A FORUM PA, i “beni culturali multimediali” della Provincia di Roma
La multimedialità può farci rivivere luoghi antichi ricreandoli così come erano in origine. La Provincia di Roma lo ha sperimentato con un percorso alla scoperta delle domus romane di Palazzo Valentini. Protagonisti nella realizzazione dell’allestimento, che ha ridato vita a due grandi ville (“domus”) di epoca imperiale ed è stato completato nel dicembre scorso, il noto giornalista scientifico Piero Angela e il fisico e divulgatore scientifico Paco Lanciano. Oggi la Provincia di Roma ha illustrato il progetto a FORUM PA 2010. Piero Angela ha scritto un bell’articolo su questa esperienza che riceviamo e volentieri pubblichiamo. Buona lettura!
18 Maggio 2010
Redazione FORUM PA
La multimedialità può farci rivivere luoghi antichi ricreandoli così come erano in origine. La Provincia di Roma lo ha sperimentato con un percorso alla scoperta delle domus romane di Palazzo Valentini. Protagonisti nella realizzazione dell’allestimento, che ha ridato vita a due grandi ville (“domus”) di epoca imperiale ed è stato completato nel dicembre scorso, il noto giornalista scientifico Piero Angela e il fisico e divulgatore scientifico Paco Lanciano. Oggi la Provincia di Roma ha illustrato il progetto a FORUM PA 2010. Piero Angela ha scritto un bell’articolo su questa esperienza che riceviamo e volentieri pubblichiamo. Buona lettura!
Allestimento Multimediale delle Domus Romane di Palazzo Valentini
di Piero Angela
Le pietre possono raccontare molte cose: basta mettere in condizioni di farlo. Quante volte ci è capitato di vedere dei ruderi, dei muretti, dei frammenti di lastricato, recintati da una transenna e corredati da qualche cartello che ne indica il secolo: ci fermiamo a guardarli, ma difficilmente riusciamo a ricostruire con la mente questi luoghi e rivederli così come erano nel momento in cui su quel lastricato passavano mercanti e carri, tra quelle mura donne e uomini vivevano, bambini correvano, servi servivano.
E’ quello che abbiamo cercato appunto di fare, assieme a Paco Lanciano, quando ci è stata data l’opportunità dalla Provincia di Roma di lavorare in modo creativo nei sotterranei di Palazzo Valentini, dove – grazie al sapiente lavoro scientifico e lungimiranza tecnica degli archeologi, storici dell’arte architetti tutti interni alla Pubblica Amministrazione – erano stati portati alla luce i resti di due grandi ville (“domus”) di epoca imperiale.
L’allestimento è stato completato nel dicembre scorso, grazie al continuo appoggio e stimolo del presidente Zingaretti. L’inaugurazione è avvenuta alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Dobbiamo ringraziare, per la loro efficienza e professionalità, molte persone che alla Provincia di Roma ci hanno continuamente aiutato in questa realizzazione e vorrei citare in particolare il Direttore Generale dott. Antonio Calicchia ed il dott. Roberto Del Signore coordinatore generale del progetto.
Una realizzazione, credo, che per la prima volta ha cercato proprio di far raccontare ai ruderi la loro storia, e di far rivivere i luoghi ricreandoli così come erano in origine.
Per fare questo abbiamo cercato di fondere molte cose diverse in un insieme armonico: gli effetti luminosi, quelli sonori e la ricostruzione di certi parti mancanti.
Per circa un’ora il visitatore può viaggiare nel tempo, tornando nella Roma di quasi 2 mila anni fa: come se fosse un’ospite di riguardo del proprietario della “domus” (un’immensa villa con vista sui Fori Imperiali) può circolare liberamente tra gli ambienti, cominciando dalle terme private, dove potrà scoprire il sistema di riscaldamento del “calidarium” e le varie vasche destinate ai bagni caldi, tiepidi e freddi.
Una serie di effetti luminosi ricostruisce visivamente le vasche e i marmi con un’acqua “virtuale” che si muove all’interno. Altri effetti permettonno di vedere come si presentava l’antica palestra e l’ambiente del primo piano, crollato a un certo punto insieme a buona parte dell’edificio: particolari effetti speciali permettono di visualizzare il terremoto e l’incendio che furono all’origine del crollo.
La visita prosegue poi in uno spazio dedicato alla descrizione della posizione delle domus nell’antica Roma, attraverso una proiezione avvolgente su multischermo. Qui si racconta anche la storia di Palazzo Valentini, utilizzando un grande plastico e le immagini della Roma di ieri e di oggi.
Si torna poi all’interno della domus vera e propria, dove con le luci vengono ricostruite le pareti interne, i marmi, e anche la scala che portava al primo piano. Un filmato molto realistico permette di vedere i lussuosi ambienti e gli arredi delle “domus” (biblioteca, triclinio, studio, salone, camera da letto) così come apparivano, forse, all’epoca.
Una seconda “domus” è emersa ( per ora solo in parte) dagli scavi nei due ambienti recuperati è stato possibile ricostruire virtualmente un bellissimo mosaico che si ricompone con un effetto molto suggestivo, mentre nell’altro ambiente, si trova all’aperto, riappare il colonnato d’epoca, mentre dal cielo cade una fitta pioggia, anch’essa virtuale.
Questa atmosfera magica è sottolineata da un commento che non è solo un racconto, ma che cerca con molta discrezione di evocare suggestioni ed emozioni, dando significato alle immagini. Così come avviene in televisione, l’attenzione è sempre su ciò che si vede, ma è quello che si dice che guida il percorso mentale dello spettatore, immergendolo in un mondo di sensazioni sonore e visive che si stimolano a vicenda.
Dobbiamo al talento di tutti coloro che hanno partecipato all’impresa (grafici, operatori, registi, esperti in computer, tecnici delle più diverse specializzazioni) se il risultato è quello che oggi il pubblico è in grado di apprezzare.
Paco Lanciano, grande esperto in allestimenti museali, un giorno mi ha detto: per capire se un museo o un’esposizione hanno raggiunto il loro scopo, oltre che sentire il giudizio degli esperti, bisogna anche andare a leggere il libro dei commenti dei visitatori.
E sono questi commenti, oltre ai giudizi espressi da autorevoli storici e archeologi, che ci confortano e ci gratificano davvero molto per il lavoro svolto che vedrà la definitiva consacrazione con l’apertura del percorso di visita dalle Domus alla Colonna Traiana e i Fori Imperiali.