservato a persone, per le quali il medico di famiglia o il pediatra hanno rilevato uno stato di effettiva necessità di prestazioni urgenti. Dal primo settembre, infatti, il medico curante può a prenotare, davanti al paziente e in pochi minuti, l’esame o la visita necessaria, che dovranno essere erogate entro 48-72 ore. I medici di famiglia e i pediatri di base sono già stati dotati di una card con un codice personale per effettuare, attraverso un Cup riservato, le prenotazioni. Solo il medico curante può accedere a una prenotazione prioritaria, e solo in presenza di alcune particolari diagnosi come la sospetta insorgenza di una patologia neoplastica (il tumore), le patologie vascolari subacute (come una sospetta trombosi venosa profonda), la sospetta rottura del menisco, l’ernia discale con compressione del nervo. Il servizio è basato infatti su un sistema detto a diagnosi bloccata.
L’Assessorato alla Sanità della Regione Lazio, in collaborazione con la Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale), ha effettuato una lunga sperimentazione (4 anni) del servizio, ottenendo buoni risultati. “Quando siamo partiti nel 2004 – ricorda il dottor Pier Luigi Bartoletti, segretario generale della Fimmg Lazio – siamo stati tra i primi in Italia ad avviare una sperimentazione sulle prenotazioni prioritarie. Bisogna partire dalla considerazione – spiega Bartoletti – che liste di attesa in sanità sono fisiologiche, perché vi confluiscono tutti i tipi di pazienti e bisogna capire che, in assoluto, non possiamo dire se un tempo di attesa sia troppo lungo o no. Ad esempio, un anno di attesa per una mammografia è troppo in caso di cancro sospetto, ma è un tempo giusto di screening preventivo”. Per questo, l’idea è stata di istituire una corsia preferenziale per una serie di patologie che effettivamente hanno bisogno di cure prestate in tempi rapidi. “I medici di famiglia hanno usato questo sistema in maniera razionale – aggiunge Bartoletti – e non c’è stato né abuso né il temuto ulteriore ‘ingolfamento’ che qualcuno temeva”.
I numeri, del resto, parlano chiaro. Nell’aprile del 2006 sono state erogate 1.000 prestazioni prenotate con il servizio, due anni dopo le prestazioni erogate erano diventate 2.860. Nel 2007 15.171 sono state erogate con la modalità della prenotazione prioritaria attraverso il medico di famiglia e nel 2008 la previsione è quella di raggiungere quota 30.000.
FONTE: Regione Lazio