Cultura in Calabria tra innovazione e tradizione
Le nuove tecnologie sono lo strumento scelto dalla Regione Calabria per far conoscere e promuovere il proprio patrimonio storico, archeologico e culturale. Due i progetti avviati che, attraverso l’incontro fra tradizione e innovazione, mirano al rilancio turistico della Regione in una chiave diversa dal classico turismo balneare: “Sistema museale e Rete museale virtuale” e “Calabria Excelsa”, il primo incentrato sul patrimonio archeologico della Magna Grecia Calabrese, il secondo su tutta l’offerta di qualità della Regione, con un occhio particolare al turismo legato ai luoghi sacri.
3 Giugno 2008
Le nuove tecnologie sono lo strumento scelto dalla Regione Calabria per far conoscere e promuovere il proprio patrimonio storico, archeologico e culturale. Due i progetti avviati che, attraverso l’incontro fra tradizione e innovazione, mirano al rilancio turistico della Regione in una chiave diversa dal classico turismo balneare: “Sistema museale e Rete museale virtuale” e “Calabria Excelsa”, il primo incentrato sul patrimonio archeologico della Magna Grecia Calabrese, il secondo su tutta l’offerta di qualità della Regione, con un occhio particolare al turismo legato ai luoghi sacri.
I due progetti sono stati presentati nell’ambito di FORUM PA 2008, evento al quale hanno partecipato diversi Dipartimenti regionali (Turismo e Cultura, Politiche Comunitarie e Ambiente) coordinati dalla Direzione Generale Dipartimento della Presidenza della Giunta Regionale, presieduta da Giuseppe Fragomeni. Una presenza incentrata proprio sulla sinergia e sul coordinamento tra i progetti e le politiche innovative avviate nei diversi settori, con l’obiettivo di migliorare i servizi e sviluppare l’economia della Regione.
“Dal punto di vista turistico, la nostra è essenzialmente un’offerta balneare, ma ora stiamo tentando di diversificarla lanciando dei nuovi itinerari, che puntano in particolar modo su alcune peculiarità del territorio interno della Regione. Per esempio le attrazioni legate al turismo religioso: abbiamo una serie di santuari mariani, chiese bizantine o greco-ortodosse, su cui possiamo costruire degli itinerari”, ci dice Giancarlo Perani, Dirigente generale Dipartimento Turismo, Beni Culturali, Sport e Spettacolo, Politiche Giovanili.
Per questo nasce “Calabria excelsa”, progetto della Fondazione “Paolo di Tarso”, adottato dalla Conferenza Episcopale Calabra (CEC) e dalla Presidenza della Regione Calabria. Un portale che, oltre a garantire la massima visibilità a tutte quelle ricchezze che possono essere volano per lo sviluppo economico della Regione, vuole anche diventare un vero e proprio strumento operativo per l’offerta e la vendita di pacchetti turistici.
“Calabria excelsa, puntando sul turismo religioso, sulle risorse culturali, sulle peculiarità regionali e sulla ricettività che già esiste, permette di creare degli itinerari visibili on line e a breve, grazie ad accordi già avviati con tour operator e strutture ricettive, permetterà anche di acquistare prodotti, come soggiorni o pacchetti vacanze”, continua Giancarlo Perani.
In pratica, i turisti potranno sperimentare in modo virtuale l’itinerario prescelto, grazie a un database contenente oltre mezzo milione di immagini di alto livello e oltre 1.500 virtual tour di beni culturali e paesaggistici. Potranno poi decidere se provarlo dal vero, effettuando on line le prenotazioni o acquistando un pacchetto turistico associato a quell’itinerario. Un metodo pensato anche con l’obiettivo di promuovere la Calabria a livello internazionale, agevolando grazie al web la conoscenza della Regione e delle sue strutture ricettive.
Il "Sistema museale e Rete museale virtuale", invece, nasce con l’obiettivo di offrire una visione d’insieme del patrimonio della Magna Grecia Calabrese attraverso immagini e ricostruzioni virtuali di reperti e siti archeologici.
“Noi abbiamo un problema: quello della fruibilità e valorizzazione dei siti museali e archeologici calabresi – precisa Perani –. Purtroppo i nostri siti archeologici non costituiscono una grande attrazione, poiché non offrono le stesse suggestioni, per esempio, di Pompei o della Valle dei Templi di Agrigento. L’Università della Calabria ha quindi elaborato questo progetto, finanziato dalla Regione, per ricostruire virtualmente le aree archeologiche di Locri, di Sibari, della Roccelletta di Borgia e di Crotone. In questo modo sarà possibile far trasparire, attraverso la ricostruzione dei siti di queste antiche città, ciò che esse realmente rappresentavano nella Magna Grecia. Per cui il turista potrà vedere virtualmente l’aspetto originario di Locri o Sibari e poi visitare gli scavi e il museo, posando uno sguardo più ampio e completo su ciò che ha davanti ai propri occhi”.