Donne PA: dalla Ragioneria Generale dello Stato i numeri ufficiali.

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My Work Space

Foto di Jeremy Price

11 Dicembre 2008

Articolo FPA
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Foto di Jeremy Price

La distinzione di “genere” non solo è al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica ma ha assunto una notevole rilevanza anche sul piano della legislazione che ha previsto, in ambito pubblico, la predisposizione di una serie di documenti, anche statistici e contabili, che tengono conto di una tale ottica.

Il Conto Annuale che viene pubblicato dal Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato ogni anno – una rilevazione di tipo censuario che coinvolge oltre 10 mila amministrazioni pubbliche che occupano circa 3,4 milioni dipendenti a tempo indeterminato con una spesa annua di quasi 160 miliardi di euro – comprende anche i dati che riguardano la presenza femminile in tutti i comparti della Pubblica Amministrazione negli anni 2005-2006-2007. Consulta qui i dati.
 

Qualche nota.

  • La presenza femminile è aumentata in tutti i comparti nell’arco del triennio: la percentuale delle donne sul totale dei dipendenti a tempo indeterminato è ormai di circa il 55%. Quasi la metà sono occupate nella scuola.
  • Il notevole incremento registrato nel 2006 nelle Regioni a Statuto speciale è dovuto alla rilevazione di personale mai censito in precedenza, occupato nelle scuole delle province autonome, settore a prevalente impiego femminile.
  • La componente femminile continua a crescere nei settori dove è già preponderante (Scuola e Servizio Sanitario Nazionale); si avvia verso la parità anche nei comparti più selettivi quali la carriera Prefettizia, l’Università e la Magistratura e mostra un incremento anche nella Carriera Diplomatica, dove però è ancora molto circoscritta.
  • La presenza femminile risulta in crescita anche nei settori di più recente apertura quali i Vigili del Fuoco, i Corpi di Polizia e le Forze Armate.
  • Nei ministeri, pur riducendosi in valore assoluto (a seguito della riduzione complessiva del personale di detto comparto) la presenza femminile rappresenta comunque il 51% circa.

 

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